Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fausto Cozzetto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alla metà del Quattrocento l’invenzione dei caratteri mobili da parte del tedesco di [...] grasso, che non venga assorbito dalla carta come quello a base acquosa e si pressa insieme il foglio di carta e la forma tipografica, ma non con il rullo usato in xilografia (perché sciupa le pagine e le rende utilizzabili da un solo lato) bensì con ...
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BAZACHI (Bazzacchio, Bazzacco, Bazacchi, Bazzacchi)
Alfredo Cioni
Famiglia di tipografi e librai, fu attiva a Piacenza nel secc. XVI, XVI e XVIII.
Giovanni figlio di Alessandro e di Chiarastella (v. [...] ad oltre 200.000 scudi.
Morto Anteo Conti nel 1589, il B. ne rilevò il materiale, le scorte e fin la marca tipografica, che si vede utilizzata ancora dopo un secolo. Da una provvigione del 14 ag. 1617 appare che in quell'anno si ritirò dagli ...
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Nelle arti grafiche, il carattere che ha l’occhio delle lettere inclinato verso destra. Aldo Manuzio lo fece incidere per primo, al principio del 16° sec., da Francesco da Bologna e lo adottò per le sue [...] c. aldino, detto anche c. romano perché derivato dalla scrittura della cancelleria romana, nacquero, nella fonderia tipografica, molte altre forme di caratteri inclinati, tra cui quelli chiamati cancelleresco, bastardo, inglese, americano. ...
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Nome di una macchina fonditrice per tipografia, usata per comporre titoli e brevi testi in grossi caratteri, costruita negli USA dopo la Prima guerra mondiale dalla Ludlow typograph co., e introdotta in [...] un compositoio le matrici mobili; il compositoio veniva quindi introdotto nella fonditrice, in cui un getto di lega fusa andavava a formare la riga di testo.
È così detto (più correttamente, ludlowtipia) anche un sistema di composizione tipografica. ...
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Città della provincia di Siena, posta su una ripa travertinosa della sinistra dell'Elsa (bacino dell'Arno), a 223 m. s. m., con 4900 ab. Il suo comune, vasto 71,70 kmq., ne conta 9855. Fu originariamente [...] , che risale al sec. XIII, e quella della carta, fiorente già verso la metà del sec. XIV, cui s'accompagnò quella tipografica, diede sviluppo all'abitato, che nel 1592 contando ormai oltre 3000 ab., fu eretto in sede vescovile e dichiarato città. Nei ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] a Federico Seneca, Venezia 1993, pp. 221-239.
78. M. Berengo, La crisi, p. 1336.
79. I dati sull'esportazione, sulle tipografie e sui torchi sono in M. Infelise, L'editoria veneziana, pp. 275-338.
80. Sul Pepoli v. Guido Bustlco, Alessandro Pepoli ...
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GABRIELE di Pietro
Tiziana Plebani
Figlio di Pietro, nacque intorno alla metà del Quattrocento con tutta probabilità a Treviso (e non come ritenuto da alcuni a Tarvisio).
Il Federici ritenne che G. [...] , La stampa nella riviera bresciana del Garda nei secoli XV e XVI, Brescia 1984, pp. 1-11, 69-76; P. Veneziani, La tipografia a Brescia nel XV secolo, Firenze 1986, pp. 42, 63 s.; Id., La stampa a Brescia…, in I primordi della stampa a Brescia ...
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FRANCESCO di Dino
Lucinda Spera
Nacque a Firenze, in una famiglia originaria della città, intorno alla metà del sec. XV da un non meglio identificato Dino di Iacopo di Rigaletto. Non si conoscono i [...] 1474, come si rileva da una sua quietanza dell'11 giugno. In quegli anni F. lavorava molto probabilmente nell'officina tipografica di Enrico Alding, insieme con Werner Raptor, Bernardo di Dacia e Carlo Bonebach. Non è noto l'esito di tale attività ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] oltre il 70% della produzione dei titoli stampati in Italia. Ciò significa che tre libri su quattro furono di editori-tipografi che risiedevano a Venezia, anche se pochi di essi erano veneziani (Quondam 1983: 584).
In Italia, molte testimonianze di ...
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BENACCI, Giovan Battista
Alfredo Cioni
Da un Alessandro di Benazzo bolognese - del quale si sa solo che viveva nel 1524 - nacquero due figli, Giovan Battista e Alessandro, il quale sembra essere stato [...] Benaciorum", dal che si potrebbe arguire che Giovan Battista era il maggiore dei due fratelli.
Quando nel 1558 Giovanni Rossi, tipografo che aveva lavorato a Venezia, si trasferì a Bologna, si appoggiò alla bottega dei Benacci e costituì con loro una ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...