Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] palatale e sono intermedie tra la a e la i. La distinzione tra i due fonemi è pienamente valida soltanto per la e tonica (e senza effetto nel verso); per la e semitonica (con accento secondario) la distinzione è solo facoltativa e per la e del tutto ...
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tunica
Andrea Mariani
Il vocabolo è usato una sola volta, non nel senso proprio di " veste ", bensì in quello traslato di " rivestimento ", " membrana ", " pellicola ", riferito al sottile strato di [...] dei medici e degli anatomisti, come l'identico valore di gonna, in Pd XXVI 71-72 lo spirto visivo che ricorre / a lo splendor che va di gonna in gonna (cfr. Buti: " di tonica in tonica. Dicono i naturalisti che l'occhio è composto di più sode ...
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girare
Antonietta Bufano
Verbo di largo impiego, usato prevalentemente nella Commedia. Poche le presenze nella Vita Nuova e nelle Rime; quelle del Convivio sono tutte di carattere astronomico, riferendosi [...] astratti, presenta grande varietà di costrutti, da quello transitivo a quello assoluto a quello pronominale, talvolta col pronome in forma tonica (girando sé sovra sua unitate, in Pd II 138); frequente l'accostamento a vocaboli in cui è implicita l ...
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noi (No'; Nui)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di I plur. le attestazioni, appena 16 (di cui 2 ‛ nui ', in rima; v. 2.) nella Vita Nuova e 17 nelle Rime (2 nelle Rime dubbie), sono 97 (di cui 3 ‛ nui [...] 5 No' sì siam mastri divini (ma in LXXXXVI 4 ché no' la pagherem ben de l'oltraggio, ‛ no' ' è in sillaba tonica). ‛ Noi ', in rima in CXXXVIII 14 Ciascun di noi... lui raccomanda;/ del fatto vostro penserem ben noi, ritorna 4 volte nel son. CXVI ...
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STRABISMO (dal gr. στραβισμός; fr. strabisme; sp. strabismo; ted. ahielen; ingl. squint)
Camillo Giannantoni
Termine, usato in oftalmologia, per indicare la deviazione evidente dalla normale direzione [...] movimenti dell'occhio in tutte le direzioni, sono in uno stato di perfetto equilibrio (ortoforia): in tali casi l'azione tonica e sinergica che detti muscoli oculomotori esercitano sul globo fa sì che, nella fissazione di un oggetto lontano, le linee ...
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Fisiologo italiano (Ascoli Piceno 1840 - Roma 1919), prof. di patologia nell'univ. di Parma, quindi di fisiologia umana nelle univ. di Siena, Firenze e Roma; senatore del Regno (1905); socio nazionale [...] del sistema nervoso, quali le ricerche sulle localizzazioni della corteccia cerebrale, sulla genesi corticale dell'epilessia, sulla funzione tonica, stenica e statica del cervelletto. Il suo trattato di Fisiologia dell'uomo (1901; 6a ed. a cura di ...
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MAGGIORE
Giulio Cesare Paribeni
. Musica. - Termine che nella teoria musicale designa una determinata qualità degl'intervalli, dei modi, degli accordi di tre suoni.
Applicato agl'intervalli, si riferisce [...] e mezzo) che è terza minore.
Applicato ai modi, distingue il modo che ha il terzo grado distante una terza maggiore dalla tonica (e che si dice quindi Modo maggiore) dal Modo minore, in cui l'analoga distanza è ridotta a una terza minore.
Applicato ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] lacus > it. lago). Altro fenomeno da collocare in questa fase è il dittongamento spontaneo di ĕ e ŏ in sillaba aperta tonica (lat. rŏta > it. ruota).
La distribuzione areale di alcuni tra tali mutamenti (quali la caduta di -s e l’indebolimento ...
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L'Ottocento: fisica. L'acustica
Dieter Ullmann
Myles W. Jackson
L'acustica
Acustica fisiologica: Helmholtz
di Dieter Ullmann
Hermann von Helmholtz (1821-1894), uno dei massimi scienziati del XIX sec., [...] 4 e 7 sono più deboli; nel caso della O, 3 è debole e molto deboli sono 2 e 5; nel caso della U domina la tonica, accompagnata dall'armonica debole 3; per la E è molto forte 2 e le armoniche più alte si percepiscono appena; per la I sono importanti 2 ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] . § 2.2. Infine, au latino si è monottongato in [ɔ] quando si era già chiusa la dittongazione delle mediobasse (§ 1.2).
Le vocali toniche, a contatto con un’altra vocale che non sia -i, tendono a chiudersi: io, mio, mia, tuo, tua, ecc., ma miei, tuoi ...
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tonica2
tònica2 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. tonico, sottint. nota]. – Nella terminologia musicale, il primo grado della scala considerato nella sua funzione tonale.
tonicita
tonicità s. f. [der. di tonico]. – 1. L’essere tonico, l’avere carattere tonico: t. di una sillaba, in linguistica. 2. Buona funzionalità del tono muscolare, o di un organo: la t. dei muscoli; mantenere, migliorare la t. con l’allenamento;...