BELLANO (Vellano), Bartolomeo
Francesco Cessi
Figlio di Giovanni Bellano (il cognome del B. non deriva quindi da un toponimo) e di una Anna, nacque a Padova probabilmente poco prima del 1435.
La patavinità [...] Comunque sia, i legarni con il maestro fiorentino non dovettero essere poco saldi, se il B. seguì Donatello al suo ritorno in Toscana. A Firenze toccò al B. metter fine all'ultima opera donatelliana, i pulpiti di S. Lorenzo, e da Firenze nel 1466 fu ...
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PACHERA, Antonio
Andrea Ferrarini
PACHERA, Antonio. – Figlio del pittore Natale, nacque a Pescantina, nel Veronese, il 5 luglio 1749 (Ferrarini, 2011B, p. 289).
Suo maestro fu Giambattista Marcola del [...] scena più riuscita del ciclo, raffigurante la Crocifissione, si presta a raffronti con la pala con S. Zeno vescovo e s. Toscana, oggi conservata nel Museo di Castelvecchio di Verona, ma segnalata da Dalla Rosa ([1803-04], 1996) come opera di Pachera ...
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HUGFORD, Enrico (al secolo Ferdinando)
Alessandro Serafini
Ferdinando, figlio secondogenito dei cattolici inglesi Ignatius e Brigida Ractelif, nacque a Firenze il 19 apr. 1695 (Fleming, p. 106).
Il 13 [...] della notorietà, il 6 luglio 1767 l'H. ricevette nella sua cella al Paradisino la visita del granduca Pietro Leopoldo di Toscana: in cambio della cortesia, "the original friar", come lo definiva Walpole (III, p. 430), lo omaggiò di una scagliola ...
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GIOVANNI di Bonino
Ebe Antetomaso
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore, mosaicista e maestro vetraio, originario di Assisi, documentato dal 1325 al 1347.
Si deve a Della [...] il suo tempo. Atti…, Assisi, Padova, Firenze 1967, Roma 1971, pp. 67-77; Id., Le vetrate, in Civiltà delle arti minori in Toscana, Atti…, Arezzo 1971, Firenze 1973, pp. 75-77; Id., Le vetrate dell'Umbria, in Corpus vitrearum Medii Aevi, Roma 1973, pp ...
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COVELLI, Gaele
Luisa Ester Felicetti
Nacque a Crotone (in provincia di Catanzaro) il 28 maggio 1872 da Leonardo, commerciante, e da Giuseppina De Filippis. Sin dai primi anni manifestò inclinazione [...] europei.
L'acquisita consapevolezza di operare in un ambito strettamente provinciale, il desiderio di collegarsi con i macchiaioli di Toscana, l'urgenza d'esprimersi in forme nuove ed originali lo spinsero a spostare la sua residenza in Firenze (1897 ...
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FRANCESCO d'Angelo, detto Il Cecca o La Cecca
Francesco Quinterio
Nacque a Firenze il 21 dic. 1446 da Angiolo di Giovanni, cuoiaio, proveniente da Tonda (nei pressi di San Miniato al Tedesco), e da [...] 1898), p. 28; G. Clausse, Les Sangallo, Paris 1900, I, p. 63; G. Milanesi, Nuovi docum. per la storia dell'arte toscana dal XII al XV sec.…, Firenze 1901, p. 146; S. Casini, Diz. biografico geografico storico del Comune di Firenzuola, Firenze 1914, I ...
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FAGNONI, Raffaello
Rosalia Vittorini
Nacque da Guido e Giovanna Bandinelli il 29 aprile 1901 a Firenze, città in cui visse e svolse un'intensa attività didattica e professionale. Conseguì la laurea [...] 1963, pp. 190 s., 208-211; G. Gori, R.F., in L'Architetto, luglio-agosto 1966, p. 9; G. K. Koenig, Architettura in Toscana 1931-1968, Torino 1968, ad Indicem; I. Gamberini, Ricordo di R. F., in Atti e mem. dell'Acc. Clementina di Bologna, IX (1970 ...
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JACOPO di Giovanni, detto Jacone
Sara Magister
Nacque a Firenze il 6 febbr. 1495 da Giovanni di Francesco (cfr. Pinelli). Entrò giovane nella bottega di Andrea d'Agnolo (detto Andrea del Sarto), presso [...] in Annuario dell'Accademia Etrusca di Cortona, n.s., XI (1979), 18, pp. 447-473; R. Proto Pisani, in Firenze e la Toscana dei Medici nell'Europa del Cinquecento, il primato del disegno (catal.), a cura di L. Berti, Firenze 1980, p. 127; A.M. Petrioli ...
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GHERARDINI, Tommaso
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 21 dic. 1715. Poiché fin da bambino sembra che preferisse disegnare "pittoreschi capricci" più che "attendere alle umane lettere" (Pazzi, [...]
Tra le ultime opere eseguite dal G. sono gli affreschi nel palazzo Portinari Salviati, oggi di proprietà della Banca Toscana di Firenze, tipico esempio di quel "moderato classicismo sorretto da un disegno molto nitido in cui si ravvisa la tradizione ...
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BARATTA, Giovanni
Hugh Honour
Figlio di Isidoro, nacque a Carrara il 13 maggio 1670. Allievo di G. B. Foggini a Firenze, pare che abbia studiato anche con M. Soldani, probabilmente per apprendere l'arte [...] de' pittori…,II,Genova 1769, p. 333; Serie degli Uomini i più illustri, Firenze 1775, XII, p. 74; F. Fontani, Viaggio pittorico della Toscana,Firenze 1818, IV, p. 186; P. Trenta, Guida di Lucca,Lucca 1820, p. 83; G. M. Briolo, Nuova guida di Torino ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...