FACIO (Fazi, Facii), Isidoro
Lorenzo Baldacchini
Esponente di una famiglia di tipografi attivi in Abruzzo e nelle Marche per oltre due secoli, esplicò la sua attività da solo e in società con altri, [...] XVIII, Casalbordino 1900; C. Vecchioni, L'arte della stampa in Aquila. Rass. storico-bibliogr., Aquila 1908, pp. 44-57; G. Bresciano, Tipografi dei secoli XV e XVI nella prov. di Napoli, in Boll. del bibliofilo, I (1918), 1-2, pp. 153-156; P. Santoli ...
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MANTEGAZZA (de Mantegatiis), Pietro Martire
Davide Ruggerini
Nacque a Milano negli ultimi decenni del Quattrocento da Filippo e da Giovannina da Gaiate. Dal padre ereditò il soprannome di Cassano (Casano, [...] di G.G. Ghilini (consigliere di Ludovico il Moro), che uscì, a spese dell'ospedale Maggiore di Milano, dai torchi del tipografo G.G. Ferrari il 4 nov. 1508. Il Ghilini fu anche committente e finanziatore di altre opere di non certa identificazione ...
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BARTOLOMEO da Valdezocco
Alfredo Cioni
Introduttore della stampa in Padova, assieme al prutenico Martino "de septem arboribus" (nato probabilmente nella Slesia a Siebeneichen, possessione prussiana). [...] nelle Svetonii Opera, s.d., nel De octo partibus orationis del Leoniceno (14 genn. 1474).
Queste edizioni non hanno nome di tipografo; ma il 17 apr. 1474 nell'opuscolo di Hierocles De aureis versis Pythagorae si legge il solo nome di B.; seguono le ...
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MAGRI, Paolo
Roberto Cascio
Figlio di Antonio Maria, nacque intorno al 1530 presumibilmente a Bologna, dove, dal 1550, è registrato, con il salario di una lira al mese, tra le fila dei chierici della [...] usò porre nel frontespizio l'immagine di un organo. Prima di tale data, all'epoca del sodalizio con Vincenti, la marca tipografica era invece costituita da una pigna. Il libro del M., nel cui frontespizio è rappresentato un organo, può quindi essere ...
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CANCER, Matteo
Alfredo Cioni
Nacque a Brescia, ma si trasferì a Napoli, ove fu attivo come tipografo per oltre un quarantennio.
Non si conosce l'anno del suo arrivo a Napoli, né quello che segnò l'inizio [...] conseguenza.
Il C. ebbe la bottega in "via qui dicitur Vicaria vetus et ad ulmum divi Laurentii". Non usò mai insegna tipografica. Gli eredi continuarono l'azienda sino al 1591, ma più come librai che come stampatori. Essi usurparono - come già aveva ...
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CANTONI (Cantono), Aiolfo
Alfredo Cioni
Tipografo milanese che si trasferì a Napoli nell'ultimo decennio del sec. XV e vi esercitò anche il commercio librario, come si ricava da un documento che lo [...] rappresenta un'aquila; a c. 10a altra bordatura (mm 253 × 195), di ispirazione ispano-moresca, già adoperata a Napoli da due tipografi non identificati per il Pentateucus del 1491 e per la Bibbia in ebraico s.d.
Negli anni successivi, sino al 1496 ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] artistiche - che lo portarono poi ad essere uno dei massimi esponenti del mecenatismo del tempo - entusiasmarsi per l'attività tipografica, iniziatasi a Roma con il trasferimento nello stesso anno di C. Schweinhein e A. Pannartz, dei quali divenne un ...
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TUMMINELLI, Calogero
Elisa Pederzoli
(Francesco Enrico). – Nacque a Caltanissetta il 2 febbraio 1886 da Calogero, «pizzicagnolo», e da Alfonsa Chiarenza.
Penultimo di dieci figli, sei maschi e quattro [...] l’impegno con Angelo Rizzoli prevedeva che fossero licenziati tre volumi l’anno e quest’ultimo, dopo un ampliamento della tipografia indispensabile per portare a compimento la mole di lavoro prevista, diede alle stampe il primo volume nel 1929, nel ...
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FRATICELLI, Pietro
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Firenze in Borgo Santa Croce il 16 dic. 1803, primogenito di Giovacchino e di Vittoria Picchianti. Il padre esercitava il mestiere di calzolaio e [...] attività editoriale come non confacente al suo nuovo status: così fra il 1861 e il 1863 cedette torchi, caratteri e attrezzi alla Tipografia galileiana e nel 1863 tutti i fondi dei suoi magazzini al libraio C. Usigli al 9 1/2% del prezzo di copertina ...
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SWEYNHEYM, Conrad.
Massimiliano Albanese
– Nacque forse a Magonza; non si conoscono né la data di nascita, né i nomi dei genitori. Il luogo d’origine viene indicato di solito nell’eponimo Schwanheim [...] testi da dare alle stampe, mentre la vicina città di Roma era il mercato ideale per vendere i libri usciti dai torchi. La tipografia di Sweynheym e Pannartz doveva contare su diversi collaboratori, che a poco a poco si misero in proprio; tra questi è ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...