Scultore (n. Fiesole fine sec. 14º), attivo a Venezia. Eseguì insieme a Niccolò di Pietro d'Arezzo (1423) la tomba del doge TommasoMocenigo (Venezia, SS. Giovanni e Paolo), di stile ancora gotico. ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] il capitello d'angolo di Palazzo Ducale, di minute graziosissime figure e apertamente coi loro nomi il monumento di TommasoMocenigo ai Frari. Grande incertezza di attribuzioni tormenta su questo periodo dell'arte veneziana, perché chi fa gran conto ...
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Scultore (Firenze 1393 - Verona 1435), figlio di Niccolò. Operò quasi sempre a Venezia dove approfondì le soluzioni già avanzate dal padre. Vi appare al seguito di questo già nel 1416; fece poi un breve [...] Giudizio di Salomone, sopra il capitello della Giustizia, nel quale si legge il suo nome; nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, alla tomba del doge TommasoMocenigo (1423, in collaborazione con Giovanni di Martino). Operò quindi a Padova e a Verona. ...
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DALLE MASEGNE
Wolfgang Wolters
Famiglia di scalpellini e scultori veneziani operosi nei secoli XIV-XV.
Il soprannome "De Masignis" si trova solo in una parte dei documenti bolognesi; esso però venne [...] ufficiali che Paolo avrebbe in seguito ricevuto (doc. in Paoletti, 1895). In una lettera del 19 marzo 1414, firmata dal doge TommasoMocenigo, si parla di un tale "Paulo lapicida" che era andato a Lucca per l'acquisto di marmo che doveva servire alla ...
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GIOVANNI di Bartolo, detto il Rosso
Carlo La Bella
Non rimane alcuna notizia sui primi anni di vita e di attività di questo scultore fiorentino, figlio di un frate Bartolo, la cui nascita è ipoteticamente [...] fu affidato a Pisanello - si compone di un grande baldacchino arabescato aperto da due putti (desunto dalla tomba del doge TommasoMocenigo ai Ss. Giovanni e Paolo a Venezia, del 1423) inserito in una cornice marmorea rettangolare e sormontato da una ...
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LAMBERTI, Niccolò di Pietro
Maura Picciau
Figlio di un Pietro, di cui non è nota la professione, nacque intorno al 1370, probabilmente a Firenze.
Sebbene il L. sia largamente attestato nei documenti [...] in due rescritti a firma di Paolo Guinigi, signore di Lucca, indirizzati rispettivamente a Leonardo Mocenigo e Marino Caravello, procuratori di S. Marco, e al doge TommasoMocenigo. Il L. era stato inviato alle cave di Carrara - di proprietà lucchese ...
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INGOLI, Matteo
Giorgio Tagliaferro
Figlio di Francesco, nacque a Ravenna tra il 1586 e il 1587, come si ricava dalla biografia di Carlo Ridolfi (1648).
Il 28 febbr. 1612 compare a Venezia come testimone [...] Il collezionismo veneziano nel '600, Padova 1964, pp. 27, 196; N. Ivanoff, Un ignoto fregio del Seicento con i fasti di TommasoMocenigo, in Arte veneta, XIX (1965), pp. 160 s.; C. Donzelli - G.M. Pilo, I pittori del Seicento veneto, Firenze 1967, pp ...
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LAMBERTI, Pietro (Piero) di Niccolò
Maura Picciau
Figlio dello scultore Niccolò di Pietro e di Caterina di Guglielmo da Tolosa, nacque con ogni probabilità a Firenze intorno al 1393. È documentato la [...] è poco convincente.
Nel 1423 il L. firmò insieme con Giovanni di Martino da Fiesole il Monumento funebre del doge TommasoMocenigo, morto quell'anno, custodito nella chiesa veneziana dei Ss. Giovanni e Paolo.
La tomba è costituita da un sarcofago ...
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VENETO
Dario Croce
Bianca Maria Scarfì
Francesco Monicelli
Mario Dal Mas
(v. venezie, tre, XXXV, p. 78; App. II, II, p. 1096; III, II, p. 1077; veneto, App. III, II, p. 1076; IV, III, p. 805)
Nel [...] trovato nuova sistemazione nella restaurata barchessa della villa Mocenigo (1980), mentre nel 1986 è stato inaugurato (1994).
Treviso ha commemorato i suoi artisti con le mostre Tommaso da Modena (1979), Lorenzo Lotto a Treviso (1980) e Paris ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] se lo porrà spesso in urto con lo irruente Alvise Mocenigo, gli guadagnerà stima e seguito nel patriziato e lo porterà nella sua diocesi di Belluno dove, in compagnia del fratello Tommaso, del cognato Matteo Dandolo e di Alvise Priuli trascorse due ...
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