Uomo politico ungherese (Budapest 1861 - ivi 1918), figlio di Kálmán; calvinista, deputato liberale (1886), presidente del Consiglio (1903-05), potenziò il bilancio per la difesa e sostenne il predominio dell'elemento magiaro nelle terre della corona di S. Stefano. Oppositore risoluto del suffragio universale, che avrebbe posto in minoranza i Magiari di fronte alle altre nazionalità, attuò da presidente ...
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Fisico teorico (Budapest 1907 - Cambridge, Massachusetts, 2009). Conclusi gli studî in fisica all'univ. di Budapest, ha condotto ricerche presso l'Istituto tecnico di fisica di Char´kov (1935-37), e poi al Collegio di Francia. Trasferitosi negli USA, ha svolto la sua attività dal 1941 presso il MIT, dove è divenuto professore emerito (1973). Ha dato contributi significativi allo studio delle proprietà ...
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Uomo politico ungherese (Geszt, Bihor, 1830 - Budapest 1902), capo dell'opposizione moderata al parlamento (1865), capo del centrosinistra, partito che (1875) si fuse con il partito governativo di F. Deák, assumendo il nome di Partito liberale, di cui T. divenne il leader. Presidente del Consiglio (1875-90), temporaneamente anche ministro delle Finanze, migliorò le condizioni economiche del paese, ...
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Uomo politico ungherese (Budapest 1841 - ivi 1914), figlio di Lajos; a capo del partito dell'indipendenza (dal 1898), fu contrario al compromesso del 1867 e favorevole a una completa separazione dell'Ungheria [...] dall'Austria, salvo il legame dinastico. Rovesciato il gabinetto Tisza (1905), sino al 1910 fu ministro del Commercio nel gabinetto Wekerle, alla cui caduta si ritirò dalla politica attiva. ...
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Uomo politico ungherese (Vienna 1846 - Ginevra 1933), figlio di György; deputato (1872-75 e 1878), capo del partito conservatore-nazionale, difese i diritti dell'Ungheria nella duplice monarchia; presidente [...] della Camera (1901-04), si dimise quando non furono accolte le sue richieste di carattere militare e si oppose al Tisza; ministro dell'Istruzione nel gabinetto Wekerle (1906-10), promulgò la legge sull'istruzione elementare gratuita. Fu capo della ...
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Uomo di stato austro-ungarico (Vienna 1863 - Castello di Peresznye, Ödenburg, 1942). Ambasciatore a Pietroburgo dal 1906, vi rimase fino al 1911. Ministro degli Esteri (1912-15) firmò (1912) il rinnovo [...] , il noto ultimatum. Ma non seppe agire abilmente sul terreno diplomatico, né riuscì a concordare, con A. di San Giuliano, il prolungamento della neutralità italiana. Accusato da I. Tisza di esser troppo incline all'Italia, si ritirò (genn. 1915). ...
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Famiglia magnatizia ungherese, già nota nel sec. 13º. Nel 1238 si divise nei rami di Illyésházy e di Zerházy. Quest'ultimo, assunto l'attuale nome nel 1584, ebbe notevole importanza storica dal sec. 18º. [...] e Belcredi. Il nipote Móric (Pusztamajk 1881 - Vienna 1960) successe (1917) nella presidenza del Consiglio dei ministri al conte Tisza, lasciando il potere pochi mesi dopo. Pál (1901-1989) fu processato con il cardinale J. Mindszenty e condannato a ...
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Orbán, Viktor. – Uomo politico ungherese (n. Alcsútdoboz 1963). Dopo gli studi di diritto all’univ. di Budapest, nel 1988 fu tra i fondatori della Federation of Young Democrats (Fidesz), di impronta anticomunista. [...] il 44,7% delle prefenze, in leggera flessione rispetto alle consultazioni del 2019, e inoltre in non ampio vantaggio sul partito Tisza di P. Magyar, che si è aggiudicato il 31% dei suffragi. Nel giugno 2024, dopo le elezioni europee, Orbán ha ...
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ARTOM, Ernesto
Giuseppe Talamo
Nato ad Asti da Israel e da Enrichetta Ottolenghi il 7 ag. 1868, si laureò in giurisprudenza nell'università di Roma il 10 dic. 1891. Qualche anno più tardi fu nominato [...] cessione del Trentino all'Italia, l'ostilità dei circoli militari austriaci, di Francesco Giuseppe e, soprattutto, di Tisza, presidente del Consiglio ungherese, resero vane le trattative italo-austriache. Le stesse richieste italiane, d'altronde, per ...
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