Casa editrice di Bologna, fondata da Licinio Cappelli (Rocca San Casciano 1864 - Bologna 1952). Succeduto nel 1898 al padre Federigo nella direzione di una piccola azienda tipografica di Rocca San Casciano, [...] nel 1914 trasferì a Bologna la sede dell’impresa e iniziò una vasta produzione editoriale nel campo letterario, culturale, scolastico, medico. L’attività fu proseguita e sviluppata dai figli, soprattutto ...
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Tipografo ed editore (n. Forlì - m. dopo il 1559). Dal 1535 al 1559 (escluso il periodo 1546-49, in cui risiedette a Cipro) esercitò l'arte tipografica a Venezia, dove visse nella cerchia letteraria dell'Aretino. [...] Pubblicò circa 150 opere, quasi tutte di letteratura italiana, se si eccettuano alcuni libri musicali, stampati con tipi mobili secondo un sistema da lui escogitato, e qualche opera di vario argomento, ...
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Casa editrice di Torino, le cui origini risalgono agli inizi del 19° sec., quando Giovanni Battista P. (1765-1826) divenne proprietario di un’azienda editoriale e tipografica, già attiva sotto altre ragioni [...] sociali. Al fondatore successe il figlio Giorgio (1789-1851), alla cui morte la casa passò a Innocenzo Vigliardi (1822-1896), imparentato con i P. e di cui aggiunse al proprio il cognome, ed ebbe un progressivo ...
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Editoria
Laminato in metallo di piccolo spessore, o anche in materiale plastico o in gomma, da cui si ricava con metodi fotomeccanici una forma di stampa. Nella stampa tipografica si utilizzano l. di zinco [...] e in quella calcografica in piano sono usate l. di rame da incidere con metodi fotomeccanici. Inoltre, nella stampa tipografica e flessografica si utilizzano l. di materiale plastico, con strato di materiale che polimerizza e indurisce per effetto ...
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Tipografo tedesco (n. forse Sulz, Costanza, 1430 circa - m. dopo il 1502), sacerdote. Dapprima a Roma, si trasferì, intorno al 1469, a Napoli, dove introdusse la stampa tipografica e fu in grande considerazione [...] rimase fino al 1483, si associò con Georg Herolt e stampò, tra l'altro, i Sonetti del Burchiello (1481). Oltre che tipografo, fu anche fonditore di caratteri e silografo, e probabilmente fu il primo a usare le interlinee. Concluse la sua vita come ...
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FARRI (De Farri, Faris), Pietro
Mario Infelise
Tipografo, figlio di Domenico, nacque a Venezia attorno al 1553.
Poche sono le notizie sulle sue attività giovanili. Apprese l'arte tipografica nell'officina [...] italiani del '600, a cura di S. Piantanida - L. Diotallevi - G. Livraghi, II, Milano 1949, pp. 229 s.; F. Ascarelli, La tipografia cinquecentina ital., Firenze 1953, pp. 96 s., 99, 150; P. Preto, Peste e società a Venezia, 1576, Vicenza 1978, p. 86 ...
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Editoria
Insieme delle fasi lavorative che servono, partendo dall’originale fino all’impostazione o montaggio delle pagine di una segnatura, per la preparazione delle forme, lastre o cilindri da stampa. [...] bozze, si effettuavano le legature a pacco di pagine con eventuali cliché, e il montaggio su telaio, per macchina tipografica da foglio, del numero previsto di pagine nelle segnature; per le rotative si effettuava il montaggio su cilindro da stampa ...
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Editore italiano (Alessandria d'Egitto 1896 - Torino 1983). Iniziò la sua attività nel 1931, dedicandosi prevalentemente alla narrativa con varie collane (Romanzi, Opere brevi, Libri divertenti), pregevoli [...] per la veste editoriale. F., giunto all'editoria dall'arte tipografica, è autore di Rilevazione del costo nell'industria grafica (1928) e del Trattato di architettura tipografica (1940). Nel 1965 cedette la parte editoriale alle Edizioni Adelphi ...
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GELMINI, Giovanni Battista e Giacomo
Lucinda Spera
I fratelli G. nacquero a Sabbio (oggi Sabbio Chiese), nel Bresciano, nel sec. XVI, in data imprecisata. Non si hanno notizie di una loro attività tipografica [...] pp. 74, n. 994, 79, n. 1002; II, ibid. 1988, pp. 286, n. 3658, 259, nn. 3301-3302; F. Ascarelli - M. Menato, La tipografia del Cinquecento in Italia, Firenze 1989, p. 302; I Madruzzo e l'Europa (catal.), a cura di L. Dal Prà, Milano 1993, pp. 646-648 ...
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Editore italiano (Montedinove 1899 - Milano 1967). Attivo in Italia, poi a Parigi (1932), dove si era rifugiato per motivi politici e dove dette vita a una vasta impresa editoriale e tipografica, e infine [...] di nuovo a Milano, con una casa editrice. Il suo nome è soprattutto legato alla cosiddetta "stampa del cuore" (romanzi e settimanali femminili a larghissima diffusione), ma s'interessò anche al settore ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...