Nome dato da O. Hahn a due isotopi radioattivi da lui scoperti (1907); il primo, chiamato m. 1, corrisponde all’isotopo 22888Ra, ha vita media di 5,8 anni e deriva direttamente dal torio per emissione [...] di una particella α; il secondo, m. 2, corrisponde all’isotopo 22888Ac, ha vita media di 6,1 ore e deriva dal m. 1 per emissione di un elettrone ...
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PECHBLENDA
Maria Piazza
. Denominazione tedesca del minerale uraninite (v.) per il suo colore nero e per l'aspetto e la lucentezza di pece. Di composizione chimica complessa può considerarsi uranato [...] di uranile, piombo e torio con altri metalli delle terre rare, lantanio ittrio, ecc. Nel 1787 M. H. Klaproth vi scoprì l'uranio e nel 1898 M. Curie scoprì il radio in quella di Joachimsthal. ...
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Nella tecnica dei reattori nucleari, termine corrispondente all’it. fertilizzazione (➔ autofertilizzazione); specificamente, nei reattori a fissione, generazione di isotopi fissili tramite irraggiamento [...] neutronico di materiali fertili (b. di plutonio 239 dall’uranio 238, oppure di uranio 233 dal torio 232); nei reattori a fusione, generazione del combustibile trizio dal litio, anche in questo caso in seguito a irraggiamento neutronico. ...
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pleiade
plèiade [Der. dal nome delle stelle Pleiadi] [LSF] Gruppo di più cose simili. ◆ [FNC] Gruppo di isotopi di una famiglia radioattiva che non possono essere separati con mezzi chimici, come, per [...] es., il gruppo costituito dal torio D, dal radio B, D e G, dall'attinio B e D, tutti isotopi tra loro. ...
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In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] maggiormente impiegato nei r. è l’uranio; l’impiego del torio, come materiale fertile, è stato finora limitato e la nel quale il combustibile, sotto forma di fluoruro di uranio e torio, è mescolato con una miscela liquida di fluoruri di litio e ...
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Chimico russo (Spasskoe 1893 - Mosca 1966), prof. di chimica inorganica all'univ. di Leningrado (1923-35), direttore dell'Istituto di chimica generale e inorganica dell'Accademia delle Scienze (1941-46); [...] autore di studî sulla chimica dei composti di coordinazione (proprietà dei complessi del platino, numero di coordinazione del torio e dell'uranio, ecc.). ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La struttura atomica
John L. Heilbron
La struttura atomica
La struttura degli atomi non era considerata un argomento di studio alla moda, né particolarmente [...] verticale, si lasciavano di solito posti vuoti tra il molibdeno e il rodio e tra il tungsteno e l'osmio, cinque spazi tra il torio e l'uranio, e un numero incerto tra le terre rare. Degli elementi di cui oggi conosciamo l'esistenza tra l'idrogeno e l ...
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Nei reattori nucleari a fissione, regione, usualmente uno strato o un guscio disposto attorno al nocciolo centrale fissile del reattore stesso, contenente materiale fertile che è trasformato in combustibile [...] veloci. Può essere costituito dall’isotopo di peso atomico 238 dell’uranio o dall’isotopo di peso atomico 232 del torio. Il primo, mediante cattura di neutroni, si trasforma in plutonio 239, il secondo si trasforma in uranio 233. Ambedue questi ...
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In fisica nucleare, materiale non adatto a essere utilizzato direttamente come combustibile nucleare ma che in combustibile si trasforma per assorbimento di neutroni.
Nei reattori nucleari a fissione a [...] , si usa come materiale f. l’isotopo di numero atomico 238 dell’uranio o l’isotopo di numero atomico 232 del torio. Il primo, mediante cattura di neutroni, si trasforma in plutonio 239, il secondo si trasforma in uranio 233; ambedue questi isotopi ...
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(o rado) Elemento chimico del gruppo dei gas nobili; emanazione radioattiva derivante dal radio, avente numero atomico 86 e peso atomico 222. Simbolo Rn. Si disintegra, emettendo particelle α, con periodo [...] , in radio A.
Fu scoperto da M. Curie e E.F. Dorn (1898). Suoi isotopi sono le emanazioni radioattive del torio (thoron) e dell’attinio (attinon). Per reazione nucleare sono stati preparati numerosi isotopi radioattivi del r., con numero di massa ...
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torio
tòrio s. m. [lat. scient. Thorium, der. del nome Thor, il dio germanico del tuono, così denominato dal suo scopritore (1828), il chimico sved. J. J. Berzelius]. – Elemento chimico radioattivo, di simbolo Th, peso atomico 232,04, numero...