LIBERATORE, Raffaele
Gianni Fazzini
Domenico Proietti
Nacque a Lanciano, in Abruzzo, il 22 ott. 1787 da Pasquale Maria e da Caterina Bocache (Lanciano, Arch. della parrocchia di S. Lucia, Liber baptizatorum [...] . Ma, soprattutto, ideò e diresse il vasto Vocabolario universale italiano, poi noto come Tramater, dal nome della società tipografica napoletana che lo pubblicò dal 1829. Fu socio della R. Accademia Ercolanese, dell'Accademia di belle arti, del R ...
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CRASTONE (Crastoni, Craston, Crestone, Crestoni), Giovanni
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Castel San Giovanni presso Piacenza nel secondo decennio del secolo XV.
La data di nascita, approssimativa, si ricava [...] 1495, il C. collaborò attivamente con Bonaccorso Pisano, e poi con Giorgio Merula e con Giorgio Galbiati, alla fiorente produzione tipografica greca che si ebbe in quegli anni a Milano: sono di quegli anni la sua traduzione della grammatica greca del ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] alfabetici.
L’applicazione di un alfabeto fonetico richiede sempre l’impiego di caratteri tipografici speciali; per migliorare la portabilità tipografica delle trascrizioni fonetiche è stata proposta una nuova forma di alfabeto, denominato SAMPA ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] Modenese.
Migliorini, Bruno & Folena, Gianfranco (a cura di) (1953), Testi non toscani del Quattrocento, Modena, Società Tipografica Modenese.
Re, Emilio (1928), Bandi romani, «Archivio della Società romana di storia patria» 51, pp. 79-101.
Ricci ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] il titolo di un’opera o di una sezione, oppure sfruttata per ottenere speciali effetti espressivi:
(2) La disseminazione tipografica del grido, se colgo nel segno, vorrebbe allora essere proprio l’equivalente sub specie orationis dell’effetto che lo ...
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Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] secondaria, in fondo alla trattazione del lemma da cui derivano, e segnalati di solito con una propria evidenza tipografica. È il caso di gran parte delle forme alterate dei nomi e degli aggettivi (diminutivi, vezzeggiativi, spregiativi – come ...
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CENNINI, Piero
Marco Palma
Nacque a Firenze il 24 ag. 1444 dal famoso orafo Bernardo e da Angiola di Antonio di Piero del Rosso, primo di quattro figli. Dopo gli studi grammaticali con Pietro Fanni [...] il 7 nov. 1471, il 9 gennaio e il 7 ottobre 1472. L'incunabolo, quasi certamente il primo prodotto dell'arte tipografica fiorentina, reca nel colophon della terza sezione l'illustrazione del criterio-base cui il C. si era attenuto nell'emendare il ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] Manzoni i dizionari d’impianto sincronico di fine Ottocento ispirati alla teoria dell’uso: emblematica la divisione tipografica tra forme correnti (lato superiore della pagina) e forme arcaiche, poetiche o letterarie (lato inferiore) proposta nell ...
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DEL BAILO, Francesco
Angela Piscini
Più noto con il nome umanistico Francesco Alunno ("Fr. Musarum Alumnus, Fr. Pieridum verus Alumnus"), nacque a Ferrara presumibilmente nel 1484 da Niccolò e da Beatrice [...] di Apostolo Zeno, I, Parma 1803, pp. 65-71; L. Arrigoni, F. Alunno da Ferrara, Firenze 1885; S. Casali, Annali della tipografia veneta di F. Marcolini, Bologna 1953, pp. 103-105; O. Olivieri, I primi vocabolari ital., in Studi di filol. ital., VI ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] più incisi vicini, di cui diventerebbe arduo distinguere l’inizio dalla fine usando le lineette) o per «ragioni di coerenza tipografica» (ad es., in caso di prossimità con discorsi diretti a loro volta introdotti da lineette); la lineetta a sua volta ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...