CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] questi principiî si ispira. Non si spiegherebbe infatti il pessimismo cavalcantiano, se il C. fosse stato un mistico, o un tomista o un generico neoaristotelico. Del resto, una conferma indiretta dell’averroismo del C. si è avuta con la pubblicazione ...
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Aristotele (Aristotile, dalla forma latina medievale Aristotiles)
Maria C. De Matteis**
Filosofo greco (Stagira 384-383 a. C. - Calcide 322 a.C.); compì i suoi primi studi di filosofia all'Accademia [...] IV XXI 4-5) per la quale anzi, secondo il parere del Nardi, Busnelli si preclude da sé, con i suoi cavilli tomistici, la possibilità di collocare nella giusta luce le parole di D., e pretende di far risalire a Tommaso l'esposizione dantesca relativa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] ’ossequio eccessivo verso gli autori ermetico-platonici alle suggestioni attinte alla teologia negativa, così irriducibile a quella tomista; all’interpretazione in chiave emanatistica della produzione dello Spirito Santo e del dogma trinitario, con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Circa il problema della conoscenza, il pensiero medievale ha elaborato vari modelli [...] su quei principi innati ed infusi direttamente da Dio che sono indipendenti dai cinque strumenti corporali.
La gnoseologia tomista
Secondo Tommaso d’Aquino, la conoscenza umana comincia con l’esperienza sensibile, attività non dell’anima sola ma ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] Ordine, l'immagine che di lui emerge dalla più autorevole critica, resta severa: un asceta negatore dell'umano, astratto tomista in sede di pensiero, educatore di anguste vedute, nemico della cultura classica e di quella nuova visione del mondo che ...
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intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, [...] e, quindi, è diverso anche il loro intendere e sono diversi i loro i. (ibid. V 112). In conclusione, la tesi tomista ribadisce il carattere individuale e singolo dell'atto d'intendere e dell'i. con il preciso ed esplicito intento di difendere l ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] p. 4). L'epifania è il momento in cui l'oggetto, anche infimo e banale, si presenta - secondo la definizione tomista - nella sua interezza, simmetria e radiosità ossia nella sua essenza; la parola, pur ancora densa di sensitività impressionista, deve ...
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La geografia dell'economia civile dell'Italia repubblicana
Stefano Zamagni
Antonello Scialdone
La letteratura sulla persistenza dei divari regionali nell’Italia del periodo postunitario è ormai molto [...] – e i suoi allievi, Jean Buridan e Nicolas de Oresme, avevano ormai resa obsoleta la dottrina tomista degli universali, mostrandone tutta l’irrilevanza (gli universali designavano le proprietà essenziali delle cose). La conoscenza – sostenevano ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] Possono derivare da prospettive diverse. La Chiesa ha sempre ammesso una teologia bonaventuriana a fianco della teologia tomista. Possono derivare dall'uso di strumenti filosofici diversi. Gregorio di Nissa ha utilizzato una tradizione platonica, San ...
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Vescovi/1: dal 1848 alla fine del secolo
Maria Lupi
I vescovi negli Stati preunitari
Le diocesi italiane
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, priva quindi dei territori del Trentino Alto Adige [...] culturale121 – come l’oratoriano Alfonso Capecelatro, prefetto della biblioteca Vaticana, arcivescovo di Capua dal 1880, come i filosofi tomisti napoletani Gennaro Portanova, dal 1888 a Reggio Calabria, e Giuseppe Prisco, dal 1898 a Napoli, o come il ...
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tomista
s. m. e f. [der. del lat. Thomas; v. tomismo] (pl. m. -i). – Seguace delle dottrine di s. Tommaso d’Aquino, fautore o rappresentante del tomismo: i t. della scuola teologica di Parigi. In funzione di agg. (in concorso con tomistico):...
tomistico
tomìstico agg. [der. di tomismo, tomista] (pl. m. -ci). – Relativo a s. Tommaso d’Aquino e alle sue dottrine, proprio del tomismo: il sistema t.; dottrine, correnti, scuole t.; il pensiero t. dell’ultimo medioevo. ◆ Avv. tomisticaménte,...