Pseudonimo del drammaturgo spagnolo Gabriel Téllez (Madrid 1579 - Soria 1648). Poco si sa della sua vita: fu frate mercedario, studiò ad Alcalá e visse a Guadalajara, a Toledo, a Santo Domingo, in Catalogna, a Soria. Le sue commedie videro la luce fra il 1624 e il 1633, divise in cinque parti, ma l'elaborazione e la stesura di molte di esse è anteriore, risalendo al secondo decennio del sec. 17°; del ...
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Commedia del drammaturgo spagnolo Tirso de Molina (pseud. di Gabriel Téllez; 1579 -1648). Agli inizi degli anni Venti del Novecento dalla commedia derivò l'operetta Don Gil dalle calze verdi, con libretto [...] di M.C. Corsi e musiche di E. Carabella ...
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Figura leggendaria di seduttore, che appare la prima volta nel Burlador de Sevilla y convidado de piedra (1630), attribuito a Tirso de Molina. La leggenda non ha alcun nucleo storico: il centro poetico [...] è, nell’ultimo atto, il convitato di pietra che interviene al banchetto del peccatore e poi lo conduce con sé nei regni della giustizia e della morte.
Tale elemento religioso e morale va impallidendo o ...
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Titolo di opere ispirate alla figura di un fantasma nascosto in una statua sepolcrale marmorea: la commedia in versi El burlador de Sevilla y convidado de piedra (1630), attribuita allo scrittore spagnolo [...] Tirso de Molina, per prima ne divulgò l’immagine, insieme a quella di Don Giovanni del quale il convitato di pietra è ospite al suo ultimo banchetto; il tema fu poi ripreso in opere letterarie e musicali che a tale commedia si rifecero, mentre ...
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Commediografo (Sanlúcar de Barrameda 1830 - Madrid 1874); tra le sue molte commedie, non originali, ma teatralmente efficaci e caratterizzate da tendenze moralizzanti ed erudizione storica, si ricordano: [...] Alarcón (1853), Verdades amargas (1853), Una broma de Quevedo (1854), Una aventura de Tirso (1855), El patriarca del Turia (1858). Scrisse anche libretti di "zarzuele", alcuni dei quali hanno la compiutezza della commedia (El molinero de Subiza, El ...
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Drammaturgo spagnolo (Città di Messico 1581 - Madrid 1639), di origine messicana. Iniziò gli studî in Messico e li terminò a Salamanca; esercitò poi l'avvocatura a Siviglia. Nel 1608 tornò in Messico, [...] dove si dedicò all'attività letteraria. Amico e forse collaboratore di Tirso de Molina, pubblicò venti commedie (Comedias, 2 parti, 1628 e 1634) che si distinguono da quelle di Lope de Vega e dei suoi imitatori, che dominavano le scene spagnole, per ...
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Cortese, Leonardo
Italo Moscati
Attore teatrale e cinematografico, nato a Roma il 24 maggio 1916 e morto ivi il 31 ottobre 1984. Interprete vitale e spigliato, seducente nelle vesti del giovane elegante [...] ‒ Giornale dei teatri", tra i più popolari fogli di informazione sul teatro italiano (da cui derivò "Il Tirso al cinematografo"), e fratello di Guglielmo che, come il padre, fu impresario teatrale, dopo aver studiato all'Accademia nazionale d'arte ...
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Pseudonimo dello scrittore e uomo di teatro spagnolo Dionisio Villanueva y Ochoa (Cordova 1774 - Madrid 1834); scrisse cantici, favole, "villancicos", ecc. Esercitò notevole influsso sul teatro del suo [...] tempo, traducendo opere di A. F. F. Kotzebue, V. Alfieri, M.-J. Chénier, Voltaire, ecc., e rimaneggiando opere di Tirso de Molina, di Lope de Vega, di Calderón, di Rojas Zorzilla. Tra le sue commedie: La comparsa de repente (1828) e La pupila (1830). ...
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Attrice (Málaga 1770 - Madrid 1832); esordì nel 1789; nel 1790 entrò nella compagnia de los Reales Sitios; nel 1792 era al teatro del Principe nella compagnia di Manuel Martínez in fiera rivalità con María [...] 1806 improvvisamente lasciò le scene. Fu la più famosa artista del suo tempo, insuperabile interprete del teatro classico (Calderón, Tirso de Molina, Lope de Vega, ecc.). Attrici furono anche le sorelle Andrea (m. 1826), moglie dell'attore Francisco ...
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Drammaturgo (Madrid 1806 - ivi 1880). Iniziò la sua attività con traduzioni e rimaneggiamenti di opere straniere e del teatro spagnolo. Dopo l'esito infelice de Las hijas de Gracián Ramírez (1831), il [...] e di critica letteraria; grande erudizione H. rivela nei prologhi alle edizioni delle opere di Calderón, Lope de Vega, ecc., per la Biblioteca de autores españoles, e del Teatro escogido di Tirso de Molina (1839-42), e nelle Notas al Don Quijote. ...
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tirso
s. m. [dal gr. ϑύρσος «tirso bacchico», lat. thyrsus, che significa anche «stelo d’una pianta» (cfr. torso)]. – 1. Attributo di Diòniso, divinità dell’Olimpo greco (identificato con Bacco) e dei suoi seguaci, Satiri e Baccanti, consistente...