DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] Daniele e di Cristina di TommasoMocenigo, nacque a Venezia il 30 marzo 1529. Al contrario dei fratelli Daniele (morto nel 1572), Benedetto (1539-1615) - entrambi "accettati" nel 1562 dai soci fondatori della Compagnia degli accesi (L. Venturi, Le ...
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ZENO, Carlo.
Martino Mazzon
– Nacque a Venezia tra il 1334 e il 1337 da Pietro (il Dragon, perché aveva come emblema un drago), discendente di Marco (detto Cumano, fratello del doge Ranieri, v. la voce [...] di carcere e alla destituzione dalla procuratoria (ove per ironia della sorte fu sostituito il 26 gennaio 1406 da TommasoMocenigo, che di quella carica fece il ‘trampolino di lancio’ per il dogado, come ricordò Leonardo Giustinian nell’Elogio).
Dopo ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] dal codice Estense α.H.6.1, il Cian pubblicò un capitolo in terza rima, dedicato al nobile veneziano TommasoMocenigo, con cui il C. inaugurava, indipendentemente da altri tentativi, il genere satirico in lingua italiana. Il prolisso componimento ...
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SORANZO DAL BANCO
Reinhold C. Mueller
(Superantio). – Gabriele di Giovanni Soranzo, della parrocchia di S. Severo, fondò nel 1374 a Rialto un banco destinato a essere il più longevo nella storia veneziana.
Gabriele [...] .
Gabriele fu consigliere ducale nel 1404-05. Cristoforo partecipò in due dei collegi per l’elezione a doge di TommasoMocenigo (1413) e fu membro del Collegio dei quarantuno che elesse doge Francesco Foscari (1423). Ritroviamo poi un Cristoforo ...
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ZORZI, Fantino
Martino Mazzon
– Nacque, forse a Venezia, tra 1339 e 1345 da Marco di Giovanni Marino e dalla moglie Maria, il cui casato non è noto.
Ebbe sicuramente un fratello, Bernardo, consigliere [...] per la tutela della legalità nello Stato patrizio – per essere inviato (assieme ai due futuri dogi Michele Steno e TommasoMocenigo) in missione diplomatica in Ungheria; la commissione fu votata il 7 aprile.
Il re ungherese Sigismondo di Lussemburgo ...
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DALLE MASEGNE
Wolfgang Wolters
Famiglia di scalpellini e scultori veneziani operosi nei secoli XIV-XV.
Il soprannome "De Masignis" si trova solo in una parte dei documenti bolognesi; esso però venne [...] ufficiali che Paolo avrebbe in seguito ricevuto (doc. in Paoletti, 1895). In una lettera del 19 marzo 1414, firmata dal doge TommasoMocenigo, si parla di un tale "Paulo lapicida" che era andato a Lucca per l'acquisto di marmo che doveva servire alla ...
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MICHIEL, Fantino
Dieter Girgensohn
– Nacque nel 1350 circa nella nobile famiglia veneziana da Maffeo di Marco e da una Cateruzza di cui non conosciamo il casato.
Il padre risiedeva a Venezia nella parrocchia [...] . Nella prima delle due elezioni fece anche parte del Collegio dei Quarantuno che all’inizio di gennaio 1414 elessero TommasoMocenigo. Nel leggendario discorso che questo doge pronunciò poco prima di morire il M. è indicato come uno dei possibili ...
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DAL VERME, Luigi (Alvise, Ludovico)
Michael E. Mallett
Figlio di Iacopo e di Cia degli Ubaldini, nacque intorno al 1390. Principale erede del padre, gli successe nei vasti patrimoni da questo posseduti [...] a Venezia nel 1415 quando partecipò, tra i cavalieri mantovani, al grande torneo tenutosi per onorare l'elezione del doge TommasoMocenigo. Peraltro, le fonti ricordano la sua presenza a Milano qualche tempo prima, nel 1413, e la prima testimonianza ...
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LOREDAN, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1372, nella parrocchia di S. Canciano, dal futuro procuratore Alvise e da una Giovanna che dal testamento del 1404 appare assai ricca. Il L. si [...] Francesco all'estrazione della balla d'oro. Qualche mese dopo, il 4 apr. 1423, morì il vecchio doge TommasoMocenigo e si aprì la contesa per la successione: una scelta difficile, che comportava rilevanti innovazioni costituzionali e, soprattutto ...
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GIOVANNI di Bartolo, detto il Rosso
Carlo La Bella
Non rimane alcuna notizia sui primi anni di vita e di attività di questo scultore fiorentino, figlio di un frate Bartolo, la cui nascita è ipoteticamente [...] fu affidato a Pisanello - si compone di un grande baldacchino arabescato aperto da due putti (desunto dalla tomba del doge TommasoMocenigo ai Ss. Giovanni e Paolo a Venezia, del 1423) inserito in una cornice marmorea rettangolare e sormontato da una ...
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