SCITI E SCIZIA (Σκύϑαι, Scythae; Σκυϑία, Scythia)
Arnaldo Momigliano
Popolazione abitante nell'antichità la Russia meridionale, la cui maggiore conoscenza di carattere letterario noi dobbiamo all'ampio [...] a una vasta non ben precisabile zona dell'Asia, che in Tolomeo viene distinta in due parti, la Scizia intra Imaum ed extra un tributo, ma era favorita in definitiva, dal sec. VII al V a. C., dagli Sciti medesimi nei suoi traffici. Sappiamo che da ...
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VIVALDI, Ugolino e Guido
Alberto MAGNAGHI
Navigatori genovesi, ai quali appartiene l'invidiatissima gloria di avere tentato, alla fine del secolo XIII, precorrendo di un secolo e mezzo le navigazioni [...] nomi di luoghi. Per due volte l'autore accenna ai fratelli V.: in un primo accenno dice che in Aksum seppe che quivi solo perché l'Africa non giungeva (tranne nella concezione speciale di Tolomeo) all'Equatore, onde il percorso (come ad Eudosso, sec. ...
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GINNASIO (gr. γυμάσιον, da γυμνός "nudo"; lat. gymnasium)
Aristide CALDERlNl
Giuseppe SPANO
Antichità classica. - È, secondo la definizione degli antichi, un luogo dove i giovani si esercitavano, [...] une e le altre all'aperto. Mancava qualsiasi costruzione: tutto al più v'era qualche sacello o ara. Di tal tipo dovevano essere il Dromos più alle prescrizioni vitruviane quello di Olimpia, costruito da Tolomeo Filadelfo nel sec. III a. C.
Al tempo ...
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GLITTICA (dal gr. (γλύϕω), "incido, intaglio")
Biagio PACE
Filippo ROSSI
Con questa parola si designa l'arte d'intagliare e incidere le pietre preziose. Quando queste cominciarono a essere adoperate [...] da suggello di Alessandro Magno, Satireio dell'epoca di Tolomeo I, Dioscuride, originario dell'Asia Minore, contemporaneo di 'intagli di soggetto sacro che già prima del sec. IV e V si diffusero largamente dall'Egitto e da altri centri di produzione, ...
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TEOPOMPO
Arnaldo MOMIGLIANO
. Storico e retore greco del secolo IV a. C., nato a Chio circa il 378 a. C., esiliato in circostanze discusse, insieme con suo padre, dalla città natale per laconismo, fu [...] è del 324. Dopo la morte di Alessandro fu in Egitto da Tolomeo, ma rischiò di essere ucciso per punizione d'intrighi. È questo l il titolo. Ma se è vero quanto ci afferma Suida (s. v. "Εϕορος), che T., dopo avere scritto degli encomî di Alessandro, ...
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MERCATORE (o Mercator, latinizz. di Kremer), Gerhard
Giuseppe Caraci
Uno dei più grandi geografi del sec. XVI, considerato il fondatore, o, meglio, il riformatore della cartografia scientifica. Nacque, [...] che l'inglese E. Wright ne ebbe esposto il fondamento matematico (v. cartografia).
Dello stesso anno 1569 è anche una carta dell' le carte (1578), e il testo (1584) della Geographia di Tolomeo, e finalmente l'Atlas (1585-95) che vide la luce, ...
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GIUSTINO ('Ιοστῖνος), santo
Mario Niccoli
Martire e scrittore cristiano, il principale rappresentante della letteratura apologetica greca del sec. II (v. apologetica). Nacque a Flavia Neapolis (oggi [...] prima apologia, suggerita a G. dalla vicenda di Tolomeo e degli altri cristiani condannati dal prefetto Urbico. . de la lità grecque chrétienne, II, Parigi 1928, pp. 131-170; v.: K. Kubik, Die Apologien des hl. Justinus, in Literar.-hist. Unters., ...
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SERAPIDE (Σέραπις, la forma Σάραπις è più antica ma meno frequente)
Evaristo BRECCIA
Divinità egizio-greca il culto della quale, istituito nei primordî dell'età tolemaica, dopo essere riuscito a penetrare [...] poco impossibile che la si trova in tutti i testi bilingui. Ma v'ha di più. A Menfi Osorapis era venerato nelle grotte sepolcrali como che Serapide non è stato introdotto dall'estero e che Tolomeo I e i suoi consiglieri lo hanno creato sviluppando le ...
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PIEDE
Luigi JACONO
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. Metrologia. - È noto (v. metrici, sistemi) che, in tempi antichissimi, le misure di lunghezza dovettero avere un carattere affatto soggettivo, cioè furono ragguagliate alle dimensioni [...] , fondatore della dinastia degli Attalidi) e quello usato in Egitto sotto i Persiani e i Tolomei, secondo Erodoto, eguali a m. 0,350; il piede tolemaico, da Tolomeo Apione, usato già in Cirenaica e conservatovi dai Romani = m. 0,308, che poi è ...
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INCUNABULO (dal lat. incunabŭla "fasce di bambini", "culla"; fr. incunable; sp. incunable; ted. Wiegendruck; ingl. incunabulum)
Seymour DE RICCI
Si dà il nome d'incunabuli ai primi prodotti dell'arte [...] tipografia, benché già sin dal 1455 la Bibbia di Gutenberg (v.) e Fust ci mostri l'arte tipografica nel pieno possesso dei inglesi; infine gli storici e i geografi, da Tito Livio e Tolomeo sino alle lettere di Colombo. Non vi è dunque da stupirsi ...
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cristallino1
cristallino1 (letter. cristàllino) agg. [dal lat. crystallĭnus, gr. κρυστάλλινος]. – 1. a. Di cristallo, simile al cristallo: Bel nappo c. in coppa d’oro (Chiabrera); lente c., nome dato in anatomia comparata al cristallino dell’occhio...
riprovare2
riprovare2 (ant. reprovare) v. tr. [dal lat. tardo reprobare, comp. di re- e probare «approvare»] (io ripròvo, ecc.). – 1. a. Non approvare, ma con senso più energico che disapprovare; quindi, giudicare in modo decisamente negativo,...