Tipografo-editore di Venezia (secc. 15º-16º), originario di Sessa (Lugano). Attivo dal 1489 (Proverbi di Seneca) al 1509, diede innumerevoli edizioni di ogni genere, servendosi anche di altri stampatori. [...] apprezzati: Delle maraviglie del mondo di Marco Polo (1496), l'Arte del ben morire (1503). Assai nota è la sua marca tipografica, raffigurante un gatto col topo in bocca. Tra gli eredi di S., che furono attivi a Venezia fino al 1599, il più ...
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Tipografo, editore e libraio (Milano 1778 - ivi 1855); iniziò l'attività tipografica in proprio nel 1800, dopo aver lavorato presso la tipografia Motta. Diresse la tipografia della Società dei classici [...] italiani, editrice della Raccolta omonima (255 voll., 1802-13), pubblicando nel contempo per proprio conto numerose edizioni di storia, di geografia e soprattutto di agraria. Pubblicò anche (1814-55) la ...
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Tipografo lucchese (n. 1520 circa - m. Basilea 1582). Convertitosi al protestantesimo, si rifugiò in Svizzera (1542); a Basilea aprì una tipografia (1558), la cui prima realizzazione è il De methodo di [...] G. Aconcio; poi (1561) si associò a E. Petri e (1566) a G. Oporino. Diede, tra l'altro, edizioni di opere di B. Ochino, di Petrarca, e di molti pensatori italiani esuli perché favorevoli alla Riforma ...
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Tipografo veneziano (sec. 15º); lavorò a Firenze nel 1483 (nel Convento di Ripoli), poi nel periodo 1493-1500. Fu benemerito per bellissime edizioni di opere greche che fece sotto la guida del Lascaris: [...] Anthologia graeca (1494); Argonautica di Apollonio Rodio (1496). Stampò anche libri figurati (Trionfi del Petrarca, 1499; Giostra di Giuliano de' Medici del Poliziano, 1500 circa), tra i più belli del ...
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Tipografo-editore di origine francese attivo a Venezia dal 1540 al 1572; negli anni 1549-51 stampò anche a Roma. In una edizione del 1543 risulta associato con Giovanni di Francesii. Diede circa 200 edizioni [...] ("ex officina Erasmiana" oppure "al segno di Erasmo"). n Guglielmo, Giovanni e Felice V., certo parenti di Vincenzo, stamparono nel 1566, nel 1574-75 e nel 1583-91 ...
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Tipografo fiammingo (Anversa, 2a metà del sec. 15º - ivi 1533); attivo a Venezia dal 1516, stampò molte opere ebraiche, tra cui alcune Bibbie rabbiniche (1517-26; 1525-28; 1548), Bibbie ebraiche (1518; [...] 1521; 1544), il Talmud babilonese (in 12 voll., 1519-22) e il Talmud palestinese (1522-23). Dopo la sua morte i caratteri della stamperia emigrarono ad Anversa ...
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Tipografo (n. Bergamo 1458 circa - m. forse a Venezia ove era ancora attivo nel 1543). I suoi libri illustrati sono tra i migliori veneziani (Meditazioni della vita di Cristo, 1491; Commedia di Dante, [...] 1491; ecc.). Oltre che editore, B. fu anche produttore di stampe singole o di serie ...
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Tipografo di Treviso (sec. 15º), sacerdote; creò (1476) una tipografia a Vicenza, che trasferì poi a Torre Belvicino, Schio (1477), quivi introducendo, come poi a Bergamo (1477-78), la stampa. In seguito [...] stampò a Trento (dal 1479). Si conoscono dodici sue edizioni ...
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Tipografo (Livorno 1818 - ivi 1889), attivo a Livorno; ebbe stamperia propria dal 1854. Pubblicò opere letterarie e numerosi opuscoli. Notevole l'edizione, a cura di I. Giorgi e U. Balzani, del Regesto [...] Farfense di Gregorio da Catino (1879 e segg.) ...
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Tipografo (Colloredo di Monte Albano 1551 - Udine 1609) a Venezia e a Udine; autore di un Discorso intorno all'arte della stampa (1606). ...
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tipografo
tipògrafo s. m. [dal lat. rinascimentale typographus (sec. 15°), comp. del gr. τυπο- «tipo-» e -γράϕος «-grafo»]. – 1. (f. -a) Chi esercita l’arte e l’attività tipografica. Può essere riferito a chi dirige un’officina tipografica...
tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...