FUSIONE FREDDA
Antonio Bertin-Antonio Vitale
Introduzione. - Il processo più elementare di f. nucleare avviene quando due nuclei leggeri (di idrogeno e dei suoi isotopi, deuterio e trizio) vengono fatti [...] . Tale radiazione può venire utilizzata, a fini economici, per produrre fissioni in materiale fissile in quantità sottocritica (uranio e torio). Si realizzerebbe in tal modo un sistema ibrido, nel quale il sistema simbiotico (fatto di una sezione a f ...
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. È la parte della chimica riguardante la preparazione di composti ottenuti a partire dal carbone.
La c. ha avuto notevole interesse nello sviluppo dell'industria chimica: basti pensare al catrame, prodotto [...] bombardamenti. Inizialmente la sintesi fu condotta a pressione atmosferica utilizzando catalizzatori a base di cobalto, addizionato di ossido di torio o di magnesio, su supporto di farina fossile. A temperatura di 180 ÷ 200 °C la resa in idrocarburi ...
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REFRATTARÎ, MATERIALI
Aldo Maffei
. Sono quei materiali che possono resistere ad alte temperature, almeno di 1500°, senza sensibile alterazione. Requisito essenziale dei materiali refrattarî, oltre [...] di AlO o di MgO dà delle paste di straordinaria refrattarietà e compattezza; crogioli di tale ossido con 1% di ossido di torio portati a 2200° hanno una porosità non superiore al 2%. La cottura di questi materiali avviene in due stadî: una cottura ...
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FISICA (XV, p. 473)
B. Fer.
La scoperta della meccanica quantistica avvenuta per opera di diversi autori attorno al 1925, ha posto le fondamenta per la risoluzione di un grandissimo numero di problemi [...] stati ottenuti studiando le proprietà dei nuclei. Innanzi tutto si ricorderà il fenomeno della fissione dell'uranio e del torio che ha condotto allo sfruttamento della energia nucleare. In secondo luogo, che lo studio dettagliato di alcune reazioni ...
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PLASMA (App. III, 11, p. 426)
Bruno Brunelli
Arrigo Sestero
I progressi fatti nello studio del p., nonché la recente individuazione in campo astrofisico di ulteriori stati di aggregazione della materia, [...] cui i neutroni di fusione produrrebbero, in un mantello esterno al p., combustibili nucleari (trizio da litio e attinidi fissili da torio e uranio naturali), che in parte verrebbero bruciati in loco per fissione e in parte estratti per l'uso in altri ...
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I metalli leggeri
Franco Bonollo
Gian Paolo Cammarota
L’appellativo leggero, riferito a un metallo o a una lega, è vincolato a un valore di densità ben inferiore rispetto a quello delle leghe ferrose [...] ) consente di formare soluzioni solide con svariati elementi, quali alluminio, zinco, litio, cerio, argento, zirconio e torio. Altre caratteristiche fisiche significative sono la temperatura di fusione relativamente bassa (650 °C), l’amagneticità, l ...
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Vedi BAIA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
BAIA (v. vol. I, p. 960)
F. Zevi
Gli studi del D'Arms hanno illuminato, in modo penetrante, la «vita di villa» che si svolgeva, nella tarda età repubblicana, sulle [...] storia urbanistica di Bacoli, in NapNobil, XII, 1973, pp. 98-117; S. Mazzarino, La legge cumana [...] et iis qui in terri [torio...] e altri problemi di storia di Cumae, in ActaArchHung, XXV, 1977, pp. 447-466; J. Kolendo, Parcs à huitres et viviers ...
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Materiale composto da due o più elementi chimici di cui quello presente in maggiore quantità deve essere un metallo. Fra i metalli, soltanto rame e piombo possono essere utilizzati non legati, tutti gli [...] sono il SAP (alluminio contenente una dispersione di allumina) e il nichel T-D (nichel contenente particelle di torio); ma benché siano state tentate e realizzate molte tecniche di fabbricazione, le difficoltà pratiche all’ottenimento di particelle ...
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È difficile stabilire con precisione da chi sia stato per primo isolato questo elemento, e da chi sia stato chiaramenti riconosciuto come sostanza ben definita; in generale se ne attribuisce la scoperta [...] preparato scaldando gli elementi ad alta temperatura in atmosfera di azoto: tantalio, titanio, silicio, boro, alluminio, torio, cerio, lantano, praseodimio, neodimio, cromo, tungsteno, dànno quasi tutti, ad alta temperatura, azoturi, e così pure ...
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Classificazione. - Si dà in genere il nome di convertitore statico a ogni apparecchio, che trasformi la corrente alternata in continua o la continua in alternata, senza l'aiuto diretto di parti in movimento. [...] il nome di tungar.
Gli anodi sono generalmente di nichel o di molibdeno; i catodi di tungsteno, legato qualche volta col torio, ovvero di platino ricoperto di ossidi di metalli alcalini o alcalino-terrosi (catodi di Wehnelt); i bulbi di vetro o di ...
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torio
tòrio s. m. [lat. scient. Thorium, der. del nome Thor, il dio germanico del tuono, così denominato dal suo scopritore (1828), il chimico sved. J. J. Berzelius]. – Elemento chimico radioattivo, di simbolo Th, peso atomico 232,04, numero...