DE GENNARO (De Jennaro, Januarius), Alfonso
Mauro De Nichilo
Figlio del più noto Pietro Iacopo, dal quale ereditò la passione per le lettere, e di Lucrezia Scarcia, entrambi nobili del seggio di Porto, [...] solo nell'esemplare conservato presso la Biblioteca Angelica di Roma, segnato q. 4. 8 (cfr. G. Bresciano, Spigolature di storia tipografica napoletana del Cinquecento, in Accad. e bibliot. d'Italia, VI [1932-33], p. 21; M. Sander, Le livre à figures ...
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CONFIENZA, Pantaleone (Pantaleo de Confluentia, Pantaleo medicus)
Federico Di Trocchio
Ignoriamo la data esatta di nascita di questo medico vercellese attivo nella seconda metà del sec. XV.
Si è ritenuto [...] e maturato utili esperienze professionali, che avrebbe poi esposto nelle sue opere. Favorì attivamente l'introduzione dell'arte tipografica in Piemonte, incoraggiando l'iniziativa di Jean Fabre di Langres e Giovanni di Pietro (di origine tedesca), i ...
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DE ATTELLIS, Francesco
Cinzia Cassani
Nacque a Campobasso il 2genn. 1763, in una famiglia tradizionalmente dedita all'esercizio della magistratura, da Giuseppe, marchese di Sant'Angelo, e da Ippolita [...] D. nascose in casa propria per due anni con grandissimo pericolo quest'ultimo, della cui Società letteraria e tipografica fu socio, salvandolo così dalla polizia borbonica che lo ricercava perché già membro della commissione Finanze della Repubblica ...
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LONGO, Giovanni Leonardo
Paolo Veneziani
Figlio di un Antonio, veneziano, nacque a Treviso verso la metà del XV secolo.
La sua attività si colloca all'interno dell'impetuoso sviluppo della tipografia [...] L. aveva fornito la sua stamperia di nuovi caratteri; anche in questo caso si trattava di materiali già usati da altri tipografi: un romano derivato da un carattere impiegato a Venezia da Giovanni da Colonia e da Johann Manthen, e un gotico derivato ...
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GUIDA, Alfredo
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque a Napoli il 17 febbr. 1896 da Giovanni e Carolina Capaldo. Di famiglia assai modesta, completò solo le scuole elementari obbligatorie; il suo interesse [...] due direttrici preferenziali: da un lato il sostegno e la difesa della tradizione partenopea, con la pubblicazione, in una veste tipografica raffinata, di opere poetiche e teatrali in dialetto napoletano di autori quali S. Di Giacomo, R. Viviani, F ...
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BRITANNICO, Ludovico
Ugo Baroncelli
Figlio, probabilmente, di Giacomo, insieme con i fratelli Vincenzo e Benedetto riprese nel 1521 l'azienda editoriale dei Britannico che, sia per le precarie condizioni [...] del 1555, che nell'ultima pagina reca la data di Brescia e il nome dei B., nel frontespizio porta invece la marca tipografica e il motto dei Grifi con l'unica parola "griphium". Da allora sempre più frequenti appaiono nelle edizioni del B. le varie ...
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CACCIA, Antonio
Giuseppe Dondi
Il nome del C., connesso con il primo tentativo d'introdurre la stampa in Milano, compare per la prima e unica volta in un atto notarile del 14 marzo 1469, nel quale, [...] sottoscrizione del C. e del Crivelli, ma neppure è attribuibile a loro qualcuna delle opere apparse in Milano senza nome di tipografo.
È da credere anzi che, se pur siano stati fatti dei tentativi, nessun risultato pratico si sia ottenuto, perché il ...
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BARTOLOMEO da li Sonetti
Angela Codazzi
Marinaio veneziano del secolo XV, autore di un Isolario del mare Egeo. Di lui sappiamo solo quanto egli stesso scrive nella prefazione alla sua operetta. "Bon [...] sul verso del foglio, mentre la descrizione è sul recto. Le carte sono incise in legno. Il volume non ha alcuna nota tipografica. Si ritiene che sia stato edito a Venezia, intorno al 1485, da Guilelmus de Panceretto, detto "Anima mia". L'opera è rara ...
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BRUSCHI, Francesco
Alfredo Cioni
Di questo tipografo, che ebbe bottega in Mantova durante i primi due decenni del Cinquecento, poco si conosce e nulla intorno a lui si è rinvenuto in carte d'archivio. [...] in quella città.
È presumibile che si sia trasferito a Mantova sul principio del Cinquecento un Leonardo Bruschi reggiano, noto come tipografo per una sola edizione: Vita della b. Osanna di Girolamo di Monte Oliveto; il libretto ha la nota di stampa ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] della letteratura" è definizione che rimanda all'istituzione editoriale e dunque, nel caso del D., alla grande impresa tipografica della famiglia dei Giolito. Le trasformazioni che le moderne tecniche di produzione del libro operarono sul pubblico e ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...