FERMI, Enrico
Emilio Segrè
Nato a Roma il 29 sett. 1901, era il terzo figlio di Alberto, un impiegato delle Ferrovie, e di Ida De Gattis, una maestra elementare.
Il padre proveniva da Caorso vicino [...] applicazioni importantissime, soprattutto in biologia.
Nel marzo del 1933 bombardarono per la prima volta l'uranio e il torio. Si ebbero subito risultati assai complessi e di difficile interpretazione. Oggi è evidente che essi erano dovuti alla ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Energia nucleare
Cathryn Carson
Energia nucleare
L'emergere della ricerca e delle applicazioni nel campo dell'energia nucleare è legato prevalentemente [...] da minimi miglioramenti e sono stati presi in considerazione anche progetti non convenzionali: si è proposto il torio come combustibile alternativo all'uranio o al plutonio e sono stati sperimentati diversi modi di assemblaggio del combustibile ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] una emissione stimolata di radiazioni monocromatiche; sono v. sodico-calcici o borici contenenti ossido di lantanio e torio, drogati con neodimio (o itterbio); se esposti a radiazioni luminose emettono luce sensibilmente monocromatica. Si usano nella ...
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(App. II, i, p. 4; III, i, p. 4; IV, i, p. 12; V, i, p. 9)
Fisica
Gli a. di particelle, cioè i dispositivi o impianti per conferire a fasci di particelle elettricamente cariche energie di valore elevato, [...] di energia, in fase di sperimentazione al CERN e in altri laboratori europei, che utilizza come materiale fissile il torio e che può essere adoperato anche per la trasmutazione di scorie radioattive. Per l'a. vengono considerati al momento ...
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Clima
Vittorio M. Canuto
Sommario: 1. Introduzione. 2. Paleoclimatologia. 3. Le datazioni con radioisotopi. 4. Gli oceani. 5. L'effetto serra. 6. Le previsioni. 7. Strategie per mitigare l'effetto serra. [...] un nuovo metodo di datazione, suggerito nel 1956 da J. W. Barnes dei laboratori di Los Alamos, basato sul decadimento del torio. Usando fossili estratti dalle Bahamas e in Florida, il gruppo di Broecker dedusse che 120.000 anni fa il livello del mare ...
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La grande scienza. Vita e morte delle stelle
Virginia Trimble
Vita e morte delle stelle
Uno sguardo sommario al cielo ci mostra che le stelle non appaiono tutte ugualmente luminose (ciò era già noto [...] sono fissati dall'età delle stelle più antiche (stelle non evolute e nane bianche in ammassi globulari) e dal decadimento del torio in altre stelle antiche che si trovano nell'alone della Via Lattea.
Tutta la conoscenza umana, e certamente tutta la ...
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VUOTO
Gilberto BERNARDINI
Balbino DEL NUNZIO
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. Il concetto di "vuoto", nel senso di spazio vuoto di qualsiasi materia, si è imposto all'attenzione dei fisici in seguito alla celebre esperienza che [...] volumi di azoto, d'idrogeno e ossido di carbonio.
Come i metalli alcalino-terrosi si comportano il cerio, il torio, lo zirconio in polvere quando sono riscaldati fino all'incandescenza; si ottengono vuoti così perfetti che non si riesce a ...
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torio
tòrio s. m. [lat. scient. Thorium, der. del nome Thor, il dio germanico del tuono, così denominato dal suo scopritore (1828), il chimico sved. J. J. Berzelius]. – Elemento chimico radioattivo, di simbolo Th, peso atomico 232,04, numero...