Zeno, Ade. – Scrittore e drammaturgo italiano (n. Torino 1979). Fondatore della rivista letteraria Atti impuri, drammaturgo (Il tiranno, 2006; Velvet Bunny, 2010; Wonder Woman + Gesù Cristo, 2010), ha [...] esordito nella narrativa con il romanzo Argomenti per l’inferno (2009, finalista al premio Tondelli), intensa narrazione di affetti familiari problematici cui ha fatto seguito il giallo atipico L’angelo ...
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Cittadino di Eraclea Pontica, uditore di Platone, partecipò alla congiura (352 a. C.) che portò a morte il tiranno della sua patria, Clearco, ma cadde egli stesso nell'impresa. Sotto il suo nome ci sono [...] giunte 17 lettere apocrife ...
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Generale siracusano (3º sec. a. C.). Come tutore di Geronimo, succeduto in minore età al padre Gerone II tiranno di Siracusa, A. si adoperò in favore di un'alleanza siracusano-cartaginese ai danni di Roma. [...] Morto ben presto Geronimo (inizî del 214), A. parve accordarsi col nuovo regime repubblicano, ma poi fu ucciso per aver tentato d'impadronirsi del potere ...
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Fratello (sec. 4º a. C.) di Timoleone, che lo salvò in un combattimento di cavalleria; cercò (365 circa) di diventare tiranno di Corinto, appoggiandosi agli strati poveri della popolazione e perseguitando [...] i ricchi, ma cadde vittima di una congiura nella quale ebbe parte anche il fratello Timoleone ...
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Musico e poeta greco di Metimna nell'isola di Lesbo (7º-6º sec. a. C.), vissuto alla corte di Periandro tiranno di Corinto. Secondo una nota leggenda A., in un viaggio da Taranto a Corinto, minacciato [...] di morte dai marinai, si gettò, dopo aver cantato un suo nomo, in mare, dove un delfino accorso al suo canto lo salvò portandolo sul dorso fino al capo Tenaro. L'unico frammento a noi giunto come di A., ...
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Politico e storico siracusano (430 circa - 356 a. C.). Fu governatore dell'acropoli di Siracusa sotto Dionisio I che aiutò a farsi tiranno; più tardi, venuto in contrasto con Dionisio e da lui bandito, [...] di grande valore, era in due parti: Storia di Sicilia (Σικελικά), in 7 libri, dai tempi più antichi al 406, e Storia di Dionisio (περὶ Διονυσίου) in 4 libri, dal 406 alla morte del tiranno (367) con una aggiunta di altri due libri su Dionisio II. ...
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Nipote di Dario III e di Persia. Maritata da Alessandro Magno a Cratero (324 a. C.), poi da questo abbandonata, sposò Dionisio, tiranno di Eraclea del Ponto, quindi, dopo la morte di Dionisio, Lisimaco, [...] dal quale nel 300 fu ripudiata. A. si dedicò quindi al governo di Eraclea ma per contrasti con i suoi figli fu da essi uccisa nel 290 circa ...
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Attore (Viterbo 1806 - Bologna 1892); appartenente a una famiglia di artisti, dal 1853 primo attore assoluto, poi (1854-57) padre nobile e tiranno tragico con A. Alberti al Teatro dei Fiorentini di Napoli, [...] quindi capocomico in società con E. Casilini; si ritirò dalle scene nel 1867. Sua caratteristica gli studiati effetti di controscena e la recitazione meditata e lenta che gli attirò dai compagni il nomignolo ...
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Comandante (m. forse nel 492 a. C.) delle forze cumane nella vittoriosa battaglia di Cuma contro gli Etruschi (524 a. C.) e poi tiranno della sua città approfittando del favore popolare; sconfisse nuovamente [...] gli Etruschi, comandati da Arunte figlio di Porsenna, presso Ariccia (505 circa) e contribuì in tal modo a spezzare il predominio etrusco nel Lazio. Qualche anno dopo si narra che accogliesse presso di ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...