Pittore (Savigliano 1794 - Torino 1878); dapprima ritrattista della corte imperiale russa, fu poi in Polonia, ove lavorò fino al 1820 circa, quindi a Roma e infine a Torino, come pittore di corte di Carlo [...] Alberto (1831) e prof. nell'Accademia. Sue opere si trovano nel Palazzo reale di Torino, nei castelli di Racconigi e di Pollenzo e in varie chiese torinesi. ...
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Pittore italiano (Genova 1853 - Torino 1901), fu allievo di E. Gamba a Torino; quindi studiò a Parigi con L.-J.-F. Bonnat, di cui subì l'influsso nelle prime opere. Si orientò in seguito verso E. Carrière [...] (L'offerta dei fiori, 1897 circa, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Opere nella Galleria d'arte moderna di Torino. ...
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Urbanista (Torino 1915 - San Giovanni in Persiceto 1990); dirigendo il gruppo per il piano regolatore del Piemonte e di Torino, aderì agli orientamenti della cultura scandinava e anglosassone sull'unità [...] di quartiere (piano per il quartiere di Falchera a Torino, 1951). È intervenuto nel dibattito sulla città-territorio col piano della "grande Taranto" (1965). Ha redatto numerosi piani, tra cui quello di Assisi (1964-1966). Dal 1967 prof. di ...
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Pittore italiano (Cambiano 1860 - Torino 1938). Eseguì con gusto realista numerosi paesaggi e ritratti in cui alla qualità del dato coloristico si associa un compiaciuto virtuosismo accademico. Tra le [...] opere più note: La cella delle pazze (1884, Torino, Gall. d'arte moderna), Supremo convegno (premio del pubblico alla 1a Biennale di Venezia, 1895), L'incontro di Gesù con le pie donne (affresco nella chiesa di S. Gioacchino a Torino). ...
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Architetto (Torino 1702 - ivi 1770). Tra i più originali architetti del tardo barocco ed esponente di primo piano dell'architettura piemontese, realizzò, secondo criteri di leggerezza di gusto rococò, [...] da aperture verso gli spazi laterali, appare sospesa sulla crociera; in S. Chiara (1742) e S. Maria di Piazza (1751-54) a Torino; in S. Croce (1755) a Villanova di Mondovì. Rare le costruzioni civili di V., tra cui sono il Collegio delle Province a ...
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Ebanista (Torino 1701 - ivi 1777). Dal 1731 al servizio della corte sabauda, realizzò, con esuberante fantasia di ornati e forme ancora barocche, mobili intarsiati con legni preziosi, incrostati con avorio [...] e B. Alfieri): gabinetto di toilette della regina nel Palazzo Reale di Torino (1732-34), scrivania (Venezia, Museo Correr, firmata e datata 1741), tavoli (Torino, palazzo Madama), medaglieri, pregadio, ecc. Sue opere sono conservate anche nel palazzo ...
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Pittore (Torino 1836 - ivi 1910). Studiò a Ginevra con A. Calame (1852-56) e fu fortemente impressionato dalla pittura francese all'esposizione di Parigi del 1855; a Roma (1857-65) fu in rapporto con N. [...] , con A. D'Andrade, il castello d'Issogne (1872), collaborò col D'Andrade alla costruzione del Borgo medievale a Torino (1884), e, dal 1890, diresse il Museo civico di Torino. È, con A. Fontanesi, uno dei migliori paesisti piemontesi del sec. 19º. ...
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Pittore italiano (Pollone 1840 - Torino 1908). Allievo di C. Arienti e A. Gastaldi all'Accademia Albertina di Torino, cominciò col dipingere quadri storici e di genere. Soltanto nel 1880 si dedicò al paesaggio, [...] influì non poco l'esempio di A. Fontanesi, e forse la presenza di alcuni dipinti di F. De Nittis all'esposizione di Torino del 1880; un viaggio in Olanda (1883) confermò l'artista nel suo nuovo indirizzo. In non pochi dei moltissimi quadri del D ...
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Architetto (Torino 1905 - ivi 1973). Iniziò nello studio paterno la sua attività (1930-36), che si svolse in gran parte a Torino: sala dell'auditorium della RAI, in collab. con A. Morbelli (1948); monumento [...] varî interessi (aeronautica, automobilismo, fotografia, design, moda), ben documentati dal suo archivio presso la facoltà di architettura di Torino. Nel 1953 fondò l'Istituto di architettura montana, cui è legata gran parte dei suoi progetti. Tra gli ...
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Pittore (Lione 1729 - Torino 1821). Ebbe la sua prima educazione in Francia; si perfezionò in seguito a Roma, sotto l'influenza di R. Mengs e di P. Batoni; poi fu a Parma (1765), e infine, chiamato a dirigere [...] , Gall. Nazionale; affreschi in S. Caterina in via Giulia a Roma, 1773; Berenice sacrifica la sua chioma, 1797, Torino, Gall. Sabauda); partecipò alla decorazione di Palazzo Reale, diede cartoni per l'arazzeria torinese. Anche suo figlio Benedetto ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
spottone s. m. (iron.) Grande spot pubblicitario. | In senso figurato, evento, programmato o accidentale, che ne mette in risalto un altro. ◆ Coproduttrice prima dei soli film di Pozzetto, poi di alcuni piccoli prodotti per le televisioni, infine...