Scultore, nato il 19 gennaio 1848 in Episcopio (Sarno), morto di tisi a Napoli il 17 dicembre 1887. Studiò a Napoli con lo scultore Antonio Busciolani, e dopo all'Accademia. Il suo primo lavoro fu un busto [...] del principe Amedeo, poi la statua del Pergolese morente, che è, ancora in gesso, nel peristilio del teatro di Salerno. Vinto col Caino un premio nell'esposizione napoletana del 1877, andò a Parigi e poi ...
Leggi Tutto
Malattia provocata dalla inalazione del pulviscolo di calce. È detta anche malattia di S. Rocco, o tisi degli spaccapietre per i gravi disturbi respiratorî (accessi di asma, tosse stizzosa, escreato purulento [...] ed emorragico) e le lesioni anatomiche (indurimento dei polmoni, bronchiettasie, noduli calcarei subpleurici) che produce. Nei casi tipici, la superficie del polmone è stata paragonata alla suola di una ...
Leggi Tutto
ZOTTOLI, Angelo Andrea
Antonio De Caro
ZOTTOLI, Angelo Andrea (Chao Deli). – Nacque ad Acerno il 21 giugno 1826, da Francesco e da Carolina Tisi, una facoltosa famiglia della provincia di Salerno.
Prese [...] il nome dallo zio Angelo Andrea Zottoli, vescovo titolare di Anastasiopoli e vicario generale dell’arcivescovo di Salerno. Successivamente, al pronipote Angelandrea, insigne esperto di critica letteraria, ...
Leggi Tutto
Poeta e critico croato (Drinovci, Erzegovina, 1898 - Zagabria 1925). Collaborò ai periodici dell'avanguardia, teorizzando l'adesione alle più innovative esperienze letterarie europee. Ammalatosi di tisi, [...] trasfuse nei versi (Preobraženja "Trasfigurazioni", 1920; Izabrane pjesme "Poesie scelte", post., 1933) le proprie meditazioni sulla morte, la malattia, l'ineguaglianza sociale, in un linguaggio tagliente ...
Leggi Tutto
facies
Aspetto fisionomico caratteristico di certe malattie o sindromi morbose. F. febrilis, caratterizzata da arrossamento delle guance e lucentezza degli occhi; f. hectica, nella tisi, volto pallido [...] con pomelli arrossati; f. hippocratica o peritonitica, nella peritonite, naso affilato, occhi incavati, colorito plumbeo o livido, orecchie cianotiche; f. tetanica, volto atteggiato a riso sardonico; f. ...
Leggi Tutto
Romanziera inglese (Steventon, Hampshire, 1775 - Winchester 1817). Visse nel paese natale fino al 1801, poi a Bath e a Southampton; si stabilì infine a Chawton, finché, ammalata forse di tisi, fu portata [...] a Winchester nel maggio 1817 e vi morì poco dopo. Scrisse sei romanzi: Pride and prejudice (1797, pubbl. 1813); Sense and sensibility (1811); Mansfield Park (1814); Emma (1816); Northanger Abbey e Persuasion ...
Leggi Tutto
Scrittore francese, nato di madre italiana a Ceva (Cuneo), dove suo padre era di guarnigione come ufficiale napoleonico, nel 1807; morto di miseria e di tisi a Parigi, nell'ospedale Necker, il 28 aprile [...] 1841. La sua raccolta di ballate in prosa, Gaspard de la Nuit, fantaisie à la manière de Rembrandt et de Callot, pubblicata postuma grazie alla fedele amicizia di Victor Pavie, di Sainte-Beuve e di David ...
Leggi Tutto
Poeta italiano (Torino 1883 - ivi 1916). Ritenuto il massimo esponente del crepuscolarismo, nelle sue opere riserva lo stesso commosso distacco e lo stesso sguardo ironico alla vacua fede letteraria, per [...] rifugio (1907) e I colloqui (1911).
Vita e opere
Di famiglia agiata, compì svogliati studî di giurisprudenza, angustiato dalla tisi che lo afflisse fin dai vent'anni. All'università, frequentando per diletto le lezioni di letteratura italiana di A ...
Leggi Tutto
KNORRING, Sofia von, nata von Zelow
Giuseppe Gabetti
Scrittrice svedese, nata a Gräfonäs il 29 settembre 1797, morta il 13 febbraio 1848 a Skålltorp, presso Skara. Già nel 1827 era stata colta dalla [...] tisi, che poi ne minò, con varie vicende, l'esistenza.
Donna di mondo, bellissima, portò anche nei suoi romanzi: Cousinerna (Le cugine, anonimo 1829); Vännerna (Gli amici, 1835); Kvinnorna (Donne, 1836); Illusionerna (Le illusioni, 1836); ...
Leggi Tutto
ZOMOTERAPIA (dal gr. ξωμός "succo di carne" e ϑεραπεία cura")
Francesco Galdi
Cura con il plasma muscolare che nel 1865 fu raccomandata da J.-J.-N. Fuster di Montpellier (1801-1876), contro la tisi e [...] le infezioni da germi della suppurazione. La base sperimentale a tale metodo di cura fu prestata nel 1889 da Charles Richet e F. Héricourt, i quali s'accorsero che, nutrendo dei cani con carne cruda e ...
Leggi Tutto
tisi
tiṡi s. f. [dal lat. phthisis, gr. ϕϑίσις, propr. «deperimento, consunzione», der. di ϕϑίω o ϕϑίνω «consumarsi, deperire»]. – In medicina, la tubercolosi polmonare cronica con caverne (chiamata dapprima t. polmonale, poi t. polmonare);...
etisia
etiṡìa s. f. [dal fr. hectisie (der. di hectique «etico2»), raccostato per etimologia pop. a tisi; ma già in francese hectisie era stato rifatto in étisie come hectique in étique]. – Lo stesso che tisi.