Erudito e scrittore d'arte (n. Forlì 1616 - m. 1663). Svolse attività di esperto d'arte a Modena per Francesco I d'Este, al quale dedicò il Microcosmo della pittura (1657), una storia della pittura italiana [...] dal Quattrocento. S. identifica tre grandi scuole, la tosco-romana, la veneta e la lombardo-emiliana, individuando in Raffaello, Tiziano, Correggio la ricerca della "naturalezza", portata ai più alti vertici nella pittura classicista dei Carracci. ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] attività artistica di Giorgione, legata ai nuovi circoli umanistici, segna la pittura del primo Cinquecento. In pittura è Tiziano che raccoglie l’eredità di Giovanni Bellini. Il grandioso linguaggio decorativo di P. Veronese emerge nelle tele per ...
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Pittore (n. Brescia tra il 1480 e il 1485 - m. forse a Venezia dopo il 1548). Sono scarse le notizie sulla formazione di S., che almeno dal 1520 è attivo in Veneto. La sua personalità si situa nel contesto [...] culturale lombardo-veneto, tra la tradizione bresciana di V. Foppa e del Moretto e la pittura veneziana (Tiziano, Giorgione, L. Lotto), non senza un'attenzione per le novità nordiche e la corrente leonardesca. Tra le prime opere, Il profeta Elia ( ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] la cui esecuzione fu pagato nei mesi successivi (ibid., doc. 143). Nel novembre dello stesso anno il L. ricevette la visita di Tiziano, con il quale visitò la collezione d'arte di Isabella d'Este a Mantova (Luzio, p. 218).
Si colloca in questi anni ...
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ZANDOMENEGHI, Federico
Enrico Piceni
Pittore, nato a Venezia nel giugno 1841, morto a Parigi il 31 dicembre 1917; figlio dello scultore Pietro (morto nel 1866) e nipote dello scultore Luigi (1778-1850), [...] rinomati soprattutto per la loro perizia tecnica, tanto che a titolo d'onore venne loro commesso dallo stato il monumento a Tiziano nella chiesa dei Frari a Venezia. (Di Luigi è anche il monumento a Goldoni nel teatro La Fenice). Apprese giovanissimo ...
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Collezionista d'arte e uomo politico napoletano (sec. 18º-19º), fondatore di una famosa collezione napoletana accresciuta dal figlio Nicola (Napoli 1785 - ivi 1851), ministro dell'Interno di Ferdinando [...] (da Nola, Tarquinia, Vulci, ecc.), da un gabinetto numismatico, da una collezione di stampe e da una cospicua quadreria (Tiziano, Veronese, Parmigianino, Barocci, Rembrandt, Van Dyck, Rubens, ecc.; nel 1876 fu pubbl. il Catalogo della pinacoteca dei ...
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DALL'ARZERE, Gualtiero
Alessandro Bevilacqua
Figlio del pittore padovano Battista (Rigoni, 1939, p. 40; e soprattutto Sartori, 1976, p. 78), del quale non abbiamo notizie; il cognome deriva dalla contrada [...] studi di architettura A. Palladio, X (1968), pp. 115-26; R. Pallucchini, G. Zelotti e G. A. Fasolo, ibid., pp. 208 ss.; Id., Tiziano, I, Firenze 1969, pp. 207 s., 216; R. Cevese, Ville d. Prov. di Vicenza, I, Milano 1971, pp. 83 s., C. L. Ragghianti ...
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LEONI, Leone
Walter Cupperi
Nacque nel 1509, ad Arezzo o nei suoi dintorni, da Giovambattista. Sono ignoti sia il nome della madre sia quello del maestro presso cui il L. si formò come scultore. Sposò [...] , II, München 1930, p. 135 n. 476, 239 s. n. 535; G. Gronau, Un ritratto del duca Guido Baldo di Urbino, dipinto da Tiziano, in Miscellanea di storia dell'arte in onore di I.B. Supino, Firenze 1933, pp. 494 s.; U. Middeldorf, On some portrait busts ...
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Pittore spagnolo (Valladolid 1564 - Madrid 1627). Studiò sotto Patricio Caxés a Madrid. Nel 1608 entrò al servizio della corte. Sotto Filippo III dipinse nel palazzo di Burgos, nel Pardo, nell'Escorial. [...] , in cui il suo stile si avvicina a quello di S. Coello e J. Pantoja, sono notevolissimi i suoi dipinti religiosi, profondamente permeati di cultura artistica italiana (Tiziano, Correggio, i Carracci, Caravaggio) e di intenso e spontaneo realismo. ...
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Pittore (Verona 1528 - Venezia 1588). Nella grande civiltà pittorica veneziana del sec. 16º, P. V. si distingue per la peculiare armonia delle sue tinte limpide, brillanti, gioiose e per la trasparenza [...] , a Firenze, a Dresda, ad Amsterdam, e alcune composizioni di soggetto sacro. Sensibile negli ultimi anni agli esempi di Tiziano, del Tintoretto, del Bassano che ne arricchirono tecnicamente l'arte, per il rinnovamento del Palazzo Ducale, dopo l ...
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Tizio
Tìzio s. m. [dal lat. Titius]. – Nome proprio adoperato per indicare una persona indeterminata; è spesso accompagnato da altri nomi con funzione analoga (Caio e Sempronio), per indicare, anche come nome comune, una persona qualsiasi...