GIULINI, Bernardo
Alberto Manzi
Pseudonimo con il quale è noto l'attore ed autore Bartolomeo Golfi, nato nel 1739 ad Arezzo, dove morì nel 1817. Lo accolse nella sua compagnia Cristoforo Merli. La viva [...] per molto tempo il pubblico. Scrisse inoltre: Aver moglie è poco, ma il guidarla non è da tutti; Pare impossibile, ma è vero; Giulio sordo e muto maritato a Parigi; Balduino tiranno di Padova, ecc. Si ritirò ad Arezzo e nel 1806 si fece sacerdote. ...
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MONTEVERDE, Rinaldo da
Francesco Pirani
MONTEVERDE, Rinaldo (Rinalduccio) da. – Fu il figlio naturale di Mercenario da Monteverde, signore di Fermo dal 1331 al 1340. Non si conosce l’esatta data di [...] Salutati al Comune di Fermo nel corso del 1380, il cancelliere fiorentino si congratulò con i Fermani per aver abbattuto il tiranno, ormai caduto in disgrazia a Firenze dopo la fine della guerra degli Otto santi. A Fermo, nella piazza di S. Martino ...
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rame
Lucia Onder
In senso proprio, il termine compare in due luoghi dell'Inferno, nell'indicazione della materia da cui è formata la statua del veglio di Creta: La sua testa è di fin oro formata, / [...] , porro venter et femora ex aere ") e nella figurazione della terribile macchina di tortura costruita dall'ateniese Perillo per il tiranno di Agrigento Falaride: 'l bue cicilian, che con tutto che fosse di rame, / pur el pareva dal dolor trafitto ...
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FABBRI, Paolo
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 31 dic. 1803 da Antonio, avvocato, e da Vincenza Barbieri. Si laureò in legge, seguendo le orme paterne, ed esercitò per alcuni anni l'avvocatura [...] biografico, p. 148); vi rimase per tre stagioni come generico primario. Nel 1842 passò con R. Mascherpa nel ruolo di tiranno e padre nobile e riuscì ad imporsi all'attenzione del pubblico per la sua recitazione contenuta e incisiva e per la ...
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Secondo il racconto d'Erodoto (VII, 163), C., avendo ereditato la tirannide dal padre Scite, rese spontaneamente ai Coi la libertà, e venne in Sicilia. Quivi, sempre secondo Erodoto, ebbe (certo con la [...] di tesori, dopo la battaglia di Salamina. È controverso se C. sia figlio di quello Scite, da Erodoto rappresentato come tiranno di Zancle, e insieme col fratello Pitogene deposto da Ippocrate e confinato ad Inico, oppure di un omonimo dinasta di Coo ...
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Antica città greca di Arcadia, situata nella regione di Cinuria, ai piedi del monte Liceo e sulla riva sinistra dell'Alfeo; il nome era fatto derivare da un Alifero, uno dei 50 figli di Licaone; il suo [...] città di Cinuria, continuò ancora a sussistere come fortezza avanzata del nuovo stato. Per motivi personali fu ceduta da Lisiade, tiranno di Megalopoli, agli Elei, ai quali fu strappata nel 219 a. C. da Filippo di Macedonia. Qualche moneta dimostra ...
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Romolo
Tommaso Gnoli
Il mitico fondatore di Roma
La figura di Romolo è assolutamente leggendaria: non è mai esistito un personaggio con questo nome, autore delle imprese che la tradizione gli assegna. [...] arrivata fino a noi, si è andata consolidando alla fine dell’età repubblicana e in età augustea.
Secondo la leggenda il tiranno Amulio, cacciato il fratello Numitore, re della città di Alba Longa, ne uccise il figlio Egesto e costrinse la figlia del ...
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FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] di un gaito, cui aveva conferito poteri straordinari anche sopra i cristiani (altra prova del fatto che egli, come ogni "tiranno", riteneva di poter disporre e decidere dei sudditi come meglio gli fosse piaciuto, anche in disaccordo con le leggi del ...
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TORELLI, Pomponio
Fabrizio Bondi
Nacque a Montechiarugolo nel 1539, da Paolo, conte dell’omonimo feudo, e dalla sua seconda moglie Beatrice, figlia di Gianfrancesco Pico della Mirandola.
Nel 1545, [...] precedenti da una sorta di simmetria chiasmatica. Essi manifestano però una netta evoluzione da un tipo di tragedia ‘del tiranno’ a quella ‘del martire’, prefigurando esiti propri del teatro seicentesco. La Vittoria è ambientata nel Duecento, e ha ...
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EFESTIA (῾Ηϕαιστία, ῾Ηϕαιστίας, Hephaestia)
D. Mustilli
Era la città principale dell'isola di Lemno, situata nella insenatura settentrionale (Kòlpos Pournias), nei pressi dell'odierno villaggio di Paleopoli; [...] sec. a. C. o, più probabilmente, nel primo decennio di quello successivo, fu sottomessa pacificamente e in accordo con il tiranno locale, Ermone, da Milziade, il vincitore di Maratona e non, come altri crede, dal più antico Milziade, colui che fondò ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...