Tipografo (Amiens 1505 - Parigi 1576). Divenuto "maître" nel 1530, fu nominato "imprimeur du Roi" nel 1566. Succedette nell'attività tipografica al suocero A. I. Badius (v.), del quale conservò fino al [...] 1539 la nota marca tipografica (Prelum Ascensianum). Nelle sue corrette edizioni V. impiegò soltanto caratteri romani. Tra i suoi migliori prodotti sono il Quintiliano (1542), i Rerum Venetarum libri XII del Bembo (1551), le Vite (1559) e le Opere ...
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Editore e libraio (Londra 1796 - ivi 1854). La sua opera ha un posto importante nella storia dell'arte tipografica per la bellezza delle sue edizioni (i Diamond classics, di piccolo formato; le ed. di [...] Petrarca e di Shakespeare, della Bibbia e di Omero), curatissime nella scelta dei caratteri (introdusse anche un nuovo carattere greco) e della composizione. A lui si deve anche l'introduzione dell'uso ...
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Termine riferito, con significati diversi, al libro manoscritto e stampato, e all'arte tipografica; genericamente equivale a riscontro, confronto, verifica. La collazione di codici e manoscritti consiste [...] moderni il lavoro è meccanico, ma per i libri antichi - specie per gl'incunaboli - si richiedono cognizioni speciali. Come termine tipografico significa il riscontro di una bozza con un'altra o con lo scritto originale per accertare che il testo sia ...
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MALATESTA
Davide Ruggerini
Dinastia di stampatori, attiva a Milano dalla fine del XVI sino a tutto il XVIII secolo. L'arte tipografica fu tramandata di padre in figlio, e fino a tutto il secolo XVII [...] , pp. 110 s., 124; F.M. Pranzo, L'arte della stampa a Milano, Milano 1967, pp. 49 s., 57; M. Donà, La tipografia milanese Malatesta nel sec. XVIII e la politica culturale austriaca in Lombardia, in Studi di biblioteconomia e storia del libro in onore ...
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Sistema di stampa a quattro colori, mediante la sovrapposizione di quattro diverse forme di stampa (cliché per la stampa tipografica, lastre per la stampa offset, cilindri per la stampa rotocalco) inchiostrate [...] da colori diversi (giallo, magenta, ciano, nero): si differenzia dalla tricromia per l’aggiunta del nero, che consente di ottenere un maggiore rilievo ...
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Il Rinascimento. La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Giorgio Montecchi
La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Dal manoscritto al libro scientifico a stampa
Nelle aggiunte alla [...] di rilievo, fino ai primi anni del XIX secolo.
La stampa costituiva la terza e ultima fase di produzione nell'officina tipografica, dal momento che la quarta fase, cioè l'assemblaggio delle carte e dei fascicoli, la loro cucitura e la legatura del ...
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CORDERO, Baldassarre
Paolo Veneziani
Membro di un'influente famiglia di Mondovì, visse nel secolo decimoquinto e fu l'iniziatore dell'arte tipografica nella sua città.
Il C. è considerato il primo tipografo [...] un'edizione delle satire di Giovenale. Le Heroides di Ovidio del 18 febbr. 1473 sono l'ultima opera datata e sottoscritta dai due tipografi.
L'attività della società fu interrotta nello stesso anno a causa di una violenta lite fra i due soci; se è da ...
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Tipografo originario di Pontecorvo (sec. 15º); associato con lo stampatore prussiano (Prutenus) Martinus de Septem Arboribus (Siebeneichen?), introdusse l'arte tipografica a Padova dando nel 1472 la Fiammetta [...] di G. Boccaccio; seguirono altre 9 edizioni, tra le quali il Canzoniere di F. Petrarca (1472) e il Guerin Meschino (1473). Rimasto solo (1473), V. continuò l'attività fino al 1484. Di questo secondo periodo ...
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Editore italiano (Rocca San Casciano 1864 - Bologna 1952); succedette nel 1898 al padre Federigo nella direzione di una piccola azienda tipografica di Rocca S. Casciano: nel 1914 trasferì a Bologna la [...] sede dell'impresa e iniziò una vasta produzione editoriale nel campo letterario, culturale, scolastico, medico. Tra le pubblicazioni principali si ricordano gli Archivi della storia d'Italia diretti da ...
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SCORIGGIO, Lazzaro
Franco Pignatti
SCORIGGIO (Scorriggio), Lazzaro. – Nacque a Napoli probabilmente intorno agli anni Ottanta del XVI secolo.
Apprese l'arte tipografica forse nella bottega di Giovan [...] le pagine di San Biagio. Economia della stampa a Napoli in età moderna, Napoli 2000, ad ind.; G. Di Marco, Librai, editori e tipografi a Napoli nel secolo XVII, in La Bibliofilia, CXII (2010), pp. 21-61, 141-183, in partic. pp. 173 s.; Id., Annali ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...