GIOLITO DE' FERRARI, Gabriele
Massimo Ceresa
Nacque, probabilmente nel primo decennio del XVI secolo a Trino, nel Vercellese, da Giovanni senior e Guglielmina Borgominieri. Doveva essere il primogenito, [...] 'Orlando furioso del 1542, si ricava una delle migliori lodi al G., spesso citata, nella quale l'erudito toscano riconosce al tipografo di fare "mercantia più d'onore, che d'utile".
Nel 1548 e 1549 il G. stampò un singolare volume, intitolato Lettere ...
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ANDREA di Calabria
Paola Tentori
Di nascita pavese e attivo nella seconda metà del sec. XV, aggiunse al suo nome di battesimo, in molte sottoscrizioni, le parole "dictus de Calabria", forse per distinguersi [...] anni trail 1485 e il 1492. Dal colophon del Tractatus de testamentis di Angelo d'Arezzo si rileva che la sua officina tipografica si trovava, nel 1486, "apud sanctuin Lucam". Per il periodo precedente al 1485, solo due opere sono attribuite ad A.: la ...
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Tipografo-editore di Venezia (secc. 15º-16º), originario di Sessa (Lugano). Attivo dal 1489 (Proverbi di Seneca) al 1509, diede innumerevoli edizioni di ogni genere, servendosi anche di altri stampatori. [...] apprezzati: Delle maraviglie del mondo di Marco Polo (1496), l'Arte del ben morire (1503). Assai nota è la sua marca tipografica, raffigurante un gatto col topo in bocca. Tra gli eredi di S., che furono attivi a Venezia fino al 1599, il più ...
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Ingegnere ed editore (Lons-le-Saunier 1828 - Parigi 1898). Nel 1864 acquistò la tipografia e la casa editoriale fondata nel 1791 dai fratelli Jean-Marie e Louis Courcier; arricchì il catalogo della casa [...] scienziati del tempo e curando l'edizione di importanti pubblicazioni periodiche di scienze matematiche; migliorò la tecnica tipografica per la stampa delle formule matematiche e impiantò una fonderia nella quale nacque il carattere G.-V., ancor ...
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Stampatore veneziano, attivo dal 1539 al 1582. Stampò anche a Roma (1539-77), associato con il fratello Francesco, con Girolamo Cartolari (1543-47) e con Giuseppe De Angelis (1577). Alcune edizioni del [...] 1583 recano la sottoscrizione degli eredi di Michele e Francesco. L'abbondante produzione di T. (edizioni di opere letterarie, storiche e giuridiche) ha una marca tipografica raffigurante la Sibilla. ...
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Fu l'ultimo, e certamente il più abile degli stampatori greci del sec. XV. Della sua vita si conosce solo che nacque a Retino (Creta); la sua famiglia fu imparentata con la dinastia imperiale di Bisanzio [...] un delizioso libro d'ore, ‛Ωρολόγιον, in-4° piccolo, a spese di Giacomo Pencio di Lecco. Questo fu l'ultimo prodotto tipografico veneziano, ché il C., si stabilì a Roma. Vi stampò dapprima il Pindaro, con data 13 agosto 1515. A partire dal 1523 ...
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Prototipografo (Gernsheim, Assia, tra il 1420 e il 1430 - Magonza tra la fine del 1502 e gli inizî del 1503), attivo a Magonza. Dapprima calligrafo (nel 1449 lavorava a Parigi per la Sorbona), apprese [...] conto di altri editori e pubblicò classici latini (tra i quali il Livio del 1518-19), scritti di umanisti, libri liturgici. L'attività della tipografia continuò con Ivo, probabilmente figlio di Johann, fino al 1555, e con i suoi eredi fino al 1559. ...
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Tipografo editore italiano (Firenze 1875 - Asso 1941); proprietario di una tipografia a Milano (dal 1927 Istituto grafico B.), redattore e poi (1906) proprietario della rivista Risorgimento grafico, fu [...] anche, dal 1919 al 1925, direttore della Scuola del libro dell'Umanitaria di Milano. Autore di studî sulla tecnica della stampa nel sec. 16º. Ha molto contribuito al rinnovamento dell'arte tipografica italiana. ...
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Celebre editore e tipografo, nato a Venezia nel 1793. La sua famiglia, oriunda di Spoleto, si era trasferita a Venezia sul principio del secolo. Nel 1808, mortogli il padre, l'A. provvide a mantenere la [...] un alto elogio per l'opera da lui svolta. In verità, sin da qualche anno prima, il suo stabilimento tipografico, nel quale lavoravano parecchie centinaia di operai, provveduti di mezzi meccanici per allora perfezionatissimi, era da annoverarsi tra i ...
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GUILLERY, Stefano (Étienne)
Massimo Ceresa
Nativo di Lunéville, nella diocesi di Toul, in Lorena, fu attivo come tipografo a Roma tra il maggio 1506 e il novembre 1524. Spesso nelle edizioni il nome [...] al Beroaldo di conferma di tale privilegio, redatta da I. Sadoleto e datata 14 nov. 1514.
Del 6 sett. 1515 è un contratto tipografico di 20 ducati tra Juan de Ortega, domenicano di Palencia, e il G., per tramite di Andrea de Pace, per la stampa dell ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...