Erudito e bibliotecario (Firenze 1726 - Fiesole 1803), sacerdote. Direttore della Marucelliana (1752) e poi della Laurenziana (1756), lasciò numerose importanti opere bibliografiche, specie riguardanti [...] la Toscana e la storia letteraria. Ricordiamo, oltre alle vite di F. Marucelli, G. B. Doni, Amerigo Vespucci, lo Specimen literaturae Florentinae saec. XV (2 voll., 1747-51) e la Collectio veterum aliquot monumentorum ad historiam praecipue ...
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DAGOMARI (de' Dagomari, Dugumaro), Paolo (Paolo Dell'Abbaco, Paolo Geometra, Paolo Astrologo, Paolo Arismetra)
Maria Muccillo
Nacque verso la fine del sec. XIII, probabilmente in Toscana, da Piero.
Del [...] osservazioni astronomiche fisiche ed architett. fatte nel verificarne la costruzione, Firenze 1757, pp. LXI-LXII; F. Inghirami, Storia della Toscana, XII, Fiesole 1843, pp. 16, 514; F. Zambrini Le opere volgari a stanipa dei sec. XIII e XIV, Bologna ...
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ADIMARI, Ludovico
Arnaldo D'Addario
Figlio di Zanobi di Ludovico e di Allegra di Pietro di Bivero Tassis, nacque a Napoli il 3 sett. 1644. Venuto da giovane in Toscana, studiò a Pisa sotto la guida [...] dedicato i Sonetti amorosi (Firenze 1693), e ne fu compensato con la nomina a successore del Redi nella cattedra di lingua toscana e poco dopo con l'incarico dell'insegnamento di scienza cavalleresca nell'Accademia dei Nobili.
Tra il 1690 e il 1700 ...
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GIORGINI, Giovan Battista
Fulvio Conti
Nacque a Lucca il 13 maggio 1818 da Gaetano e da Carolina dei conti Diana Paleologo di Massa. Allievo degli scolopi a Firenze e poi del liceo universitario a Lucca, [...] Risorgimento, LXXVII (1990), pp. 191-238; Lettere di Bettino Ricasoli a G.B. G., a cura di A. Albertini, in Rassegna storica toscana, XXXVI (1990), pp. 269-314.
Per un elenco dettagliato degli scritti del G. vedi: A. Simoni, La vita, l'attività e gli ...
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Letterato e uomo politico italiano (Lucca 1818 - Montignoso 1906), figlio di Gaetano; prof. nell'univ. di Siena (1840), poi di Pisa (1843), esercitò notevole influenza nella politica del granducato di [...] all'idea unitaria e collaboratore del Ricasoli, ebbe grande parte nei fatti del 1859 e fu tra i membri della deputazione toscana a Vittorio Emanuele II. Fu poi deputato e (dal 1872) senatore. La sua attività di studioso, esemplare per la ricchezza d ...
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Scrittore (Firenze 1896 - Greve in Chianti 1984). Collaboratore di Italia futurista, nel 1917 fondò con E. Prampolini la rivista Noi. La sua narrativa, da un risentito realismo di situazioni e di modi, [...] ed evocazione armonicamente si compenetrano. S. è anche stato disegnatore, di un naturalismo (pur esso di tradizione toscana) modernamente spigliato. Ha esposto nelle principali mostre italiane e straniere, e suoi disegni si trovano nelle gallerie d ...
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Titolo dato da G. Leopardi alla raccolta delle sue poesie: esso apparve la prima volta nell'edizione fiorentina del 1831 che, preceduta da una dedicatoria Agli amici di Toscana, comprendeva 23 componimenti, [...] di cui parecchi già pubblicati in tempi ed edizioni diversi (canzoni All'Italia, Sul monumento di Dante che si prepara in Firenze, Roma 1819; Canzone ad Angelo Mai, Bologna 1820; Canzoni, 1824; Versi, ...
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FALCUCCI, Francesco Domenico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 4 ott. 1835 a Magna Soprana, casale presso Rogliano (Capo Corso), all'estremo Nord della Corsica, in una famiglia benestante di antica [...] 34, 1º sett. 1860). Fu solo ai primi di ottobre del 1860 che si arruolò nel III battaglione della guardia nazionale toscana e partì per Milano, dove, dopo un discorso pubblico di M. d'Azeglio, arringò anch'egli la popolazione (Allocuzione ai Milanesi ...
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FORZONI ACCOLTI, Francesco
Lucinda Spera
Nacque a Firenze il 10 ag. 1674 da Pier Andrea, funzionario mediceo, e Maria Angiola della Verde, appartenente a una nobile famiglia perugina trasferitasi in [...] . 653; G.M. Crescimbeni, Notizie istoriche degli arcadi morti, Roma 1720, II, pp. 243-246; F. Inghirami, Storia della Toscana, Fiesole 1841-1844, XIII, pp. 76 s.; E.W. Cochrane, Tradition and enlightenment in the Tuscan academies (1690-1800), Chicago ...
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Uomo politico e scrittore (Napoli 1801 - ivi 1880); carbonaro, partecipò alla rivoluzione del 1820, e fu perciò arrestato e bandito dal regno al trionfo della reazione. Emigrato, strinse relazioni con [...] una parte importante nei fatti del 15 maggio 1848, dopo i quali si rifugiò a Roma e presso il governo democratico di Toscana. Di nuovo esule (1849), pubblicò in Piemonte una serie di scritti politici e letterarî (Cenno storico sull'ultima rivoluzione ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...