Artisti concettuali britannici (n. Londra 1962, Dinos; Cheltenham 1966, Jake). Fratelli, sono considerati tra i maggiori esponenti della Young British Art. Formatisi entrambi alla University of East London [...] la materia plastica e la fibra di vetro per dar forma a manichini sfigurati o sottoposti a tortura, in pose a volte deliberatamente pornografiche o rappresentanti ermafroditi con molteplici anomalie genetiche. I loro riferimenti culturali ...
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Favorito del re Filippo III di Spagna (n. Anversa, seconda metà del 16º sec. - m. Madrid 1621); segretario del duca di Lerma, di cui diceva d'esser figlio naturale, ottenne dal re titoli e ricchezza. Inviso [...] alla regina Margherita, alla morte di lei fu accusato di averla avvelenata. Dapprima esiliato (1618), fu poi imprigionato e sottoposto a tortura (1620). Morto il re, i suoi nemici ottennero che fosse giustiziato. ...
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Giurista (Hainichen, Jena, 1775 - Francoforte sul Meno 1833). Dagli studî filosofici passò presto a quelli di diritto, ottenendo la cattedra di istituzioni a Jena, quindi a Kiel e infine a Landshut, dove [...] lasciato l'insegnamento, diventò membro del dipartimento segreto di giustizia e polizia: in tale qualità fece abolire la tortura e propose importanti riforme nell'ordinamento giudiziario. Un suo progetto di codice penale per la Baviera divenne codice ...
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Medico (Grave, Brabante, 1515 - Tecklenburg, Vestfalia, 1588), archiatra del duca Guglielmo di Cleve. È entrato nella storia della psichiatria per avere affermato, in un suo libro rimasto celebre (De praestigiis [...] et incantationibus ac veneficiis, 1563), contro la superstizione e l'ignoranza allora dominanti, che le streghe dovevano essere considerate come malate degne di compassione, infirmando così la validità delle confessioni estorte loro con la tortura. ...
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Cospiratore inglese (n. 1554 - m. 1584). Espatriato, strinse legami con i cattolici inglesi in esilio, discusse le possibilità d'invasione dell'Inghilterra con Sir Francis Englefield a Madrid, e a Parigi [...] Scozia. Rimpatriato, servì di collegamento tra questa, Morgan e l'ambasciatore di Spagna, B. de Mendoza. Arrestato (1583), confessò sotto tortura l'esistenza del complotto per l'invasione dell'Inghilterra con la direzione del duca di Guisa, e con la ...
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Uomo politico (m. 1462); cancelliere di Savoia (1452), legatissimo al Delfino di Francia, quando questi cadde in disgrazia presso il padre Carlo VII fu privato della carica e d'ogni possesso. Salito al [...] Francia, poi riottenne la sua carica in Savoia, spadroneggiando a favore della Francia, finché il figlio del duca Ludovico, Filippo Senzaterra, lo catturò e, estortagli con la tortura la confessione di delitti, lo fece annegare nel Lago di Ginevra. ...
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Ultimo imperatore azteco (1502-25). Figlio del re Ahuítzotl e principe di Tlatelolco, avverso alla politica imbelle di Montezuma, durante l'assenza di F. Cortés diresse una prima rivolta contro Pedro de [...] alla sua morte, cercò inutilmente alleati, e dopo una tenace resistenza venne fatto prigioniero (ag. 1521). Resistette alla tortura senza rivelare dove erano nascosti i tesori; fu tenuto come ostaggio dal Cortés che gli lasciò un potere puramente ...
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Uomo politico ciadiano (Fayard-Largeau 1942 - Dakar 2021). Tra i capi dei movimenti di opposizione armata del Nord islamico, nel 1978 ha assunto la carica di primo ministro (1978), destituendo nel 1982 [...] dei diritti umani. Deposto nel 1990 da I. Déby ed esiliato in Senegal, nel 2005 è stato accusato di crimini contro l’umanità, crimini di guerra e tortura, reati commessi durante la guerra civile ciadiana, e condannato all’ergastolo nel 2016. ...
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BONCOMPAGNI, Cataldino
Roberto Abbondanza
Dall'anno del suo dottorato bolognese (1397) si può inferire che nacque intorno al 1370. Secondo la generalità degli autori, era figlio di Apollonio da Visso, [...] diritto comune: si è rilevato, fra l'altro, che il B. partecipa dell'opinione di Baldo secondo la quale la tortura lieve non sarebbe tortura; che è nel novero di quei dottori i quali riconoscono che soltanto nei processi di lesa maestà e negli altri ...
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Figlio (Stoccolma 1746 - ivi 1792) del principe ereditario, poi re, Adolfo Federico, salì al trono nel 1771. Con il colpo di stato del 1772 esautorò il regime dei partiti della cosiddetta era della libertà [...] un anno dopo dalla stipulazione di un'alleanza molto favorevole alla Svezia. Attuò diverse riforme, tra cui l'abolizione della tortura e l'istituzione della libertà di stampa, ma l'opposizione dei nobili non di sarmò; e durante un ballo in maschera ...
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tortura
s. f. [dal lat. tardo tortura, propr. «torcimento», der. di torquēre «torcere», part. pass. tortus]. – 1. Ant. nel sign. etimologico di torcimento o torcitura, per indicare sia l’atto del torcere sia il punto in cui qualche cosa è...
torturare
v. tr. [der. di tortura]. – Sottoporre a tortura: l’hanno torturato perché rivelasse il nome dei suoi complici; t. i prigionieri, un detenuto politico. In usi estens. e fig., spesso iperb., tormentare, affliggere, angustiare: ho...