AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] quest'uom ragionante plasmato a somiglianza di Dio, che di ogni altrui comodo ha sete ardentissima, che d'ogni altrui passione è tiranno, pronto ai torti, rabido alla vendetta, sciolto in ciò d'ogni freno quando trova alcuna sembianza di virtù che lo ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] nel ripristino di un regime nel quale sarebbe impiantato un assolutismo che avrebbe fatto giudicare Cosimo da Venezia "tiranno", non per questo il G. dei discorsi, ragionante di istituzioni, appare appiattito sugli interessi e gli appetiti medicei ...
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PETRARCA, Francesco
Francisco Rico
Luca Marcozzi
PETRARCA, Francesco. – Di nessun altro uomo vissuto nella sua epoca o nelle precedenti abbiamo simile mole di notizie, e per lo più da sue testimonianze, [...] allegorica (18 luglio 1353) Boccaccio lo rimproverò di aver stretto amicizia con Egone, nome sotto cui si cela il tiranno milanese che in precedenza egli stesso aveva paragonato a Polifemo. Boccaccio fa anche cenno alla circostanza che il Comune ...
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MONTI, Vincenzo
Giuseppe Izzi
MONTI, Vincenzo. – Nacque il 19 febbraio 1754 alle Alfonsine (ora in provincia di Ravenna), ottavo degli undici figli di Fedele Maria e di Domenica Maria Mazzarri.
Il nonno, [...] e, il 13 aprile 1811, l’investitura dell’Ordine reale delle Due Sicilie. Dietro il conflitto tra i Pitagorici e il tiranno Dionigi si poteva leggere quello tra i martiri della rivoluzione napoletana del 1799 e Ferdinando IV e nell’apoteosi di Archita ...
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DELLA SCALA, Mastino
Gian Maria Varanini
Secondo figlio di Alboino, signore di Verona e Vicenza, e di Beatrice da Correggio, nacque nel 1308. Come il fratello maggiore Alberto (II), compare citato per [...] in un certo senso spassionato, come l'Anonimo romano, che fece del dominus generalis una sorta di prototipo del tiranno italiano del Trecento, animato da insaziabile volontà di dominio, ambizioso ed eccessivo in tutto, epperò non solo "mastro de ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] per aver tra le mani "una scrittura di Lorenzino de' Medici... scritta di sua mano dove... giustifica" l'uccisione del tiranno "puramente et con elegantia", ora s'incanta di fronte ad un volgarizzamento del De civitate Dei in"carta pecora, con ...
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BENTIVOGLIO, Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque in Bologna il 15 febbr. 1443, unico figlio di Donnina di Lancellotto Visconti e di Annibale, il protagonista delle lunghe lotte in difesa della autonomia [...] fusse cacciato di Bologna, a sentire l'acerbità della fortuna, essendo stato prima, lungo tempo, felicissimo di tutti i tiranni d'Italia ed esempio di prospera fortuna; perché in spazio di quaranta anni ne' quali dominò ad arbitrio suo Bologna ...
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LUDOVICO (Ludovico Maria) Sforza, detto il Moro, duca di Milano
Gino Benzoni
Nacque a Milano, nel palazzo dell'Arengo, nel 1452 (e non nel 1451 come data Bernardino Corio), il 3 agosto (e non nel castello [...] essi si dichiararono determinati a "entrare in casa" a difendere il "duca piccinino" - Gian Galeazzo Maria - liberandolo "dalla tirannia di Cicco", di cui la stessa madre sarebbe stata vittima. L. e Sforza Maria, comunque, non disponevano di forze ...
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FANTONI, Giovanni
Lauro Rossi
Nacque a Fivizzano (Massa Carrara) il 28 genn. 1755 da Lodovico Antonio e Anna De Silva.
Originari di Firenze, i Fantoni si erano trasferiti nella cittadina lunigianese [...] di libertà e giustizia. Nell'uomo, sopraffatto dal fasto e dall'ambizione, il F. non vedeva che un potenziale dittatore e tiranno anche se lasciava aperto lo spazio ad un'ultima speranza. "Le strade della gloria, e dell'infamia - affermava - ti sono ...
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BERARDO
Sofia Boesch Gajano
Terzo abate di Farfa di questo nome, figlio del conte Anscario, apparteneva a una delle più potenti famiglie della Sabina. Non si sa quando sia nato né quando sia entrato [...] B. è, oltre i giudizi, limitanti, di Gregorio sul favoreggiamento dei parenti e quello dei nemici, da lui riportato, di tiranno e dilapidatore dei beni del monastero, il manifestarsi all'indomani della sua morte di un'opposizione all'elezione di un ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...