Pittore (Torino 1845 - Roma 1924). Abile paesaggista, dopo il 1880 aderì al gruppo dei XXV della campagna romana senza tuttavia abbandonare la sua originaria intonazione luministica ispirata ai modi di [...] C. Piacenza. Opere nelle gallerie d'arte moderna di Roma, Milano e Torino. ...
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Scultore italiano (Torino 1856 - ivi 1915), allievo di A. Balzico e di O. Tabacchi. Operosissimo, ebbe molti incarichi per monumenti pubblici in Italia e all'estero (Garibaldi a Parma; Zanardelli a Brescia; [...] Umberto I a Roma; Mitre a Buenos Aires); il più noto è quello ad Amedeo di Savoia, a Torino (1902). ...
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Pittore italiano (Genova 1901 - Torino 1999). Esordì a Torino, dove diresse l'Accademia Albertina; dopo l'esperienza futurista (1925-26), fece parte del Gruppo dei sei, in netta reazione al "Novecento [...] nazionalista". Pur rimanendo essenzialmente figurativo, venne influenzato anche dai fauves. Si dedicò, inoltre, alla scenografia e all'incisione ...
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Pittore (Torino 1694 - ivi 1766). Abile decoratore, lavorò per la corte piemontese. Soggiornò a più riprese a Roma (1716-19 e 1723-31), ove fu allievo di F. Trevisani. Diede numerosi cartoni per arazzi [...] della manifattura torinese. Opere nel Palazzo reale, nelle gallerie e nelle chiese di Torino. ...
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Pittore italiano (Torino 1938 - ivi 2018). Nei suoi lavori è costante il dialogo, la tensione tra supporto e pittura (spazio virtuale e spazio reale), così come la poetica del frammento. G. utilizza vernice [...] suolo, con la parete, con il vuoto nel quale sono sospese.
Opere
Si è diplomato all'Accademia di belle arti di Torino (1960) e ha iniziato il suo percorso di ricerca con dipinti nei quali frammenti di immagini (paesaggi, figure) fluttuano sul fondo ...
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Scultore (Firenze 1851 - Torino 1922), cugino e allievo di Emilio, prof. all'Accademia di Firenze (1881-1903) e a quella di Torino (dal 1903). Eseguì statue per la facciata del duomo di Firenze e numerosi [...] monumenti, il più noto dei quali è quello di Dante nella piazza omonima a Trento (1896) ...
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Pittore (Torino 1820 - ivi 1897), allievo di G. B. Biscarra; dipinse paesaggi nel gusto di M. d'Azeglio e poi di A. Calame: d'un naturalismo timido e letterario, ma d'un particolarismo attento e preciso. [...] Suoi dipinti, disegni e incisioni sono conservati nella Galleria d'arte moderna di Torino. ...
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Arazziere (m. Torino 1743). Formatosi nelle Fiandre, fu a lungo (1716-37) al servizio della corte di Toscana, dove tra l'altro eseguì quattro grandi arazzi su disegno di G. C. Sagrestani (Le quattro parti [...] del mondo, 1720-29; Firenze, Mus. Bardini). Dal 1738 alla morte diresse l'arazzeria ducale di Torino. Gli successe il figlio Francesco (m. 1785). ...
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Architetto (Messina 1718 - Torino 1777), figlio di Simone, lavorò a Novara (campanile di S. Gaudenzio; ampliamento dell'Ospedale Maggiore, 1770-89) e a Torino (tribuna reale del Duomo; tombe di Vittorio [...] Amedeo II e di Carlo Emanuele III nella Basilica di Superga, 1773; facciata della chiesa dell'Annunziata, 1776), mostrandosi particolarmente sensibile alle soluzioni di F. Iuvara ...
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Pittore (Mondovì 1844 - Torino 1898). Studiò all'Accademia albertina con E. Gamba; soggiornò quindi a Parigi fino al 1870, risentendo l'influsso di E. Meissonnier e J.-L. Gérôme. Si specializzò in quadri [...] di genere, soprattutto scene di caccia che trattò con particolare gusto per il dettaglio. Opere nei musei d'arte moderna di Roma e Torino. ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
spottone s. m. (iron.) Grande spot pubblicitario. | In senso figurato, evento, programmato o accidentale, che ne mette in risalto un altro. ◆ Coproduttrice prima dei soli film di Pozzetto, poi di alcuni piccoli prodotti per le televisioni, infine...