LAMPREDI, Giovanni Maria
Fabrizio Vannini
Nacque il 6 apr. 1731 a Rovezzano (Firenze), da Gaetano di Cosimo, "fornaio di fuori la porta a S. Friano" (Firenze, Biblioteca nazionale, Mss., Nuovi Acquisti, [...] voll. apparve a Pisa nel 1782 e fu ristampata a Firenze, 1792-93).
I Theoremata ebbero un buon successo editoriale, ma non in Toscana, dove anche gli scolari del L., a detta sua, si passavano i libri a fine corso, e l'amico Pelli fu deluso dall'opera ...
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CAVALCABÒ, Andreasio (Andrea de Cavalcabobus)
Giancarlo Andenna
Nacque prima del 1350 da Guberto, marchese di Viadana, e da Ricadona Sommi, figlia del milite cremonese Maffeo Sommi. Il C. era dunque [...] voti favorevoli e 7 contrari.
Da questo momento per opera del C. Siena divenne il centro di tutta la politica viscontea in Toscana. Egli a metà aprile era di nuovo a Perugia forse per convincere i rettori della città a provvedere alle spese di guerra ...
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NANI, Tommaso
Pietro Vaccari
Giurista, nato a Morbegno (Sondrio) il 21 agosto 1787, morto a Pavia il 19 agosto 1813. Fu professore nell'università di Pavia dal 1794 di istituzioni di diritto civile, [...] movimento scientifico nel campo del diritto penale.
Opere principali: De criminum indulgentia et praescriptione, Pavia 1789; Nuova legislazione criminale da osservarsi nella Toscana, Milano 1803; Principi della giurisprudenza criminale, Milano 1812. ...
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CARRARA, Ubertino da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Nacque a Padova agli inizi del secolo XIV da Giacomino, figlio di Bonifacio, e da Fina Fieschi, e fu chiamato, per distinguerlo dallo zio Ubertino [...] Albertino Mussato e il giudice Giovanni de Vigonza, fu inviato dallo zio Giacomo (I), signore della città, a Bologna e in Toscana per chiedere soccorsi. Ma l'ambasceria non sortì alcun esito e Giacomo da Carrara, pur di impedire la caduta della città ...
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GOVERNATORE
Teodosio Marchi
. Il termine designa il titolare dell'ufficio supremo locale che, rivestito di alte funzioni di governo, viene preposto, alle dipendenze delle autorità centrali, alla direzione [...] anche creato per le provincie modenesi, un altro per le parmensi, mentre analogo, se non identico, ufficio prese in Toscana il nome di commissario straordinario del re per la guerra e in Romagna quello di commissario straordinario del governo sardo ...
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BERNARDO di Languissel
Daniel Waley
Nacque probabilmente intorno al 1230 0 poco prima. La sua famiglia era titolare del feudo di Languissel presso Nîmes, dove un suo zio era rettore della cattedrale [...] Romagna entrò in disputa con i conti Guidi per il possesso di Modigliana. Ricevette inoltre numerosi e diversi incarichi in Toscana, Lombardia e Veneto; fu lui a porre l'interdetto su Venezia per l'opposizione della Repubblica al reclutamento di suoi ...
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La magistratura
Antonella Meniconi
Al momento dell’unificazione l’assetto della magistratura del Regno sabaudo era palesemente riconducibile al modello francese, così come scaturito dall’esperienza [...] in un regime misto con l’ordinamento austriaco); nel 1865 in Toscana (dove l’ordinamento granducale resistette per cinque anni, dal 1860 poi della Lombardia, per concludere nel 1863 con la Toscana. Anche tra i 280 magistrati che ricoprirono la carica ...
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ANTINORI, Lodovico
Gemma Miani
Nacque a Firenze nel 153 1 da Bongianni di Lodovico di Tommaso, della famiglia di mercanti-banchieri fiorentini.
Addottoratosi in diritto civile e canonico, ed entrato [...] Carafa l'A. aveva compiuto i passi necessari per riconciliarsi con Cosimo de' Medici e nel 1568 il duca lo nominò ambasciatore di Toscana alla corte imperiale. L'A. arrivò a Vienna il 21 maggio 1568 e conservò le sue funzioni fino al 21 genn. 1572 ...
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Giurista (Bagheria 1858 - Favara 1942), prof. di diritto ecclesiastico nelle univ. di Palermo, Napoli, Roma; senatore del Regno (dal 1923). È considerato il fondatore della nuova disciplina del diritto [...] e Chiesa negli scritti politici dalla fine delle lotte per le investiture sino alla morte di Ludovico il Bavaro (1882); Stato e Chiesa sotto Leopoldo I granduca di Toscana (1885); Stato e Chiesa nelle Due Sicilie dai Normanni ai giorni nostri (1887). ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] e personale, stabilì il controllo regio sull’amministrazione dei luoghi pii laicali e pose un freno alle ordinazioni sacre76. In Toscana nel 1769 fu varata la legge sulla manomorta, fu ristabilito l’exequatur e fu abolito il diritto d’asilo, quindi ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...