Siracusano (sec. 3º a. C.); s'impadronì (279) di Siracusa spodestando il tiranno Iceta. Assalito dai partigiani di Sosistrato, fu costretto a ritirarsi nell'isoletta di Ortigia; Pirro, chiamato come arbitro, [...] riappacificò i due, ma nuovi tumulti lo indussero poco dopo a far mettere a morte Tenone ...
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Nobile dell'antica Atene che tentò d'impadronirsi dell'acropoli e farsi tiranno. Assediato, riuscì a fuggire mentre i complici si arresero per fame e, strappati dall'altare di Atena, presso il quale si [...] erano rifugiati, furono massacrati per ordine di Megacle, allora arconte. Il tentativo di C. è da alcuni collocato prima della legislazione di Dracone (621 a. C.), da altri alla metà del 6º sec. a. C ...
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(gr. Λέαινα) Leggendaria cortigiana ateniese, amica di Armodio. Partecipò alla congiura contro il tiranno Ipparco e, sottoposta a tortura, per non tradire i compagni si mozzò la lingua. Alla base della [...] leggenda sta forse l’interpretazione eziologica della leonessa bronzea senza lingua esistente sull’Acropoli ...
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Antifonte
Antonio Martina
. Poeta tragico greco, fiorito alla corte di Dionisio il vecchio, tiranno di Siracusa, dal quale, caduto in disgrazia, fu fatto uccidere. D. lo conosceva attraverso Aristotele [...] (Rhet. II 2, 1379 b 15; II 6, 1385 a 10, II 23, 1398 a 5 e dove il nome di A. è attestato solo in alcuni codici).
Di lui possediamo i titoli e i frammenti di tre tragedie (cfr. Nauck, FTG2 p. 792 ss.), ...
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Poeta epico greco di Alicarnasso (sec. 5º a. C.), morto nella lotta contro il tiranno Ligdami II; autore di un poema assai ammirato dagli antichi, Eraclea (o Eracliade) in 14 libri, di cui abbiamo scarsi [...] frammenti. È incerta l'attribuzione a P. di un poema ('Ιωνικά), di cui nulla resta, storia della colonizzazione ionica nell'Asia minore ...
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Signore di Reggio e Messina dal 476 a. C., quale tutore dei figli minorenni del morto tiranno Anassila. Benché alleatosi con Taranto contro gli Iapigi, fu da questi gravemente sconfitto; nel 467 i figli [...] di Anassila, spalleggiati da Ierone di Siracusa, lo costrinsero a deporre il potere. M. si stabilì allora a Tegea nell'Arcadia ...
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Signore di Zancle in Sicilia (inizî sec. 5º a. C.); forse da identificare con l'omonimo tiranno di Coo, che, dapprima amico dei Persiani, lasciò al momento dell'insurrezione ionica (499) il potere al figlio [...] Cadmo. S. divenne, con l'aiuto d'Ippocrate di Gela, padrone di Zancle, ma quando durante una sua assenza la città fu occupata dai Samî, profughi dall'Asia Minore, fu confinato a Inico; di qui fuggì a Imera, ...
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suggere
In Rime CV 7, seguito da ‛ di ': chi la giustizia uccide e poi rifugge / al gran tiranno, del cui tosco sugge, dove sembra si alluda a papa Clemente V, che dopo aver ucciso la giustizia trova [...] rifugio presso Filippo il Bello (il gran tiranno) di cui " succhia " il veleno, cioè la cupidigia, vizio contrario alla giustizia (cfr.Mn I XI 11). ...
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Nobile ateniese che insieme ad Aristogitone, nel 514 a. C., uccise Ipparco, uno dei figli del tiranno Pisistrato, che dominavano in Atene dopo la morte del padre. L'uccisione fu dovuta, secondo Tucidide, [...] a motivi privati, ma una tradizione più antica già l'esaltava come intesa a restituire la libertà ad Atene. Dei due tirannicidi venne innalzato un gruppo bronzeo nell'agorà di Atene, eseguito da Antenore, ...
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Attrice (Firenze 1842 - Torino 1892), figlia di Pasquale (L'Aquila 1797 - Bologna 1887), anch'egli attore, "tiranno" (1836) nella Reale Sarda, e dell'attrice Carolina Ristori (Brescia 1823 - Genova 1890), [...] sorella della celebre Adelaide. Esordì bambina, fu amorosa nella compagnia di G. Toselli (nel 1859 interpretò la Chichina d'Moncalè di T. Villa, riduz. in vernacolo piemontese della Francesca da Rimini ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...