BEMBO, Gian Francesco, detto il Vetraio
Franco Mazzini
Scarse sono le notizie e le opere di questo pittore cremonese, forse nipote di Bonifacio. Il Vasari, nella Vita di Polidoro e Maturino, ricorda [...] e che rivela, oltre che una relativa flessione delle capacità inventive del B., le infiltrazioni di cultura toscana avvenute nell'ambiente cremonese (vedi anche Altobello Melone). Un ulteriore dirottamento verso il classicismo, alla Giulio Romano ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] Ages, in The Greek tradition, ed. G. Boas, Baltimora 1939, pp. 55-74; P. Fontana, I marmi antichi nelle chiese medioevali di Toscana, in Atti del 3° convegno nazionale di storia dell'archit., Roma 1938, 1940, pp. 201-205; E. M. Sanford, The study of ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] ricorre anche nell'antico chiostro di S. Maria Nuova. Anche l'elemento della statua-colonna ribadisce forti contatti con l'area toscana, per es. con la pieve di Corsignano presso Pienza, sebbene, rispetto a questa, il telamone di S. Sisto presenti un ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] Lamoli, nelle Marche, di S. Maria di Sitria e di S. Crispolto di Bettona, in Umbria, della pieve di Sestino, in Toscana, e di S. Michele ad curtim a Capua, a sostegno centrale, a cui si aggiungono in territorio assisiate esempi triastili, dapprima in ...
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LAZARA, Giovanni de
Paolo Preto
Nacque a Padova il 28 sett. 1744, primogenito di Niccolò e di Margherita Polcastro. La famiglia, tra le più cospicue della nobiltà cittadina, oltre a palazzi in città [...] i lavori di scavo con F. Galiani; a Firenze incontrò il marchese F. Manfredini, precettore dei figli di Leopoldo di Toscana e appassionato, come lui, di calcografia; a Pisa e Siena entrò in rapporti con artisti, letterati, collezionisti e critici d ...
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FOLCHI, Clemente
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Pietro e Lutgarda Scarsella, nacque a Roma il 14 nov. 1780 (Busiri Vici, 1959, p. 39).
Archeologo, architetto ed ingegnere, si formò presso il cognato, [...] dal 1817 (Busiri Vici, 1959), il F. attese a studi geologici e poi, in stretta relazione con il granduca di Toscana, si occupò di problemi idraulici e giuridico-economici, elaborando un concordato per la Valle di Chiana (1820). Dopo averne realizzato ...
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Agostino di Giovanni
S. Romano
Scultore e architetto senese di cui si hanno notizie dal 1310 a prima del 1347. L'immagine vasariana della personalità artistica di A. si discosta parecchio da quella [...] Nuovi documenti per la storia dell'arte senese, Siena 1898, pp. 17-19.
G. Milanesi, Nuovi documenti per la storia dell'arte toscana dal XII al XV secolo, Firenze 19012 (1885), p. 28.
P. Bacci, Cinque documenti per la storia dell'arte senese del XIII ...
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COLLA, Angelo
Gianluca Kannès
Nacque nel 1827 a Gignese (Novara) presso il lago Maggiore da Pietro e da Marianna De Filippi in una modesta famiglia. Rimasto orfano con undici fratelli all'età di quattro [...] e di quattro candelabri in bronzo commissionatigli per un dono alla vedova di Carlo Alberto, Maria Teresa di Toscana. Già allora viene dunque precisandosi la tendenza, che gli sarà caratteristica, ad occuparsi contemporaneamente di più arti (pittura ...
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GAVIGNANI, Giovanni
Alfonso Garuti
Figlio di Bernardino e Margherita Mazzoccoli, nacque a Carpi nel 1632 (Garuti, in Cabassi, p. 209 n. 207) e non nel 1615 come indicato da Cabassi (p. 93), in una famiglia [...] formale dei prodotti ed ebbe seguito per contatti e trasferimenti degli artefici nella contigua area lombarda, in Toscana e nell'Italia meridionale. Con il XVIII secolo la produzione aveva ormai raggiunto livelli di conoscenza europea ...
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GANDOLFO (Gandolfi), Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Catania il 28 ag. 1792. Pur avendo manifestato sin da bambino una spiccata predisposizione per le arti figurative, fu avviato dal padre agli [...] a Idomeneo, perduti) per il fratello di questo, Carlo Oppizzoni arcivescovo di Bologna, e per la corte di Toscana.
Nel 1822, per gravi ragioni di salute, rientrò definitivamente a Catania, affermandosi, soprattutto nel genere del ritratto, come ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...