Botero, Giovanni
Romain Descendre
Nato nel 1544 a Bene (Cuneo), in una famiglia piemontese di umile condizione, compie gli studi nei collegi gesuitici, a Palermo e poi al Collegio Romano. Insegna giovanissimo [...] trattato Della ragion di Stato segnò il convergere di almeno tre grandi linguaggi, quello dell’ortodossia aristotelico-tomista, quello degli specula principis in versione umanistica e infine quello del pensiero machiavelliano. Una congiunzione certo ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] degli stessi filosofi sperimentali. René Descartes, destinato alla carriera forense, aveva sognato di sostituire l'aristotelismo tomista insegnato nelle università con la sua filosofia meccanica. Sebbene nella maggior parte dell'Europa questo non si ...
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Costantino e il diritto canonico moderno
Da Marsilio in poi
Diego Quaglioni
A Dante, Marsilio, Ockham e più in generale alla trattatistica De potestate papae che si sviluppa nei primi decenni del Trecento [...] cattedra la questione della donazione costantiniana nei termini filosofici di una reductio ad unum d’impronta schiettamente aristotelico-tomista, mostra in risalto il punto d’arrivo di un’intera tradizione:
Ho anche udito confermare ciò da Giovanni ...
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Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] pensiero che parlava di autonomia della scienza, che metteva in causa gli orientamenti filosofici e teologici derivanti dalla filosofia tomista e dalla scolastica, che da anni erano stati imposti nei seminari. Negli anni tra la fine dell’Ottocento e ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] di Pio XI: la Ubi arcano Dei e la Quas Primas, rispettivamente del 1922 e del 1925) e della dottrina tomista. Insomma, rimarginata la ‘ferita’ secolare inferta dalla breccia di Porta Pia e sconfitto definitivamente il liberalismo, per i circoli più ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] venne fornito dalla «Rivista di scienze sociali e discipline ausiliarie», che, diretta appunto da Toniolo e dal filosofo tomista Salvatore Talamo, esordì nel 1893. A questa data l’Opera aveva superato crisi dovute alla difficoltà d’intesa tra ...
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anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico [...]
Il Busnelli (op. cit., pp. 115-116) s'industria a dimostrare che D., ancora una volta, abbraccia tacitamente la sentenza tomista. Il che è escluso con osservazioni, che sembrano decisive, del Nardi (Saggi di filosofia dantesca, pp. 359-360).
Vale la ...
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Orazio Flacco, Quinto
Giorgio Brugnoli (Pp. 173-178a
Roberto Mercuri (pp. 178b-fine
Poeta latino (Venosa 65 a.C. - Roma 8 d.C.). La fortuna nel Medioevo feudale di O. satiro (autore dei Sermones e [...] l'aspetto degli autores di poesia. Il ritratto psico-fisico degli spiriti magni è certamente elaborato sulla descrizione aristotelico-tomista dei " motus magnanimi " (Tommaso In Eth. exp. IV lect. X); quello degli autores di poesia su s. Bonaventura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Il Medioevo tra etica e profitto
Giacomo Todeschini
Teologia, diritto e pensiero economico
Nel 1444 cessano di vivere due personaggi centrali della civiltà toscana cittadina e mercantile dell’ultimo [...] da chi sia solito investirlo fruttuosamente, enunciata già da Olivi intorno al 1294, ma anche la nozione tomista di profitto commerciale come retribuzione legittima dei professionisti del mercato, producono di fatto nel Trecento una riflessione ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] questi principiî si ispira. Non si spiegherebbe infatti il pessimismo cavalcantiano, se il C. fosse stato un mistico, o un tomista o un generico neoaristotelico. Del resto, una conferma indiretta dell’averroismo del C. si è avuta con la pubblicazione ...
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tomista
s. m. e f. [der. del lat. Thomas; v. tomismo] (pl. m. -i). – Seguace delle dottrine di s. Tommaso d’Aquino, fautore o rappresentante del tomismo: i t. della scuola teologica di Parigi. In funzione di agg. (in concorso con tomistico):...
tomistico
tomìstico agg. [der. di tomismo, tomista] (pl. m. -ci). – Relativo a s. Tommaso d’Aquino e alle sue dottrine, proprio del tomismo: il sistema t.; dottrine, correnti, scuole t.; il pensiero t. dell’ultimo medioevo. ◆ Avv. tomisticaménte,...