tiranno
Mansueto Lombardi-Lotti
Il vocabolo (dal greco τύραννος), secondo il primitivo ed etimologico significato, altro non voleva indicare che re, sovrano, monarca; soltanto l'uso violento e crudele [...] è questo altro a fare che levare lo drappo di su l'altare e coprire lo ladro la sua mensa? Non altrimenti si dee ridere, tiranni, de le vostre messioni, che del ladro che menasse a la sua casa li convitati, e la tovaglia furata di su l'altare, con li ...
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Nobile siracusano (410-354 a. C.); collaboratore di Dionisio I, fu alla sua morte consigliere del figlio di lui Dionisio II. Imbevuto di idee platoniche e desiderando che anche il tiranno ne subisse l'influsso, [...] si recò a Siracusa per tentare la pacificazione, D. tornò con le armi in pugno (357) occupando Siracusa nell'assenza del tiranno: la guarnigione che Dionisio II aveva lasciato nell'isola di Ortigia capitolò anch'essa due anni dopo. Il potere di D. fu ...
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Governò dopo la morte di Agatocle (289 a. C.). Resisté ai mercenarî di Menone di Segesta (i Mamertini), combatté Finzia tiranno di Agrigento e (278) fu cacciato dai Siracusani, che si diedero a Pirro. ...
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Costretto a fuggire da Eraclea Pontica sua patria in seguito a discordie intestine, servì come ufficiale mercenario i Persiani, ma poi fu chiamato in patria dagli oligarchici, i quali non vedevano altro mezzo per debellare i democratici. Impadronitosi del potere nel 364-63 a. C. e improvvisatosi patrono del popolo, uccise sessanta appartenenti alle classi nobili e abbienti; altri fuggirono. Nel 352 ...
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PITAGORA tiranno di Efeso
Paola Zancan
Di lui abbiamo notizia soltanto attraverso il lessicografo Suida, che, circa il tempo, non dà che l'indicazione generica: πρὸ Κύρου τοῦ Πέρσου. Fu uno dei tanti [...] tiranni, o tirannelli, fioriti su suolo greco nel sec. VII. A lui la tradizione attribuisce il rovesciamento del governo democratico di Efeso; e lo dipinge poi come avidissimo e crudele ed empio, fino al punto di fare uccidere quanti, supplici, ...
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POLICRATE tiranno di Samo
Alberto Gitti
Governò dapprima insieme con i fratelli Pantagnoto e Silosonte; poi, eliminatili, da solo dal 535 al 523. Disarmati gli oppositori, mirò a crearsi una serie di [...] , costruì grandiose opere, quali il porto militare e l'acquedotto, opera dell'architetto Eupalino. Anch'egli, come altri dei tiranni più celebri, operò una riforma dell'ordinamento gentilizio, intesa a creare basi tutte nuove alla πόλις. Le due città ...
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Principe di Moldavia (1591-1595): figlio illegittimo di Lāpuşneanu, ebbe il principato dai Turchi, pagando molto denaro, estorto ai boiardi, che lo avversarono e gli fecero perdere il trono per qualche mese. Ritornatovi, si associò alla lotta di Michele il Bravo, principe della Valacchia, contro i Turchi. Spodestato da Sigismondo Báthory, fu incarcerato a Vinz, dove morì, nel 1597, avvelenato ...
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Cittadino di Efeso, che, probabilmente nella prima metà del sec. 6º a. C., rovesciò il governo democratico della città e se ne fece signore: fu avidissimo, crudele ed empio. Per placare una pestilenza, che si diceva inviata dagli dei per punirlo, su ingiunzione dell'oracolo di Delfi costruì un tempio ...
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Nobile siracusano (metà sec. 4º a. C.); vinto Dionisio II, occupò Siracusa, ma fu vinto poi da Timoleonte e dovette tornare a Leontini (342 a. C.). Consegnato dai suoi soldati al nemico, fu ucciso col figlio (339 a. C.) ...
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PSAMMETICO Cipselide, tiranno di Corinto
Alberto Gitti
Era figlio di Gorgo, uno dei fratelli di Periandro. Essendo tutti i figli di questo tiranno premorti al padre, fu P. a succedergli nella signoria. [...] Ereditò un potere minato alle basi da una latente ma decisa opposizione. Dopo soli tre anni di regno fu spento e con lui cadde la tirannide, e insieme anche la potenza di Corinto. La città infatti, datasi ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...