AGUIARI, Lucrezia, detta La Bastardina o La Bastardella
Riccardo Nielsen
Nata a Ferrara nel 1743 da genitori ignoti, sarebbe stata trovata, secondo una tradizione raccolta dal Cavallini, neonata, sopra [...] a Parma, vi sposò Giuseppe Colla, che era maestro di cappella alla corte. Morì il 18 maggio 1783, probabilmente di tisi e non, come fu anche detto, di lento veleno propinatole da invidiosi della sua arte. Ebbe funerali pubblici e fu sepolta ...
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AVALOS, Francesco d', principe di Troia
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1620 da Giovanni e Andreana di Sangro dei principi di Sansevero, e fu fratello minore di Andrea, principe di Montesarchio.
L'A., [...] viceré e l'A: poté tranquillamente ritornare nei suoi feudi (marzo 1649). Di lì a poco, sempre nel 1649, l'A. morì di tisi.
Fonti e Bibl.: F. Capecelatro, Diario... delle cose avvenute nel reame di Napoli negli anni 1647-50, a cura di A. Granito di ...
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Pergolési, ⟨-si⟩, Giovan Battista. – Musicista (Iesi 1710 - Pozzuoli 1736). Autore soprattutto di musica teatrale, il suo intermezzo La serva padrona (1733) è considerato il modello dell'opera comica italiana. [...] tempo nella parabola artistica di P. è lo Stabat Mater, splendido esempio di penetrazione psicologica e purezza stilistica. Colpito dalla tisi, si ritirò (1735) nel convento dei francescani a Pozzuoli. Colà morì il 16 marzo 1736. La fortuna di P. fu ...
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Poeta e romanziere danese (Thisted, Jütland, 1847 - ivi 1885). Scrittore tra i più significativi della letteratura scandinava, dopo un esordio poetico con il raffinato ciclo dei Gurresange ("Canti di Castel [...] a quello che doveva essere il suo capolavoro, Niels Lyhne, scritto in parte in Italia, dove fu più volte perché affetto da tisi. Postume uscirono le raccolte di Digte og udkast ("Poesie e abbozzi", 1886) a cura di E. Brandes, e dei racconti (Mogens ...
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BARBUGLIO (Barbulejo, Barbojo), Bernardino Adriano
Anna Migliori
Nacque probabilmente a Ferrara intorno al 1480, di famiglia originaria di Adria. A Ferrara compi la sua educazione alla scuola di Battista [...] apriva su un vicolo buio, si mutò la collocazione dell'altare maggiore per il quale il B. ordinò un'icona a Benvenuto Tisi detto il Garofalo, cui era legato da rapporti di amicizìa. Una seconda tela commissionata a questo pittore per la chiesa di S ...
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Figlio (Vienna 1741 - ivi 1790) dell'imperatore Francesco I di Lorena-Toscana e dell'imperatrice Maria Teresa. Re dei Romani nel 1764, poi, alla morte di Francesco I (1765), imperatore e coreggente insieme [...] dichiarò indipendente. Gli insuccessi della guerra contro la Turchia (1788), durante la quale assunse incautamente il comando dell'esercito, facilitarono l'azione degli oppositori e minarono il suo stato di salute. Morì di tisi, senza lasciare eredi. ...
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DANDOLO, Emilio
Renato Giusti
Nato a Varese il 4 apr. 1830 dal conte Tullio e da Giulietta Bargnani, dopo esser stato tre anni, fino al 1843, nel collegio di Monza diretto dal barnabita p. Piantoni, [...] promuovere l'agitazione e la propaganda nel Lombardo-Veneto secondo l'orientamento liberale impresso dal Cavour in Piemonte. Consumato dalla tisi, si spense a Milano il 20 febbr. 1859, assistito dai genitori e da amici e compagni d'armi.
I funerali ...
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FACCHINI, Francesco
Renato G. Mazzolini
Nacque a Forno (ora frazione di Moena, in provincia di Trento) il 24 ott. 1788 da Domenico e Margherita Degaudenz. Dal sacerdote Cristoforo Welponer fu avviato [...] l'omeopatia e con i medicamenti galenici, il F. utilizzò ampiamente anche il salasso nella cura, ad esempio, della tisi polmonare ulcerosa. A questo proposito va sottolineato che durante la sua pratica medica egli compì anche autopsie per accertarsi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Fracastoro
Francesca Maria Crasta
Girolamo Fracastoro, nella cui visione si fondono tradizione aristotelica, suggestioni lucreziane e neoplatoniche, si colloca al centro della scena intellettuale [...] che passa da un soggetto a un altro e che può avvenire in tre modi: per contatto diretto, come è nel caso della tisi o della lebbra; per contatto indiretto veicolato dai fomites, cioè da sostanze o oggetti che diffondono la malattia; e, infine, a ...
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Hoffman, Dustin
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a Los Angeles l'8 agosto 1937. Sin dagli esordi, seppe imporre un modello antidivistico: si affermò infatti [...] marciapiede) di John Schlesinger (seconda nomination all'Oscar) dette vita a un personaggio alla deriva (lo zoppo Rico, malato di tisi), carico di rabbia repressa, che sembra girare senza meta negli ambienti ostili di una fat city. Tutti i suoi ruoli ...
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tisi
tiṡi s. f. [dal lat. phthisis, gr. ϕϑίσις, propr. «deperimento, consunzione», der. di ϕϑίω o ϕϑίνω «consumarsi, deperire»]. – In medicina, la tubercolosi polmonare cronica con caverne (chiamata dapprima t. polmonale, poi t. polmonare);...
etisia
etiṡìa s. f. [dal fr. hectisie (der. di hectique «etico2»), raccostato per etimologia pop. a tisi; ma già in francese hectisie era stato rifatto in étisie come hectique in étique]. – Lo stesso che tisi.