Filippo Argenti
Fiorenzo Forti
Fiorentino (If VIII 62) della consorteria degli Adimari (Iacopo, Pietro), detto A. perché " equum ferris argenti ferrari fecit " (Chiose Cassinesi). " Cavaliere di grande [...] l'ipotesi, pur accolta da alcuni, non s'accorda col riconoscimento del vivo che va col corpo, perché gli spiriti volti alla Tolomea prima della morte lasciano in terra le loro membra governate da un demonio (cfr. If XXXIII 124-132). Il culmine della ...
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corpo [plur. anche corpora]
Bruna Cordati Martinelli
Termine di uso frequentissimo sia nell'opera prosastica che in quella poetica; nella grandissima maggioranza dei casi usato in senso proprio col [...] a una delle tante riprese che D. ha operato delle fantasie popolari sull'Inferno e sui diavoli; siamo al vantaggio offerto dalla Tolomea, dove può essere chi in anima in Cocito già si bagna, / e in corpo par vivo ancor di sopra (v. 157): siamo ...
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ROSSI, Vittorio
Guido Lucchini
– Nacque a Venezia il 3 settembre 1865 da Aloise e da Giuseppina Venturi.
Si iscrisse dapprima all’Università di Padova, ma si laureò in quella di Torino nel 1886, alla [...] ., I, pp. 157-175), analisi, nel solco dell’interpretazione desanctisiana, dei quattro personaggi che emergono nella nona bolgia, e La Tolomea e la Giudecca nell’Inferno dantesco (1918), ibid., pp. 177-204, dove è edita per la prima volta.
Iniziò un ...
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Romagna
Augusto Vasina
Pier Vincenzo Mengaldo
. Numerosi sono nelle opere dantesche, e particolarmente nella Commedia (If XXVII e Pg XIV soprattutto), i riferimenti alla R., che vi figura strettamente [...] di tragedia passionale, alla luce del triplice tradimento consumato nell'ambiente della tirannide malatestiana - fino alla ghiaccia della Tolomea, dove il poeta incontra fra i traditori quel frate Alberigo, la cui appartenenza ai Manfredi, tiranni di ...
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MANFREDI, Alberigo
Armando Antonelli
Nacque a Faenza tra il secondo e il terzo decennio del XIII secolo da Ugolino Bozzola dei Manfredi, potente famiglia di Faenza.
Il lignaggio deteneva il primato [...] corpi dei dannati. Il M. è infatti ancora vivo nella primavera del 1300 e ciò costituisce una caratteristica dei dannati della Tolomea, come egli stesso asserisce (vv. 122-139), parlando di se stesso e di Branca Doria. Al termine dello scambio Dante ...
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demonologia
Giorgio Padoan
Nel pensiero teologico cristiano medievale la d. occupa un posto fondamentale. La presenza del diavolo - questo spietato torturatore dei dannati nell'oltretomba e infaticabile [...] tradizione scolastica è in If XXXIII 124-157, allorché fa dichiarare all'anima del traditore Alberigo che cotal vantaggio ha questa Tolomea, / che spesse volte l'anima ci cade / innanzi ch'Atropòs mossa le dea, e nel corpo che rimane vivo entra un ...
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dare
Beatrice Guidi
Verbo che ricorre frequentemente in tutta l'opera di D., sia nella prosa che nella poesia. Dal suo significato proprio, che è quello del latino dare, l'uso è esteso a una ricchissima [...] d'Arezzo] dando pregio.
Nella frase ‛ d. mossa ', cioè " spingere " per far cadere, in If XXXIII 126 Cotal vantaggio ha questa Tolomea, / che spesse volte l'anima ci cade / innanzi ch'Atropòs mossa le dea; e in senso legale, in If XXX 45 testando e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dante Alighieri è tra le personalità più significative della cultura medievale, che [...] di Cocito, distribuiti in quattro zone: i traditori dei parenti (Caina); della patria (Antenora); degli ospiti (Tolomea); dei benefattori (Giudecca). Nel fondo dell’inferno, al centro del Cocito, è conficcato Lucifero, grottesca parodia del ...
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che (cong. e pron.)
Aldo Duro
La presenza in D. di questa voce grammaticale supera le 12.000 occorrenze, se nel calcolo si includono il Fiore e il Detto. La sua stessa altissima frequenza toglie ogni [...] , / che 'l serpente la coda in forca fesse, / e 'l feruto ristrinse insieme l'orme (XXV 104); Cotal vantaggio ha questa Tolomea, / che spesse volte l'anima ci cade / innanzi ch'Atropòs mossa le dea (XXXIII 125); in tanto differente, / che questa è ...
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rintoppo
rintòppo s. m. [der. di rintoppare]. – Il rintoppare, il rintopparsi; più com., la cosa in cui si rintoppa, ostacolo, impedimento: E ’l duol che truova in su li occhi r. (Dante), negli occhi chiusi da lagrime congelate (dei traditori...
giudecca
giudècca s. f. [dal lat. Iudaica, propr. femm. di Iudaicus «giudaico», nel lat. mediev. anche Iudeca]. – Nome dato anticamente in varie città d’Italia al quartiere abitato dagli Ebrei o prevalentemente da Ebrei (si scrive di solito...