LUCA di Tommè
G. Chelazzi Dini
Pittore senese la cui attività è documentata nella seconda metà del 14° secolo.L. risulta iscritto per la prima volta nel Breve dell'arte de' pittori senesi dell'anno [...] dell'immediato contado senese, fino ad arrivare nei maggiori centri della Toscana - come Pisa e Arezzo - e a superarne i confini, , nella vita religiosa, sociale, economica e artistica in Toscana, della peste nera del 1348 e quindi sul cambiamento ...
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GORI, Lamberto Cristiano
Serenella Rolfi
Nato a Livorno nel 1730, apprese l'arte della sca-gliola, nel corso del sesto decennio, e per la durata di sette anni, presso il monaco vallombrosano Enrico [...] di M. Capucci, Firenze 1968, I, pp. 197 s., n. 1; A. Benci, Opere di scagliola, e artisti che meglio le condussero in Toscana, in Antologia, agosto 1821, p. 306; S. Pinto, Petrarca e il suo tempo, in Per Maria Cionini Visani, Torino 1977, pp. 143 s ...
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DELLA VALLE, Angiolo
Miranda Ferrara
Nacque a Livorno nel 1813 da Filippo (il nome della madre è ignoto);: in questa città compì i primi studi frequentando la scuola di architettura sotto la guida di [...] Reale Accademia delle belle arti di Firenze. Mori a Livorno l'8 dic. 1871
Bibl.: G. E. Saltini, Le arti belle in Toscana, Firenze 1862, p. 23; G. Piombanti, Guida stor. ed artistica della città e dei contorni di Livorno, Livorno 1873, pp. 188, 340 ...
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BARBETTI, Angiolo
Dino Frosini
Nacque in Siena il 22 giugno 1805 da Massimiliano, buon intagliatore di quella città, e da Maddalena Fornaini. Imparò l'arte nella bottega del padre; presto la sua rinomanza [...] riproducenti arnesi di marina, conchiglie ed emblemi di storia marinara.
Fonti e Bibl.: G. E. Saltini, Le arti belle in Toscana,Firenze 1862,1). 42; S. Fioretti, L'esposizione italiana del 1861, Firenze 1864, fasc. 23, p. 19; D. C. Finocchietti ...
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CORSETTI, Giovanni Maria
Silvia Meloni Trkulja
Nato a Villa Basilica (Lucca) nella seconda meta del XVII secolo e allievo del più noto conterraneo Antonio Franchi, è citato nella letteratura solo come [...] .130), che dichiara esplicitamente l'alunnato presso il Franchi e un atteggiamento aggiornato al filone più classicheggiante della pittura toscana di quest'epoca, con un livello artistico dignitoso ma di nessuna originalità. Il pittore non deve aver ...
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Nome con cui è noto il pittore Francesco Mazzola (Parma 1503 - Casalmaggiore 1540). Fu tra i più importanti artefici del manierismo, di cui rappresentò l'ideale di grazia, di raffinatezza. Meglio che nei [...] una piena maturità, dimostra la notevole influenza esercitata non solo dai grandi maestri, ma anche dall'esperienza dei giovani manieristi toscani presenti a Roma, prima del 1527. Dalle giovanili premesse, la pittura del P. si svolge secondo la linea ...
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Famiglia di architetti lombardi, attivi (secc. 16º e 17º) prevalentemente a Roma, che documentano il passaggio dal linguaggio tardo manierista al nuovo gusto barocco. Su Martino il Vecchio (Viggiù prima [...] l'originale cortile. Suo figlio Onorio (Milano 1569 - Roma 1619), lavorò a Rieti, a Bologna, a Ferrara, in Toscana e soprattutto a Roma dove, inserendo nel contesto del barocco romano la tradizione iconografica lombarda, progettò la cappella Altemps ...
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Scultore svizzero di origine romena (Galaţi 1930 - Vienna 2024). Emigrato a Zurigo nel 1942, presso uno zio dal quale prese il nome, ha studiato danza ed è stato primo ballerino dell'Opera di Berna (1954-57); [...] con elementi ready made. Nei primi anni Novanta S. ha avviato una serie di installazioni nei dintorni di Seggiano, in Toscana, gettando le basi di un progetto culminato con la creazione del Giardino di Daniel Spoerri (1997), parco artistico che al ...
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BUSCHETO
V. Ascani
(o Buschetto)
Architetto della cattedrale di Pisa, città in cui visse e operò nella seconda metà del sec. 11° e agli inizi del 12°; morì il 21 settembre del 1110 o di uno degli anni [...] -13, 39-40 n. 26; Toesca, Medioevo, 1927, pp. 467, 548 ss., 660 n. 39, 1127; M. Salmi, La scultura romanica in Toscana (Studi d'arte medievale e moderna), Firenze 1928, p. 65; L. Chiappelli, Storia di Pistoia nell'Alto Medioevo, Pistoia 1932, p. 159 ...
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GHERARDINI, Alessandro
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 16 nov. 1655 da Domenico, stipettaio, e da Lisabetta Socci. Il mestiere lo apprese in giovane età da Alessandro Rosi, un tardo epigono [...] eseguiti del G. nei palazzi di Firenze, Pisa e Livorno, che ebbe modo di visitare durante il suo soggiorno in Toscana nel 1709 (Id., 1995). Baldinucci afferma che l'artista tentò di entrare in contatto col monarca danese offrendogli dapprima in ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...