La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] vita culturale fiorentina negli anni della capitale è costituito dall’attività editoriale. Sparite le piccole librerie e tipografie editrici degli anni precedenti l’Unità, crebbero rapidamente al loro posto imprese di importanza nazionale: così, nel ...
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GRAZZINI, Antonfrancesco (detto il Lasca)
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 22 marzo 1504 da Grazzino e Lucrezia di ser Lorenzo de' Santi.
Il padre del G. era nato nel 1452; rimasto orfano, fu allevato [...] ) e il Comento sopra il capitolo della salsiccia, composto dallo stesso Grazzini. Solo il secondo fu stampato, postumo, nel 1589 dai tipografi della Crusca D. e F. Manzani (poi da D. Manzani nel 1606), con un'attribuzione di fantasia e la dedica all ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] più tardi.
Bisogna dunque concluderne che il Triregno, in trent'anni, era così invecchiato da non invogliare copisti e tipografi. In effetti, esso avrebbe sicuramente esercitato un'azione dirompente sulla cultura italiana degli anni Trenta; ma tra il ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] rivide integralmente e ne ampliò il testo, che il padre aveva in parte antologizzato.
Nello stesso anno e dallo stesso tipografo uscì anche una seconda emissione, in tutto uguale alla prima tranne l'aggiunta finale di una parte mancante nell'edizione ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] autorizzazione inquisitoriale, l'infamante opuscolo venne, tardivamente, ritirato dalla circolazione; e solo il tipografo, VincenzoVangelisti, fu temporancamente incarcerato, mentre il Moniglia, al solito forte di autorevolissime protezioni ...
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DI GIACOMO, Salvatore
Angelo Pellegrino
Nacque a Napoli da Francesco Saverio e Patrizia Buongiorno il 12 marzo 1860. Conseguita la licenza ginnasiale presso il collegio della Carità, si iscrisse nel [...] e dar volo alla sua produzione fantasiosa, ma non è il popolo quello che scrive e stampa: qualcuno sta tra tipografo e plebe, le più volte uno sconosciuto ed umile rifacitore e rimpastatore, talvolta pur chi sa modellare nella grossolana abbozzatura ...
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FILETICO (Filettico), Martino
Concetta Bianca
Nacque a Filettino (od. prov. di Frosinone) da Antonio e Anna intorno al 1430. Con gli anni dovette trasferirsi a Ferentino e ivi eleggere la propria dimora: [...] -2921; G.W., 6953-6972).
Ma soprattutto il F. diede alle stampe, intorno al 1482, utilizzando probabilmente ancora una volta la tipografia del Silber, le Epistolae selectae di Cicerone, accompagnate da un suo commento (I.G.I., 2858; I.E.R.S., 1185 ...
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PIO, Giovanni Battista
Daniele Conti
PIO (Andalò Plodius, de Plodiis, de Piis, Piò), Giovanni Battista. – Nacque quasi sicuramente a Bologna (nelle sue opere si definì sempre «Bononiensis») da Giacomo [...] Schutte, a cura di R.A. Pierce - S. Seidel Menchi, Roma 2009, pp. 45-55; S. Signaroli, Maestri e tipografi a Brescia (1471-1518). L’impresa editoriale dei Britannici fra cultura umanistica e istituzioni civili nell’occidente della Serenissima ...
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CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] cautela, il C. rifiniva, il De cardinalatu, dedicandolo a Giulio II. Lo incarico della stampa fu affidato dal C. al tipografo Simeone Nardi di Siena, che a questo scopo si trasferì nel 1510 a Castel Cortesiano (Fumagalli, p. 71). Per l'improvvisa ...
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GUALTIERI, Lorenzo (Lorenzo Spirito)
Guido Arbizzoni
Nacque a Perugia da Cipriano, notaio di prestigio, e da Andrea Matteucci, che morì quando il G. era ancora in tenera età. In assenza di documenti [...] è la princeps, di cui è noto un solo esemplare custodito nella Stadtbibliothek di Ulm, realizzata a Perugia dal tipografo tedesco Stephan Arnds.
Nel 1485 al G., riconosciuto "virum providum et licteratum gravem", fu affidato l'incarico di ufficiale ...
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tipografo
tipògrafo s. m. [dal lat. rinascimentale typographus (sec. 15°), comp. del gr. τυπο- «tipo-» e -γράϕος «-grafo»]. – 1. (f. -a) Chi esercita l’arte e l’attività tipografica. Può essere riferito a chi dirige un’officina tipografica...
tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...