DELLA STUFA, Prinzivalle
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 9 ag. 1484 da Luigi di Angelo e Guglielmina di Prinzivalle Schiantesi conte di Montedoglio. Apparteneva ad una delle famiglie più ricche e [...] inverno del 1510, un progetto volto a provocare un rivolgimento istituzionale a Firenze, mediante l'uccisione del presunto tiranno. Il complotto, di cui le autorità fiorentine, una volta venutene a conoscenza, non tardarono ad attribuire la paternità ...
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Alessandro de' Medici primo duca di Firenze. - Ultimo discendente del ramo primogenito dei Medici, governò in modo tirannico e legando sempre più i suoi domini a Carlo V.
Vita e attività
Figlio naturale [...] riuscì, giacché le famiglie dei "grandi" si opposero ad A., il quale replicò con una serie di atti di governo tirannici, costringendo gli avversari (che godevano dell'appoggio del cugino di A., card. Ippolito) all'esilio. Dopo la morte misteriosa di ...
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ISOCRATE ('Ισοκράτης, Isocrătes)
Arnaldo Momigliano
Oratore ateniese, nato nel 436, figlio di Teodoro del demo di Erchia. La ricchezza del padre gli permise di ricevere una educazione assai raffinata. [...] , egli difende tutta la sua vita di maestro e propagandista e fa l'elogio del suo allievo Timoteo, esempio di egemonia non tirannica.
Ma l'appello è vano ancora una volta, e I. passa infaticato a invocare Filippo di Macedonia nel 346, quando dopo la ...
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Nome storico di alta antichità (Erodoto) dato alla regione intorno ad Argo e più tardi esteso a tutta la parte orientale del Peloponneso, limitata a N. e a NE. dal golfo e dall'istmo di Corinto, a O. dall'Acaia [...] e la prima del VI. Fliunte, dopo essere stata soggetta ad un tiranno, seguì quasi sempre le sorti di Sparta. Poco ci è noto della storia Romani, Argo si ribellò e Filippo la cedette a Nabide tiranno di Sparta. Dopo la battaglia di Cinocefale (197) e ...
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Città della provincia di Catanzaro, situata all'inizio del margine settentrionale della tozza penisola che tra il Neto e il Tacina si spinge nel Mare Ionio (v. marchesato). Il nome corrisponde, nella forma [...] direzione della costa: Lucani e Bruzî (circa 400 a. C.).
Nell'anno 390, la Lega italiota venne in guerra con Dionisio, tiranno di Siracusa, che aveva attaccato Reggio: Reggio fu abbandonata, dopo pochi anni di guerra, alla sua sorte, e la lega fece ...
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ORDELAFFI
Augusto Campana
Signori di Forlì e di altre terre di Romagna. Le notizie più antiche date dalle cronache sono leggendarie o inesatte. È stato supposto, forse a ragione, che provenissero da [...] Onestina da Calboli, Francesco, la figura di più vigoroso rilievo della sua casa e insieme, forse, del Trecento romagnolo. Tiranno spregiudicato ed esperto uomo di guerra, dal 1333 in poi fonda un vero e proprio stato, con Forlì, Forlimpopoli, Cesena ...
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LA BOÉTIE, Estienne de
Salvatore Battaglia
Scrittore francese, nato a Sarlat il 1° novembre 1530, morto di peste a Germignan presso Bordeaux il 18 agosto 1563. Consigliere al parlamento di Bordeaux [...] anziché attuale e programmatica, La B. celebrava la libertà popolare, istituzione naturale e divina, di contro all'assolutismo del tiranno; e poiché gli uomini sono nati liberi ed eguali, egli definiva la loro servitù "volontaria" in quanto non sanno ...
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HARRINGTON, James
Scrittore politico inglese, nato a Upton nel gennaio 1611, morto a Westminster l'11 settembre 1677. Dopo una lunga permanenza in Olanda, dove servì in un reggimento al servizio del [...] occorre procedere a una ripartizione della terra, tale da impedire ulteriori fluttuazioni e il predominio di un solo individuo (tiranno) o di una sola classe (oligarchia) o di una massa disordinata (anarchia). Su tale base H. edifica il suo ...
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BRIENNE, Gualtieri di
Ernesto Sestan
Sesto conte di questo nome, nacque con molta probabilità in Francia, nel feudo avito di Brienne (Aube), nella Champagne, verosimilmente nell'anno 1304 o nell'anno [...] Matteo Villani, Marchionne di Coppo Stefani, il Boccaccio, danno già una interpretazione della figura del B., quale tiranno giustamente sbalzato di seggio, che rimarrà nella storiografia fiorentina e non fiorentina, senza attenuanti, benché una ce ne ...
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Valerio Massimo
Giampietro Marconi
Storico latino (I° sec. a.C. - I° sec. d.C.), autore di Factorum et dictorum memorabilium libri IX, una raccolta di carattere aneddotico-morale che ha scopi chiaramente [...] così fugacemente che riesce difficile credere che D. solo da quelle righe potesse farsi l'idea dei due come di violenti tiranni; a suo favore e disfavore contemporaneamente il fatto che è citato come fonte " Tuilles ", cioè Cicerone: per cui anche se ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...