Figlio di padre ateniese (un Peripatetico) e di madre egiziana (una schiava). Essendo riuscito a farsi iscrivere fra i cittadini, non ostante quell'origine, guadagnò molto denaro con letture e conferenze [...] principio dell'88 a. C., si assicurò in breve tale favore, che ne ebbe prima altissimi onori, e poi osò di farsi "tiranno" o signore. La nostra unica fonte su questo governo è un frammento dello storico Posidonio di Apamea (F. Jacoby, Die Fragmente ...
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Feste greche celebrate per commemorare qualche pubblico e solenne fatto al quale un'intiera città credeva di attribuire la sua liberazione; la più nota è quella che si teneva a Platea in ricordo della [...] la Grecia e ogni quattro anni un agone ginnico ed ippico; altre eleuterie si tenevano a Siracusa in ricordo della caduta del tiranno Trasibulo nel 466 a. C.; a Larissa per la cacciata dei Macedoni dalla Tessaglia nel 196 a. C. A Samo le eleuterie ...
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AMPHIKRATES (᾿Αμϕικράτης, Amphicrătes)
M. T. Amorelli
Scultore ateniese della fine del VI-inizi del V sec. a. C. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 172) dice che egli fu l'autore di una leonessa bronzea, che [...] Questa, che molte cose doveva sapere intorno alla congiura contro i Pisistratidi, anche sottoposta a tortura nulla aveva rivelato al tiranno Ippia. Si pensa che la leggenda sia sorta per aver la statua perduto casualmente la lingua (oppure era figura ...
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GALEOTI (Γαλεῶται, Galeōtae)
Guido Libertini
Rinomata stirpe di indovini della Sicilia antica. Il loro eponimo era Galeote, un'ipostasi di Apollo; si diceva infatti che dal dio e da Temisto, figlia del [...] a consultare questi indovini la madre di Dioniso in seguito a un sogno profetico avuto prima della nascita del tiranno, il quale li avrebbe pure tenuti in considerazione. Secondo alcuni il loro nome veniva connesso coi pescispada, secondo altri ...
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TRASIBULO di Siracusa
Guido Libertini
Era il più giovane dei figli di Dinomene, cioè del capostipite della famiglia che dominò a Siracusa nella prima metà del sec. V. La successione di Gerone sarebbe [...] al popolo siracusano che finalmente insorse con le armi (461). Non avendo potuto soffocare con le promesse questo movimento, il tiranno, raccolto un gruppo di seguaci e di mercenarî che costituì un esercito di 15.000 uomini, si rinchiuse in Ortigia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Coluccio Salutati, uomo politico e intellettuale fiorentino, potrebbe essere definito un [...] la libertà dell’uomo contro ogni forma di determinismo, esalta le opere umane, difende il valore della libertà politica contro la tirannia. A questi temi si uniscono l’amore per le lettere, lo studio e la diffusione delle opere degli antichi. Tutto ...
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Trasimaco di Calcedonia
Filosofo (430-400 a.C. ca.). Retore e sofista, nacque a Calcedonia, in Bitinia, e fu attivo in Atene nel sec. 5°. Incerte sono le testimonianze sulla sua biografia; è uno degli [...] , esse servono a rafforzarlo e fanno sì che il giusto che le rispetta sia soggiogato dal potere del più forte. Il tiranno, dunque, che non è tenuto al rispetto delle leggi, è sovrano assoluto e perfettamente felice. La sua posizione è stata talvolta ...
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Vedi LENTINI dell'anno: 1961 - 1995
LENTINI (Λεοντῖνοι, Leontini)
G. V. Gentili
Antico centro in Sicilia, di origine sicula, accolse i Calcidesi di Thukles sei anni dopo la fondazione di Naxos (735 a. [...] , principalmente da Siracusa a S, L. non poté godere di troppo lunghi periodi di autonomia. Soggiacque infatti al dominio del tiranno di Gela Ippocrate, nel 495 a. C., e quindi dei Dinomenidi siracusani. Libera nel 466, di fronte alle nuove minacce ...
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ARMENDARIZ, Pedro
Simone Emiliani
Armendáriz, Pedro (propr. Armendáriz Hastings, Pedro Gregorio)
Attore cinematografico messicano, nato a Coyoacán (Distrito Federal) il 9 maggio 1912 e morto a Los Angeles [...] personaggi dall'istintività primordiale; ha interpretato con un'aggressività sanguigna e passionale ruoli di malvagio e tiranno, estremizzandone la durezza, ma smascherandone progressivamente anche l'umana fragilità. Nel corso della sua carriera ha ...
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VESTRI, Luigi
Alberto Manzi
Attore drammatico, nato a Firenze il 23 aprile 1781, morto a Bologna il 19 agosto 1841. Figlio di un cancelliere di tribunale, abbandonò la professione legale e gli studî [...] finì in un'accolta di guitti. Attrasse tuttavia l'attenzione dei capocomici Consoli e Zuccato che lo scritturarono (1805) come padre e tiranno, e riuscì a farsi distinguere accanto a G. A. Canova. Nello stesso ruolo passò in compagnia di A. Bianchi ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...