unquanche (unquanco)
Riccardo Ambrosini
In fine di verso, in If XXXIII 140 Branca Doria non morì unquanche, e Pg IV 76 unquanco / non vid'io chiaro sì com'io discerno, Pd I 48 aguglia sì non li s'affisse [...] un tal... / in anima in Cocito già si bagna, / e in corpo par vivo ancor di sopra (ne è causa il vantaggio di questa Tolomea, v. 124), nei quali spicca il contrasto tra già e ancor (v. anche v. 144 non era ancor giunto Michel Zanche).
U. significa ...
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stesso (stessi)
Ugo Vignuzzi
Aggettivo (mai pronome) di ristretta presenza nell'opera dantesca, e solo in quella canonica, con un massimo di 42 occorrenze nella Commedia, oltre a 6 nella Vita Nuova, [...] valore rafforzativo (equivalente a " proprio " e simili), com'è maggiormente evidente in If XXXIII 94 Lo pianto stesso lì [nella Tolomea] pianger non lascia, o in Pd III 81 una fansi nostre voglie stesse, e XXXIII 130 (sempre in rima). Il sostantivo ...
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traditore, traditrice
Emilio Bigi
Designa " colui che compie azioni che menano alla rovina la persona, che si fida "; cfr. Cv IV VII 3 [il] traditore... ne la faccia dinanzi si mostra amico, sì che [...] 67, distinguendoli in quattro sezioni: la Caina (t. dei parenti), l'Antenora (t. della patria o della Parte politica), la Tolomea (t. degli ospiti) e la Giudecca (t. dei benefattori o delle somme autorità). Rimandando per le questioni concernenti le ...
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ingannare
Antonietta Bufano
Verbo di uso abbastanza largo, specie nella Commedia, nel Convivio e nel Fiore. L'accezione comune si piega, nei vari contesti, a sfumature diverse d'intensità e di significato: [...] in inganno ", nel senso che gli " venga detta una cosa per l'altra "; sicché, quando frate Alberigo gli parla del vantaggio della Tolomea (spesse volte l'anima ci cade / innanzi ch'Atropòs mossa le dea, If XXXIII 124-126), e gli addita accanto a sé l ...
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Faenza
Augusto Vasina
Pier Vincenzo Mengaldo
Non pochi sono i riferimenti danteschi al mondo faentino; il che induce a ritenere che l'Alighieri ne avesse assunto una larga e, insieme, precisa conoscenza, [...] in un crescendo di mostruosità, il frate gaudente Alberigo Manfredi, anch'egli nel nono cerchio infernale, prigioniero della ghiaccia della Tolomea, fra i traditori dei commensali: I' son frate Alberigo; / i' son quel da le frutta del mal orto, / che ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] Farinata degli Uberti (Inf. X), Gianni Schicchi (Inf. XXX), Guido da Montefeltro (Inf. XXVII), Manfredi (Purg. III), Pia dei Tolomei (Purg. V), Piccarda Donati (Par. III), Pier delle Vigne (Inf. XIII), Sordello da Goito (Purg. VI), Stazio, Virgilio ...
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spesso (agg.)
Maurizio Dardano
Col significato di " denso ", " folto ", appare nella Commedia più frequentemente rispetto a ‛ denso ' (presente soltanto in coppia con ‛ raro ') e a ‛ folto ' (di ambito [...] di corona di martìri (Vn XXXIX 9 7); Caco di sangue fece spesse volte laco (If XXV 27); Cotal vantaggio ha questa Tolomea, / che spesse volte l'anima ci cade (XXXIII 125; Pg XXXIII 125); cfr. anche Similemente divien... / d'uom che si fa adorno ...
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Carlo Maria Ossola
I tre pilastri dell’Europa
Nel 2015 si sono celebrati i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, nel 2016 ricorrono – lo stesso giorno, il 23 aprile – i 400 anni della morte di Shakespeare [...] tu ancor morto?” / Ed elli a me: “Come ’l mio corpo stea / nel mondo su, nulla scïenza porto. / Cotal vantaggio ha questa Tolomea, / che spesse volte l’anima ci cade / innanzi ch’Atropòs mossa le dea”» (Inf., XXXIII, 121126).
Nel Paradiso Dante si fa ...
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Alberigo, Frate
Vincenzo Presta
, È un de' tristi de la fredda crosta che prega i due poeti, scambiandoli per dannati, di togliergli dal viso i duri veli, le lacrime congelate, in modo da poter sfogare [...] verso sé stesso, il suo peccato e i compagni di pena (qui riprendo dattero per figo, XXXIII 120; Cotal vantaggio ha questa Tolomea, v. 124; son più anni / poscia passati ch'el [Branca Doria] fu sì racchiuso, vv. 137-138); sia accentuando lo sdegno (e ...
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Giulio Cesare, Gaio
Manlio Pastore Stocchi
, Colui ch'a tutto 'l mondo fé paura (Pd XI 69) campeggia nella storia con tale rilievo di condottiero e di uomo politico che è pressoché impossibile delinearne [...] Aulete, per ingraziarsi il vincitore, aveva già fatto assassinare il fuggiasco che sperava nella sua ospitalità (v. anche TOLOMEA). Mentre in Europa i pompeiani superstiti riorganizzavano le loro forze, G. C. si fermava in Egitto, invischiato nelle ...
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rintoppo
rintòppo s. m. [der. di rintoppare]. – Il rintoppare, il rintopparsi; più com., la cosa in cui si rintoppa, ostacolo, impedimento: E ’l duol che truova in su li occhi r. (Dante), negli occhi chiusi da lagrime congelate (dei traditori...
giudecca
giudècca s. f. [dal lat. Iudaica, propr. femm. di Iudaicus «giudaico», nel lat. mediev. anche Iudeca]. – Nome dato anticamente in varie città d’Italia al quartiere abitato dagli Ebrei o prevalentemente da Ebrei (si scrive di solito...