Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] (deputati dei non nobili), Alvise IV Pietro Mocenigo (deputato della città di Venezia), furono nominati Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico 1853-1943, a cura di Franco Andreucci-Tommaso Detti, II, Roma 1976, pp. 377-380.
328. V. a ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] Preto, L'Illuminismo, pp. 15-16.
112. P. Mocenigo, Riflessioni, pp. XXII-XL; Id., Trattato universale filosofico e -123.
161. Ibid., pp. 122-131; Paolo Preto, Contin, Tommaso Antonio, in Dizionario Biografico degli Italiani, XXVIII, Roma 1983, pp. ...
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L'impresa marittima: uomini e mezzi
Ugo Tucci
Un'epoca di trasformazioni
In quest'età del comune, che coincide per molta parte con l'età delle Crociate, sarebbe difficile negare la loro influenza nella [...] anche per viaggi commerciali, e infatti nel 1203 quello di Tommaso Viaro ne compie uno sulle due sponde dell'Adriatico e più de nave" e agli altrettanti calafati dell'arringa del doge Mocenigo, ma è significativo che Martin da Canal scriva che il ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] VII, con il breve del 12 gennaio 1524 al nunzio Tommaso Campeggi e poco dopo con il dispaccio del 25 gennaio andavano a redutto che erano XIIII, et vi era uno de ca' Mocenigo lo qual poi scampò"; inoltre, lo stesso Zonca aveva letto l'Institutio ...
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DAL POZZO, Giuseppe Maria Ferdinando
Marco Gosso
Di famiglia di origine alessandrina, quintogenito di Angelo Francesco, quinto conte di Castellino e San Vincenzo, e di Teresa Cristina Della Valle Galliziano, [...] stato da vedersi in un successo della mediazione dei conte Mocenigo, ministro dello zar. Al fallimento di questa, egli si per l'autore del miglior elogio storico del principe Tommaso, capostipite della famiglia. La proposta, accettata, non suscitò ...
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CECCHETTI, Raimondo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Oderzo (Treviso) il 26 febbr. 1703 da Giuseppe e da Paolina Mondini, originaria di Venezia. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, li proseguì [...] poi il posto di segretario privato degli ambasciatori veneti Alvise Mocenigo (1734-37) e Andrea da Lezze (1743-47). Questi del 1755 egli fuggì da Roma sotto il falso nome di Tommaso Morandi rifugiandosi a Siena in casa dei fratelli Savini. Quindi ...
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MONTERENZI, Giulio
Stefano Tabacchi
MONTERENZI, Giulio. – Nacque a Bologna, da Innocenzo e da Elena Razzari, nel 1560. Apparteneva a una famiglia patrizia di legisti, resa illustre da suo nonno Annibale, [...] della denuncia sporta contro di lui dal patrizio Giovanni Mocenigo, suo allievo. Dopo un’insoddisfacente istruttoria a Venezia 1796, VIII, Bologna 1846, p. 171; L. Amabile, Fra Tommaso Campanella (1887), Paris-Torino 2006, ad ind.; F. Lanzoni, Storia ...
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