I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] Numerali ed istanze di numerazione: note per un progetto di tipologia areale dei numerali, «AIΩN. Annali del Dipartimento di studi del mondo classico e del mediterraneo antico, Sezione linguistica, Università degli Studi di Napoli L’Orientale» 22, 63 ...
Leggi Tutto
Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] un bassotto
(3) Luca prestò il libro a Giulia
La linguistica moderna definisce il predicato in termini più strettamente sintattici. A partire predicativo, che indica una qualità o una tipologia riferita al soggetto (➔ attributo; ➔ preposizioni): ...
Leggi Tutto
Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] L’eterogeneità fin qui evidenziata si riflette anche sulla tipologia testuale, che spazia dai testi tecnici, manuali, rivolto ai dotti, e con lo scopo di inserire anche linguisticamente la materia in un contesto alto. L’elevazione determinò la ...
Leggi Tutto
Col termine idronimo si indica il nome proprio di un corso d’acqua, mentre idronimia (un settore della toponomastica) è il complesso degli idronimi e lo studio che li riguarda.
La principale caratteristica [...] siciliano Anapo, testimoniato già in fonti classiche. Il nome è stato assegnato da alcuni studiosi al sicano, strato linguistico preindoeuropeo della Sicilia, e a una base *napa / *nepa «corso d’acqua»; altri non escludono una formazione indoeuropea ...
Leggi Tutto
Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] a quello a cinque delle varietà settentrionali. Diversificata è anche la tipologia di prostesi vocalica: i- (+ s + consonante) in area trova giustificazione anche nel diffuso sentimento di distanza linguistica fra i gruppi dialettali: al prestigio di ...
Leggi Tutto
Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] a fine Ottocento attraverso l’Austria. Infine, nella tipologia della migrazione di termini, vanno annoverati i cosiddetti Firenze, Accademia della Crusca.
De Mauro, Tullio (19863), Storia linguistica dell’Italia unita, Roma - Bari, Laterza (1a ed. ...
Leggi Tutto
Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] italiana» 1, pp. 271-315.
Mortara Garavelli, Bice (1973), Lineamenti di una tipologia dello stile nominale nella prosa letteraria contemporanea, in Storia linguistica dell’Italia nel Novecento. Atti del V congresso internazionale della Società di ...
Leggi Tutto
Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] usare, più di una lingua interagendo fra loro. In questo senso le diverse tipologie di bilinguismo diventano un strumento per individuare comunità linguistiche diverse, a prescindere da criteri di tipo geografico, amministrativo o etnico. Così, all ...
Leggi Tutto
Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] in (16) viene a mancare (come spesso succede in questa tipologia), il segno dei due punti, sostituito in un certo senso dall alla presenza di indicazioni deittiche o attraverso segnali linguistici o contestuali (➔ contesto). Si veda ad es ...
Leggi Tutto
Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] essere glorie vecchie («La Repubblica» 4 gennaio 1987, cit. in Serianni 19912: 204)
Difficile è anche l’inserzione di materiale linguistico nella sequenza nominale: sala per gli ospiti → una sala grande per gli ospiti, ma sala da pranzo → * una sala ...
Leggi Tutto
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
tipologia
tipologìa s. f. [comp. di tipo- e -logia, sul modello dell’ingl. typology]. – 1. Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati...