Console romano (392 a. C.); è dalla tradizione rappresentato come il salvatore del Campidoglio quando, destato per lo strepitio delle oche sacre a Giunone, respinse, aiutato dai compagni, l'assalto notturno [...] dei Galli (390). Avendo cercato di rinnovare radicalmente lo stato, fu accusato di aspirare alla tirannide, processato due volte e precipitato dalla rupe Tarpea (384). ...
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Figlio (sec. 5º a. C.) ultimogenito di Dinomene; preso il potere (466) si rese inviso ai Siracusani finché questi insorsero (465) e, alleatisi con Geloi, Agrigentini, Imeresi e Siculi, lo assediarono in [...] Ortigia. T. allora si arrese ritirandosi come privato a Locri, e ponendo così fine alla tirannide dei Dinomenidi. ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] , da un consenso generale che investe il principe. Se il potere assoluto, pur legittimo in origine, si muta in tirannide per esercitarsi contro il bene comune, allora il sovrano può essere combattuto, deposto, mandato a morte. La trasmissione dell ...
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Letterato e politico vissuto tra la fine del 2º e il 1º sec. a. C.: benché figlio di una schiava, ottenne (il padre era ateniese) ugualmente la cittadinanza attica. Si adoperò per la conclusione dell'alleanza [...] tra la sua patria e Mitridate VI re del Ponto, e tornato in Atene, approfittò del favore popolare per farsi tiranno (88 a. C.); ma la sua tirannide durò poco perché pochi mesi dopo gli successe Aristione. ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] odio ai tiranni e l'amore delle libertà repubblicane sono il suo tema dominante. Ne ragionò sistematicamente in due trattati: Della tirannide (1777), e Del principe e delle lettere (cominciato nel '78, ma scritto per la maggior parte nell'85-86). Nel ...
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Signore di Fere in Tessaglia dal 380 a. C. circa, il maggiore uomo politico che avesse mai governato in quella regione. Nel 374 a. C. riuscì a dominare anche su Farsalo e a farsi eleggere tago di tutta [...] poi si riaccostò a Sparta e attese a consolidare il dominio tessalico, curando il proprio esercito e governando con una tirannide che pare riscuotesse il consenso dei sudditi. Dopo Leuttra (371) fu paciere fra Tebani e Spartani. Era giunto all'apice ...
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Giurista e uomo politico italiano (Pordenone 1833 - Roma 1933); prof. di filosofia del diritto nell'Accademia scientifica e letteraria di Milano, poi, fino al 1889, di diritto penale nell'univ. di Bologna. [...] nazionale dei Lincei (1890). Fondò l'Archivio giuridico (1868). Tra le sue opere: Della pena capitale (1858); Trattati criminali (1875); La questione sociale (1877); La riforma civile (1879); Tirannide borghese (1879); La vita dei popoli (1915). ...
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Ipparco e Ippia
Tiranni ateniesi, figli di Pisistrato. Ipparco (m. 514 a.C.), alla morte del padre (527 a.C.), prese le redini del governo insieme al fratello Ippia (m. dopo il 490 a.C.). Sotto di loro [...] , divenne un grande centro di cultura. Morto Ipparco nella congiura di Armodio e Aristogitone, Ippia inasprì la sua tirannide, causando (510) una rivolta aristocratica guidata dalla famiglia degli Alcmeonidi e spalleggiata da Sparta. Fuggito da Atene ...
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CAVAZZA, Girolamo
Gino Benzoni
Da non confondere con l'omonimo presente in Spagna per conto del duca di Modena nel 1638 (cfr. F. Testi, Lettere, a cura di M.L. Doglio, III, Bari 1967, pp. 55, 58 s.,63), [...] nella città lagunare ancora nel Medioevo - a essa appartengono un Tommaso, che partecipa all'assedio di Padova sottoposta alla tirannide ezzeliniana, un Giovanni, prete, che fonda un ospedale nell'isola di San Cristoforo della Pace da lui ottenuta in ...
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Milziade II
Politico e generale ateniese (n. 540 ca.-m. 489 a.C.). Di nobile famiglia, signore del Chersoneso tracio, partecipò alla spedizione scitica di Dario I (514), ma poi fuggì dal Chersoneso o [...] sconfitti gli ioni nella battaglia di Lade (494), fuggì nuovamente in Atene. Qui, assolto dall’accusa di aver esercitato la tirannide nel Chersoneso, fu nominato stratego (490-489). M. vinse i persiani a Maratona, poi, ricondotti i suoi opliti presso ...
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tirannide
tirànnide s. f. [dal lat. tyrannis -ĭdis, gr. τυραννίς -ίδος]. – Regime, governo tirannico; l’autorità del tiranno o più genericam. del principe assoluto; è l’equivalente di tirannia nel sign. proprio: aspirare alla t.; le teorie...
tirannidi
tirànnidi s. m. pl. [lat. scient. Tyrannidae, dal nome del genere Tyrannus, che è dal gr. τύραννος «tiranno»]. – Famiglia di uccelli passeriformi, diffusi nel continente americano, migratori, insettivori, con becco breve e circondato...