Umanista fiammingo (Overijssche, Bruxelles, 1547 - Lovanio 1606). Animato da un atteggiamento sincretistico, fu influenzato soprattutto da Tacito e da Seneca nell'elaborazione delle sue teorie sulla politica [...] una via alla loro conciliazione (giustificando l'astuzia e la frode "prudentemente" mescolate alla virtù), e, per il "tiranno", si dichiara disposto più a sopportare un regime dispotico che ad ammettere il diritto alla rivoluzione; si pronuncia anche ...
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VIRGINIA
Plinio Fraccaro
. Eroina di una famosa leggenda romana collegata con l'abolizione del decemvirato legislativo del sec. V a. C. e con la restaurazione della libertà plebea.
Al primo collegio [...] e fu oggetto di elaborazioni in vario senso. Forse la stessa Virginia era originariamente una patrizia, vittima del demagogico tiranno Claudio, che sobillava e aiutava la plebe, trasformato in un oppressore della plebe, cacciato dai plebei invece che ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] intransigente della libertà, cui attribuisce un valore quasi sacrale, il G. considera lecito che i sudditi si ribellino al tiranno e ristabiliscano l'ordine distrutto, ma ritiene che i governanti abbiano il diritto di servirsi della loro autorità e ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] tra le quali il Saul e la Mirra sono considerate i suoi capolavori. Ai temi della libertà e della lotta contro la tirannia dedicò due trattati: Della tirannide (1777) e Del principe e delle lettere (1778-86). Nelle tragedie (oltre alle due citate si ...
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PIRES, José Cardoso
Rita Biscetti
Narratore e saggista portoghese, nato a Castello Branco il 2 ottobre 1925. Pur frequentando corsi di matematica superiore presso la facoltà di Scienze di Lisbona strinse [...] persona su un ''salazarismo'' agonizzante. La storia si configura come metafora di una realtà in cui il delfino è il tiranno che è destinato a pagare per le sue colpe, e il narratore incarna la condizione dell'intellettuale escluso dalla cerchia del ...
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VALAFRIDO soprannominato Strabone (lo strabico)
Fausto Ghisalberti
Poeta e teologo, nato nella Svevia, da umili origini, nell'808-9, morto a Reichenau il 18 agosto 849. Venuto a Reichenau, sotto la guida [...] " che esprime, mediante interpretazioni allegoriche sfavorevoli dei particolari statuarî, l'astio dei Franchi cattolici verso il tiranno ariano, e per contro esalta con lodi entusiastiche Ludovico. Scrisse anche vite di santi: in versi quelle ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] una suggestione sia sul Saul dell'Alfieri (non tanto per il tema biblico del Gionata, quanto per quello del tiranno maniaco del Serse) sia sull'Aristodemo del Monti.
Affermatasi nel più moderno ambiente di Venezia, dove insegnò rettorica tra ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Gigliola Fragnito
Nacque nel 1484 a Firenze da Simone di Marco e da Fiammetta di Francesco del Nente, abitanti nella parrocchia di S. Lorenzo in una casa che Simone divideva con lo [...] distinzione operata da Tommaso d'Aquino tra congiure ordite ai danni di un tiranno impostosi al popolo, ritenute lecite, e congiure contro un tiranno scelto dal popolo condannate come illecite, sembrerebbe suggerire una certa distanza temporale tra ...
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PIOVENE, Agostino Gaetano
Francesco Giuntini
PIOVENE, Agostino Gaetano. – Nacque a Venezia il 17 ottobre 1671, figlio primogenito del conte Coriolano e di Cecilia Soranzo.
Scarse sono le notizie sulla [...] i personaggi di Britannicus e Junie scambiano le loro parti con quelle di Ottone e Poppea, e tra le vittime del tiranno compare anche Ottavia, la sposa ripudiata. Pur nel rispetto delle convenzioni del genere, Nerone presenta un’azione più semplice e ...
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MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] che per una citazione poi eliminata, al dettato machiavelliano. Nelle intenzioni del M., Tarquinio è l'esempio da evitare - il tiranno - di una forma di governo - il principato - in sé incolpevole. L'azione di Bruto, che caccia i Tarquinii e instaura ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...