Marmorario romano (attivo tra il 1290 e il 1332), figlio di Cosma di Pietro Mellini. Eseguì e firmò il ciborio di S. Maria in Cosmedin e quello ora frammentario nel chiostro di S. Giovanni in Laterano, [...] dove sono forse sue anche una figura inginocchiata di Niccolò IV e due statuette dei SS. Pietro e Paolo. Lavorò a Tivoli nella Chiesa di San Pietro in Colonna e nella cattedrale di Teramo, dove firmò e datò la cornice della porta (1332). ...
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DUGHET, Gaspapd (detto Gaspard Poussin o Le Guaspre)
Marie Nicole Boisclair
Figlio di Jacques, cuoco di origine parigina, e di Dorotea Scaruffo, italiana, nacque a Roma il 4 giugno 1615. Poco dopo il [...] La cronologia qui proposta e il testamento del D. (Boisclair, 1973-74) fanno ritenere che il pittore mantenne almeno lo studio di Tivoli durante quasi tutta la sua attività. Il D. fu lavoratore instancabile e al di fuori dell'arte la sua vita sembra ...
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LIGORIO, Pirro
C. Bertelli
Pittore, architetto e "antiquario" del sec. XVI.
Nacque a Napoli nel 1513 o ΄14 da famiglia nobile (cappella a S. Maria di Monte Oliveto, con sculture di Giovanni da Nola) [...] egli doveva aver posto specialmente in valore nello scavo della Villa Adriana (v.) per il cardinale Ippolito, governatore di Tivoli.
Nella stessa architettura di P. L. - in modo ancor più significativo che nella pittura - la rievocazione dell'antico ...
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Architetto, pittore e incisore (Parigi 1530 circa - ivi 1604). Si recò da giovane a Roma, dove fece disegni di molti monumenti antichi, formando con le sue incisioni il volume I vestigi delle antichità [...] , di Roma antica (1574) e moderna (1577). Nel 1582 dedicò a Maria de' Medici le Vues perspectives des jardins de Tivoli. Architetto di corte, lavorò a Fontainebleau, alle Tuileries, al Louvre; trasformò, per Enrico IV, in un giardino a terrazze ...
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Famiglia di pittori olandesi, i cui membri più importanti furono Frederik (Emden 1633 - Amsterdam 1686), allievo di J. Asselijn, il quale dipinse paesaggi nella maniera di J. Both, e Isaac (Amsterdam 1667 [...] , del quale fu allievo e che soggiornò a Roma (1694-97). Disegnò e dipinse con particolare cura per i dettagli eccellenti paesaggi, spesso con castelli e architetture romane (Veduta di Tivoli, 1725, Amsterdam, Rijks museum); fu anche acquafortista. ...
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Pittore (Heidelberg 1795 - Roma 1818). Esponente della pittura di paesaggio romantica, studiò a Darmstadt e a Monaco. Tra le sue prime opere, acquerelli di soggetto storico-mitologico e vedute, basate [...] con il gruppo dei Nazareni e frequentò lo studio di J. A. Kock. Sono di questo periodo: Le cascate di Tivoli, 1817; Paesaggio presso Roccacanterano, 1818 (Darmstadt, Schlossmus.) e i disegni preparatorî per un ritratto di gruppo degli artisti del ...
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KOMODIA (Κωμῳδία, Comoedia)
G. Gualandi
Personificazione della Commedia, quasi sempre unita nelle raffigurazioni con quella della Tragedia. Oltre che nel dipinto di Aetion (v.), K. appare nel piano inferiore [...] di pampini e con una acconciatura elaborata e complessa, in una delle due erme colossali del Vaticano dalla Villa Adriana di Tivoli.
Come menade, con tirso fiorito e un kàntharos nelle mani, precede Dioniso nel ritorno di Efesto sul cratere a figure ...
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Architetto e pittore (Napoli 1513 circa - Ferrara 1583). Trasferitosi a Roma giovanissimo (1534), si dedicò allo studio delle antichità. Nel 1542 si impegnò a dipingere grottesche nel palazzo d'Urbino [...] di S. Giovanni Decollato. Nel 1549 iniziò, per incarico di Ippolito d'Este, gli scavi della Villa Adriana presso Tivoli e contemporaneamente come architetto costruì la Villa d'Este (1550-72), notevole per le decorazioni riprese dall'antico e per ...
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ABBATI, Giuseppe
Amalia Mezzetti
Nacque a Napoli il 13 genn. 1836 da Vincenzo, pittore: e da Francesca Romano. Fu condotto a Venezia, dove (dal 1850 al 1853) frequentò all'Accademia i corsi di M. Grigoletti [...] , O. Borrani, S. Lega e T. Signorini - che proseguiva le ricerche di sintesi di forma-colore (la "macchia") iniziate da S. De Tivoli, da N. Costa, da G. Fattori, da V. Cabianca e dallo stesso T. Signorini, l'A. abbandonò gli impasti densi e i toni ...
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Gruppo di pittori toscani della seconda metà del 19° secolo. Il termine fu usato ironicamente per la prima volta in occasione della Promotrice fiorentina del 1861, dove si esponevano ‘macchie’ (paesaggi [...] di ‘impressione’ attuata per mezzo di macchie di colore, era in atto a Firenze già in precedenza. Ne furono protagonisti S. De Tivoli (già esponente della Scuola di Staggia), C. Banti, V. D’Ancona, G. Fattori, V. Cabianca, G. Abbati, O. Borrani, T ...
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tiburtino
agg. [dal lat. Tiburtinus, der. di Tibur -ŭris «Tivoli»]. – 1. Di Tìvoli, antica città del Lazio, a nord-est di Roma; si usa con riferimento sia alla città antica (le grandi ville imperiali t.), sia alla città moderna (come forma...
villa
s f. [lat. vīlla «podere, fattoria, casa di campagna»]. – 1. a. Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata sia in campagna (per lo più all’interno di un fondo rustico dello stesso proprietario), sia in zone pregevoli...