BAGLIONI, Giovanni (Giannino)
Giulio Prunai
Della personalità di questo mercante senese - vissuto certamente intorno alla metà del sec. XIV - il tratto che ha più attirato l'attenzione degli storici [...] a fuggire, ma, ripreso e portato a Marsiglia, fu accusato come sodomita e falso monetario, delitti che confessò durante la tortura e che poi ritrattò. Alcuni mercanti senesi, che si trovavano a Marsiglia, ottennero che la sua prigionia fosse mitigata ...
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CONTI, Ludovico
Sandra Olivieri Secchi
Nacque a Padova probabilmente intorno al 1450, in una delle più antiche e illustri famiglie della città, quarto dei figli maschi di Nicolò e di Margherita Lisca. [...] corte del palazzo del capitano, vennero inviati a Venezia ove, durante la notte, furono condotti in carcere e sottoposti alla tortura. Il 30 ottobre il C. fu giudicato. La grande maggioranza dei giudici era convinta della sua colpevolezza (ventidue ...
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DE CRISTOFARO (Cristoforo), Giacinto
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1664 (secondo alcuni anche parecchi anni prima, addirittura nel 1650, seguendo il Minieri Riccio) dal noto avvocato Bernardo [...] dell'Inquisizione, il papa minacciò l'interdetto sulla città; inviò il vescovo Cantelmo a strappare nuove testimonianze, anche con la tortura, contro gli imputati e a tessere nuove accuse, tra cui quella di non credere all'eucarestia né ai miracoli ...
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BROGLIO, Angelo (Angelo da Lavello, Tartaglia, Tartaglia da Lavello)
Alfred A. Strnad
Nacque, intorno alla seconda metà del sec. XIV, in Lavello (Potenza) da Andrea, figlio illegittimo di Raimondo (II) [...] esistente tra i due -, lo Sforza fece arrestare nel sonno il suo antico rivale, e, dopo avergli fatto confessare con la tortura le trame ordite, lo fece giustiziare sulla piazza del mercato di Aversa (Napoli). Fino a che punto Luigi III e Martino V ...
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PIETRAPERZIA BARRESI, Girolamo
Nicoletta Bazzano
PIETRAPERZIA BARRESI, Girolamo. – Nacque in data imprecisata, con ogni probabilità fra il 1502 e il 1505, a Pietraperzia o a Palermo, da Matteo Barresi [...] Gonzaga, viceré nominato il 3 novembre dall’imperatore nel frattempo passato a Napoli, vi furono l’incarcerazione e la tortura del marchese di Pietraperzia. Questi confessò l’omicidio del padre, soffocato con un cuscino, e dei suoi servitori, e ...
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DALL'ARMI, Ludovico
Vanna Arrighi
Nacque a Bologna nel secondo decennio del sec. XVI da Gaspero, ricco mercante cittadino insignito della dignità senatoria, e da Aurelia Campeggi, sorella del cardinale [...] con la fuga. Il Consiglio dei dieci approvò prontamente una mozione favorevole all'arresto ed all'interrogatorio, mediante tortura, di tutti i presunti colpevoli. Il re d'Inghilterra fece sapere successivamente (28 sett. 1545) che avrebbe ritenuto ...
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DIVERSI, Nicoletto
Christine E. Meek
Nacque a Lucca nella prima metà del sec. XIV da Nello di Lippo.
La famiglia del D. faceva parte della consorteria dei Quartigiani, una delle antiche e nobili consorterie [...] salvaguardare la propria posizione e gli arrestati furono trattati severamente. Secondo il Sardo, il D. fu sottoposto a tortura e confessò la sua partecipazione, rivelando il nome dei complici; il Sercambi fa menzione di un giovane figlio arrestato ...
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MAGGI, Girolamo
Lorenzo Carpané
Nacque ad Anghiari, presso Arezzo, circa nel 1523, da Paolo e da una Luisa di cui non si conosce il casato, che ebbero di sicuro anche un altro figlio, Bartolomeo.
Compì [...] a termine due opere letterarie, il De tintinnabulis, un trattato sulle campane, e il De equuleo, su uno strumento di tortura, editi postumi.
Il De tintinnabulis fu dal M. dedicato a Charles Rym, ambasciatore cesareo a Costantinopoli, nel cui aiuto il ...
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FUCITI (Facitto, Facittus, Focitta) Domenico
Giuliano Bertuccioli
Nato a Napoli nel 1623, entrò il 10 nov. 1638 nel collegio che la Compagnia di Gesù aveva in quella città. Dopo esser stato ordinato [...] 'ogni genere: fra l'altro venendo condannato a lungo alla prigione o a portare la canga, uno strumento di tortura che rendeva impossibile riposare o cibarsi da soli. Ciononostante non mancò neppure di entrare in violentissime polemiche con F. Deydier ...
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COMANDINI, Federico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cesena il 3 febbr. 1815 da Ubaldo, tintore, e da Maria Anna Pasini. Il padre, che in gioventù era stato giacobino e nel 1799, al tempo della prima reazione [...] tradotto a Bologna e sottoposto a stringenti interrogatori; ma da lui gli inquirenti non seppero nulla, neanche col ricorso alla tortura, che ebbe come solo effetto quello di indurlo al suicidio (27 luglio 1853): scoperto quando aveva già perso molto ...
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tortura
s. f. [dal lat. tardo tortura, propr. «torcimento», der. di torquēre «torcere», part. pass. tortus]. – 1. Ant. nel sign. etimologico di torcimento o torcitura, per indicare sia l’atto del torcere sia il punto in cui qualche cosa è...
torturare
v. tr. [der. di tortura]. – Sottoporre a tortura: l’hanno torturato perché rivelasse il nome dei suoi complici; t. i prigionieri, un detenuto politico. In usi estens. e fig., spesso iperb., tormentare, affliggere, angustiare: ho...