GALGANO
Lorenzo Fabbri
Fu vescovo di Volterra dal 1150 al 1170 circa: non si hanno notizie antecedenti al suo episcopato. Altrettanto ignota è l'origine familiare: una presunta appartenenza di G. al [...] ipotizzare che proprio questo nuovo spirito municipale, insieme con la fedeltà al pontefice, li spinse a ribellarsi contro il "pastore-tiranno". Lo scontro fu fatale a G., che fu ucciso da un gruppo di rivoltosi penetrati nel palazzo vescovile.
L ...
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ADRIANO II, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne a famiglia dell'aristocrazia romana, da cui erano usciti altri due papi: Stefano IV (816-817) e Sergio II (844-847). Nell'842 cardinale prete del titolo [...] manifestazione dei maggiorenti dell'aristocrazia laica romana i quali, riunitisi in solenne assemblea, dichiararono il principe di Benevento tiranno e nemico della res publica.
Sono queste le ultime notizie rimasteci per la fine del pontificato di A ...
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Innocenzo XII
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, secondogenito di Francesco, marchese di Spinazzola, dei Pignatelli di Cerchiaro, e di Porzia di Fabrizio Carafa. Come tante altre donne del [...] più adatto a un sovrano cattolico: "la politica buona, da vero e buon Principe, quale in ciò si distingue dal tiranno perché principalmente riflette al bene pubblico de sudditi, che antepone al proprio e privato" consiste anche nel "sopprim[ere] le ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] del Cattivo Governo, dipinta da Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico di Siena, intorno al 1336-1338. Il tiranno è inoltre circondato da allegorie che definiscono i comportamenti sociali nefasti (Fraus, Furor, Proditio, Crudelitas, Divisio, Guerra ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] di storia dell’arte», 56, 1995, pp. 61-72.
83 Cfr. per esempio per una comparazione tra gli antichi tiranni e i moderni avversari del pontefice C. Giorgi, Discorsi intorno al glorioso martire S. Lorenzo comprotettore di Roma […], Roma, Tipografia ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] Milvio, è raccontato dall’anonimo panegirista del 313, che fa riferimento sia alla laetitia con cui il vincitore del ‘tiranno’ era stato accolto, sia alla delusione del popolo per la fretta con cui egli si sarebbe recato direttamente nel palazzo ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] prefazione: Costantino è «un luminoso esempio di vita religiosa e pia»133; è «maestro esemplare di pietà religiosa»134; ha annientato i tiranni:
Perché Dio, che è uno e solo, munì di armi divine il suo servo, unico contro molti, liberò per mezzo suo ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] del vescovo. Ciò accade quando il vescovo abusa del suo potere, non si dedica alla cura del gregge, diventa un tiranno, pensa molto di più alla città terrestre che a quella celeste, rinnega la fede nella persecuzione o diventa eretico. Nelle ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] che, per aver maltrattato la Chiesa – a loro avviso – l’imperatore si è trasformato in un persecutore e in un tiranno che non aveva diritto a continuare a regnare42. Si spiegano così atteggiamenti e attacchi a Costanzo da parte di questi vescovi, che ...
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BERARDO
Sofia Boesch Gajano
Terzo abate di Farfa di questo nome, figlio del conte Anscario, apparteneva a una delle più potenti famiglie della Sabina. Non si sa quando sia nato né quando sia entrato [...] B. è, oltre i giudizi, limitanti, di Gregorio sul favoreggiamento dei parenti e quello dei nemici, da lui riportato, di tiranno e dilapidatore dei beni del monastero, il manifestarsi all'indomani della sua morte di un'opposizione all'elezione di un ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...