MAZZOLA, Vincenzo
Flavia Luise
– Nacque a Napoli il 14 febbr. 1735 da Matteo, libraio, e da Anna Chiara Cortisano, figlia di Antonio e di Anna Palomba.
Raggiunta la maggiore età, cominciò a lavorare [...] , pubblicata l’anno precedente.
Divenuto erede universale dello zio, morto nel corso del 1759, il M. rinnovò l’officina tipografica. Mentre attendeva che i religiosi del conservatorio, demolito un vano della bottega e costruito un nuovo edificio, gli ...
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RATTI, Leopoldo
Giulia Giovani
RATTI, Leopoldo. – Musicista ed editore, appartenente a una famiglia di strumentisti, nato presumibilmente a Roma nell’ottavo decennio del secolo XVIII.
Il 6 agosto [...] dei teatri romani. In minor numero sono le edizioni di musica strumentale e vocale da camera. La casa tipografica stampò anche le primissime partiture orchestrali di opere rossiniane: Mosè in Egitto (1825), L’inganno felice (1826), Semiramide ...
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Matteo da Parma
Pompeo Giannantonio
Stampatore (sec. XV); poco si sa di lui, tanto che è difficile stabilire se M. da Parma, Matteo Capocasa e Matteo de Codeca siano la stessa persona. Certamente ‛ [...] del 1491, una decorazione più ricca e nei confronti dell'altra successiva, pure veneziana, del 1497, una migliore esecuzione tipografica e freschezza di legni. Lo Zambrini e il Panzer parlano di altra edizione veneta di Matteo Capocasa di Parma dello ...
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torchio Nome di varie macchine operatrici, di antica concezione, capaci di esercitare elevate pressioni sul materiale in lavorazione, posto tra due piastre parallele, una fissa e una mobile. I suoi principali [...] , è un t. a vite, in genere con comando a volano, sulla cui piastra fissa si dispone la composizione tipografica mentre la piastra mobile preme il foglio da stampa su di essa. La macchina è munita del meccanismo di inchiostrazione della composizione ...
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- È la quarta lettera dell'alfabeto romano, donde proviene il suo nome (di in italiano, de in quasi tutte le altre lingue europee; in latino esso sonava de) e la sua forma in tutte le scritture derivate [...] del segno alfabetico. Dalla Δ maiuscola greca si svolgono analogamente le varie forme di minuscola (δ della scrittura tipografica odierna) e i corrispondenti caratteri degli alfabeti di derivazione greca.
Fonetica. - Foneticamente la d è un'esplosiva ...
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ORFINI, Emiliano degli
Giannetto Avanzi
Patrizio folignate del sec. XV. Esercitò l'oreficeria e fu zecchiere pontificio. Fondò in Foligno, nella propria casa, una tipografia che fu la sesta in ordine [...] conosciuto che lo riguarda è una procura fatta con atto del 4 settembre 1492 al figlio Pierfilippo.
Bibl.: M. Faloci-Pulignani, L'arte tipografica in Foligno nel sec. XV, in La bibliofilia, I (1899-1900), pp. 283-290; II (1900-01), pp. 23-35, 216-224 ...
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BLADO, Antonio
Francesco Barberi
Nacque nel 1490 ad Asola (Mantova) da Gerardo.
Dall'appellativo Platina (o Platyna), che si legge in poche sottoscrizioni di sue edizioni, il Fumagalli arguì la probabile [...] posteriori al 1535. Nel 1539 il B. cominciò a percepire uno stipendio di 4 ducati d'oro al mese. L'incarico di tipografo camerale fu mantenuto dal B. fino alla morte e trasferito poi agli eredi.
A far ottenere al B. la privativa delle pubblicazioni ...
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ELIANO, Giovanni Battista
Cesare Ioly Zorattini
Nacque a Roma nel 1530 da Ḥanah, figlia del celebre grammatico e lessicografo Elia Levita, e da Yitzchaq ben Yeḥiel Boemo e, proprio in onore del nonno [...] nel frattempo si erano trasferiti anche i genitori di questi. Qui i due fratelli aiutarono ancora il nonno nell'attività tipografica collaborando con lui, nel 1544, all'edizione di due testi che uscirono per i tipi di Francesco Brucioli, il Sefer ...
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GUPALATINO, Niccolò
Tiziana Plebani
Nacque probabilmente tra il quarto e l'inizio del quinto decennio del secolo XV; se il cognome parrebbe indicare una provenienza straniera, forse greca (M.A. Rouse [...] assunta dal Collegio dei fisici, la maggiore consapevolezza dei medici fisici della propria dignitas e la nuova arte tipografica che si istallava a Venezia nel 1469. L'accresciuta autorevolezza del Collegio dei medici fisici e la prospettiva ...
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CENNINI, Bernardo
Bruno Santi
Nato il 2 genn. 1415 a Firenze dal beccaio Bartolommeo di Cenni del Fora in campo Corbolini, nel "popolo" di San Lorenzo, nell'anno 1427 era già a bottega dal setaiolo [...] . varie opere impresse a Firenze nel periodo 1471-1472, ma senza alcun fondamento. Il C. non volle proseguire l'esperienza tipografica non solo perché le sue finanze ne erano uscite provate, ma forse perché nel frattempo si era stabilito a Firenze un ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...