Poeta tragico, nato a Digione il 13 febbraio 1674, morto a Parigi il 17 giugno 1762. Studiò legge, ma la vocazione lo trasse al teatro. Rifiutatagli alla lettura la tragedia Mort des enfants de Brutus, [...] , dove entrò (1731), cosa insolita, con un discorso in versi; e dal suo ozio pacato lo trassero, più per odio verso il tiranno letterario dell'epoca che per amore di lui, i nemici del Voltaire, fra i quali la Maintenon, che gli ottenne regia pensione ...
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Antica città di Creta, la terza per importanza delle città cretesi di età classica, dopo Cnosso e Gortina; era situata sulla costa settentrionale dell'isola, a 80 stadî da Aptera, nella posizione occupata [...] nome il cotogno) era però anche il più esposto alle invasioni straniere; nel 524 a. C. i Samî ribelli contro il tiranno Policrate ed esuli dalla patria vi si stanziarono dopo aver cacciato gli Zacintî che vi si erano prima stabiliti; solamente dopo 5 ...
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Il titolo di αὐτοκράτωρ "autocrate" fu usato dai Greci per tradurre il latino imperator; i Greci, specie gli Ateniesi, avevano chiamato αὐτοκράτωρ il generale investito di poteri supremi ed esonerato preventivamente [...] non si può dire che la parola autocrazia sia un sinonimo di tirannide, nel senso cioè che non sempre l'autocrate è un tiranno nell'accezione comune di questa parola; sotto un certo profilo, invece, è legittimo identificare autocrazia e assolutismo. ...
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pietà e crudeltà
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Il binomio mette a confronto nozioni che hanno storie diversissime. La pietas era – accanto alla fides e alla virtus – uno dei pilastri nel [...] alla fine del Principe (xxvi 10) e nei Discorsi (III xii 17). In un’altra concione si ricorda che si oppongono «a’ tiranni gli uomini liberi» e «agli impii i pietosi» (Ist. fior. VII xix 11). In altre concioni ancora la crudeltà viene associata alla ...
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COLOMBERTI, Antonio
Rossella Motta
Nacque a Viterbo il 20 febbr. 1806 da Gaetano Colomberghi e da Caterina Rinaldi, entrambi attori.
Gaetano, nato a Ferrara nel 1785 da Antonio, un pittore di prospettive [...] Adamo Alberti al teatro dei Fiorentini di Napoli, stipendiato dalla corte reale, ricoprendo il ruolo di padre nobile e di tiranno.
In questi anni è spesso ricordato nelle cronache teatrali napoletane per le interpretazioni, e per lo zelo e l'impegno ...
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Forlì
Augusto Vasina
La prima menzione dantesca di F., in senso cronologico, ricorre in VE I XIV 2-3, dove viene definito muliebre il volgare dei Romagnoli e soprattutto dei Forlivesi, e la città di [...] comunale di F. si conservano infine 3 incunaboli e 256 altre edizioni a stampa delle opere di Dante.
Bibl. - P. D. Pasolini, I tiranni di Romagna e i papi nel Medio Evo, Imola 1888; M. Barbi, Sulla dimora di D. in F., in " Bull. " VIII (1892) 21 ...
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Vedi MESSINA dell'anno: 1961 - 1995
MESSINA (Ζάγκλη, Μεσσήνη, Μεσσάνα)
G. V. Gentili
La moderna città, sorta dopo il terremoto del 1908 nel sito della Sicilia nord-orientale dove è un porto in forma [...] Καλὴ ἀκτή (la bella spiaggia), e dietro il perfido consiglio di Anaxilas, uomo senza scrupoli, diventato con la frode tiranno di Rhegion e geloso della crescente potenza di Zankle, si impadronirono della città, assente Skythes in guerra con i Siculi ...
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SCAMMACCA, Ortensio
Michela Sacco Messineo
– Di famiglia nobiliare, nacque da Antonio e da Isabella d’Arezzo nel 1562 o 1565, in Sicilia, a Lentini.
Dal paese d’origine si allontanò per studiare a Siracusa [...] ; I. De Loyola, Esercizi spirituali, a cura di G. Giudici, Milano 1984, pp. 19 s.; M. Sacco Messineo, Il martire e il tiranno, O. S. e il teatro tragico barocco, Roma 1988; Pietro Novelli e il suo ambiente, Palermo 1990; G. Zanlonghi, La tragedia tra ...
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fiero (fero)
Lucia Onder
Il valore fondamentale di " feroce ", " crudele " è presente quando l'aggettivo è riferito ad animale: a Gerione, fiero animale (If XVII 80; cfr. al v. 1 la fiera con la coda [...] XXIII 135), alla gola fiera, cioè alla bolgia dei ladri (XXIV 123).
L'aggettivo è riferito a persona, cioè al tiranno Dïonisio... / che fé Cicilia aver dolorosi anni (If XII 107). In Fiore è detto di usorieri, / siniscalchi e prevosti... argogliosi ...
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Comune della prov. di Caltanissetta (fino al 1862, Terranova; dal 1862 al 1927, Terranova di Sicilia; 277,4 km2 con 77.175 ab. nel 2008). La città è situata a 46 m s.l.m. sopra una lunga altura prospiciente [...] (312), e la tenne, salvo una breve interruzione, fino alla morte (289). Nel 282 i Mamertini la distrussero e Finzia, tiranno di Agrigento, trasferì gli abitanti nella nuova città di Finziade (280), oggi Licata. Il sito di G. rimase deserto fino al ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...