CIOTTI, Francesco
Roberta Ascarelli
Nacque a Firenze da Fortunato, impiegato di dogana, e da Adelaide Filippi nel 1833, come afferma egli stesso in alcune note autobiografiche indirizzate a Luigi Bevacqua [...] gli ultimi rappresentanti del periodo eroico del teatro italiano: recitava con enfasi cadenzata e con aria da tiranno, a differenza dei giovani della sua compagnia (Amalia Fumagalli, Alessandro Salvini, Amilcare Bellotti) che ricercavano uno stile ...
Leggi Tutto
STACCHINI, Antonio
Raffaella Di Tizio
– Nacque a Livorno nel 1824 (o 1822), figlio di Giuseppe, avvocato, e di Maria Costanza De-Ricci.
Durante gli studi entrò a far parte di «diverse piccole società [...] non ebbe, in arte, fama di buon direttore; piuttosto di buon artista per le grandi parti di primo attore padre, e tiranno» (Rasi, 1897, p. 547). Salvini lo definì un eccellente generico (1895, p. 79). Adatto per potenza della voce e maestosità fisica ...
Leggi Tutto
CAMPANA, Tommaso
Clara Roli Guidetti
Unico dato certo dell'attività di questo pittore è la sua partecipazione alla famosa decorazione del chiostro di S. Michele in Bosco di Bologna, che fu realizzata [...] i due riquadri raffiguranti S. Cecilia che distribuisce ai poveri le sue ricchezze e La santa a colloquio con il tiranno (Malvasia, 1686), indi passa a lavorare sotto il Reni dal quale riceve generose sovvenzioni (Malvasia, 1678). Quale discepolo di ...
Leggi Tutto
ALEARDI, Lodovico
Alberto Asor Rosa
Letterato vicentino del sec. XVII; si conoscono pochissimi dati sulla sua vita.
Nel 1609 lasciò Vicenza per andare in Dalmazia e in Levante col conte Giacomo di Collalto, [...] Arimante, Favola marittima, Vicenza 1610, tragedia romanzesca, seguita dal Glauco schernito, Favoletta in musica per gli intermedii; Amida tiranno, Vicenza 1611, tragedia a sfondo esotico, per la quale, forse, l'A. attinse ai suoi ricordi d'oltre ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] re cristianissimo e Carlo V per quest'ultimo, di cui tesse gli elogi, anche se non con molta partecipazione. Mentre il tiranno non deve essere tale soprattutto perché la sua vita non sarà mai tranquilla, per il concetto di principe e di repubblica il ...
Leggi Tutto
CALBO (Kalvos), Andrea
Mario Vitti
Nato a Zante (che allora apparteneva alla Repubblica di Venezia) nel 1792 da Giovanni e da Adriana Rukani, ancora fanciullo fu portato dal padre, di modeste condizioni, [...] sulla scia dell'Alfieri: pochi personaggi, azione scarsa, dibattito oratorio sulla virtù e la libertà, scene raccapriccianti dove il tiranno abominevole ispira orrore. Nel giugno 1814, il C. mandò da Firenze al Foscolo l'Ode agli Ionii, in lingua ...
Leggi Tutto
MARCHESINI, Santa
Antonella Giustini
Nacque, probabilmente a Bologna (nei frontespizi dei libretti è detta, infatti, "bolognese": Sartori), negli anni Ottanta del XVII secolo.
Sulla formazione di questo [...] .
Nel 1709 la M. e Cavana giunsero a Napoli per esibirsi al teatro di palazzo Reale in Amor volubile e tiranno (maggio) e in un Trattenimento musicale (estate), entrambi di Scarlatti, nonché in Vespetta e Pimpinone e Melissa schernita (novembre); nel ...
Leggi Tutto
MONIGLIA, Giovanni Andrea
Marco Catucci
– Nacque a Firenze il 22 marzo 1625 (non 1624 come riportato di frequente nella bibliografia) da Giovanni, originario di Sarzana, e da Pasquina Angiola Massari.
Educato [...] il compleanno di Cosimo III (14 ag. 1685), con la musica di Cattani. Nella villeggiatura di Pratolino il M. compose Il tiranno di Colco, rappresentato solo tre anni dopo. Il 3 giugno 1686 gli accademici del Casino di S. Marco allestirono il fortunato ...
Leggi Tutto
CAPPONI, Nicola, detto Cola Montano
Paolo Orvieto
Nacque nella prima metà del secolo XV a Gaggio della Montagna nel Bolognese, donde il nome Montano; il padre aveva nome Morello. Nulla sappiamo della [...] contro Firenze e contro Lorenzo de' Medici, il quale assume nelle parole del C. le vesti d'un bieco e diabolico tiranno. Contrapposto alla figura di Lorenzo sta invece, ricolmo di virtù e magnanimità, Ferdinando d'Aragona, dal quale fu con ogni ...
Leggi Tutto
MORSELLI, Adriano
Nicola Badolato
– Non si hanno notizie circa i natali e i primi decenni di vita di questo poeta e librettista attivo per i teatri di Venezia nella seconda metà del Seicento.
È generalmente [...] risorta,ovvero Ezio, carnevale 1683, Ziani), di S. Angelo (Appio Claudio, dicembre 1682, Giovanni Marco Martini; Falaride, tiranno di Agrigento, novembre 1683, Giovan Battista Bassani; L’incoronazione di Dario, carnevale 1684, Domenico Freschi) e di ...
Leggi Tutto
tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...